CEI 2008 - Nuovo Testamento - Lettere Paoline - 1 Corinzi - 12
1 Corinzi
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CEI 2008
12
Riguardo ai doni dello Spirito, fratelli, non voglio lasciarvi nell'ignoranza.
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1CorFratelli, parliamo ora dei doni dello *Spirito. Voglio che abbiate le idee chiare in proposito.
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12,2Voi sapete infatti che, quando eravate pagani, vi lasciavate trascinare senza alcun controllo verso gli idoli muti.
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1CorSapete bene che, prima di conoscere Dio, vi lasciavate continuamente trascinare verso idoli muti.
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12,3Perciò io vi dichiaro: nessuno che parli sotto l'azione dello Spirito di Dio può dire: "Gesù è anàtema!"; e nessuno può dire: "Gesù è Signore!", se non sotto l'azione dello Spirito Santo.
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1CorVi assicuro perciò che nessuno può dire: «Gesù è maledetto!», se è veramente guidato dallo Spirito di Dio. D’altra parte, nessuno può dire: «Gesù è il Signore», se non è veramente guidato dallo Spirito Santo.
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1Cor12,6Vi sono molti tipi di attività, ma chi muove tutti all’azione è sempre lo stesso Dio.
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1CorIn ciascuno, lo Spirito si manifesta in modo diverso, ma sempre per il bene comune.
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a uno infatti, per mezzo dello Spirito, viene dato il linguaggio di sapienza; a un altro invece, dallo stesso Spirito, il linguaggio di conoscenza;
12,8-10
Dalle varie liste di carismi e ministeri, riferite nell’epistolario paolino, non è facile risalire alle caratteristiche di ciascuno (vedi Rm 12,6-8; Ef 4,11). Il linguaggio di sapienza e di conoscenza riguarda una particolare attitudine e capacità di penetrazione e comunicazione dell’esperienza cristiana. La fede è la ferma fiducia nell’azione di Dio che compie prodigi (vedi 13,2). Il dono della profezia è relativo a un discorso di esortazione, di edificazione e di conforto (vedi 14,3). Il dono di discernere gli spiriti consente di riconoscere la vera origine e natura dei carismi; la varietà delle lingue è un linguaggio estatico (vedi 14,2), comprensibile solo grazie al dono della interpretazione (vedi 14,13).
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12,9a uno, nello stesso Spirito, la fede; a un altro, nell'unico Spirito, il dono delle guarigioni;
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1CorLo stesso Spirito a uno dà la fede, a un altro il potere di guarire i malati.
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12,10a uno il potere dei miracoli; a un altro il dono della profezia; a un altro il dono di discernere gli spiriti; a un altro la varietà delle lingue; a un altro l'interpretazione delle lingue.
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1CorLo Spirito concede a uno la possibilità di fare *miracoli, e a un altro il dono di essere *profeta. A uno dà la capacità di distinguere i falsi spiriti dal vero Spirito, a un altro il dono di esprimersi in lingue sconosciute, e a un altro ancora il dono di spiegare tali lingue.
Rimandi
12,10
distinguere i falsi spiriti dal vero Spirito 1 Cor 14,29; 1 Ts 5,21; 1 Gv 4,1-3. — il dono di esprimersi in lingue sconosciute 1 Cor 14,5; cfr. At 2,4.8.11.
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12,11Ma tutte queste cose le opera l'unico e medesimo Spirito, distribuendole a ciascuno come vuole.
CEI 2008
Come infatti il corpo è uno solo e ha molte membra, e tutte le membra del corpo, pur essendo molte, sono un corpo solo, così anche il Cristo.
12,12-26
Paragone con il corpo
L’insegnamento di Paolo sulla Chiesa come corpo di Cristo è uno dei pilastri della sua ecclesiologia. Egli parte dall’esperienza del battesimo per dire che i cristiani sono membra di un unico corpo e ricevono i doni dall’unico Spirito. Perciò tutti i carismi, anche i più umili, sono essenziali alla vitalità del corpo di Cristo. In questa nuova prospettiva, l’apostolo rilegge l’apologo classico del corpo e delle membra (vv. 14-26).
L’insegnamento di Paolo sulla Chiesa come corpo di Cristo è uno dei pilastri della sua ecclesiologia. Egli parte dall’esperienza del battesimo per dire che i cristiani sono membra di un unico corpo e ricevono i doni dall’unico Spirito. Perciò tutti i carismi, anche i più umili, sono essenziali alla vitalità del corpo di Cristo. In questa nuova prospettiva, l’apostolo rilegge l’apologo classico del corpo e delle membra (vv. 14-26).
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1Cor*Cristo è come un corpo che ha molte parti. Tutte le parti, anche se sono molte, formano un unico corpo.
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12,13Infatti noi tutti siamo stati battezzati mediante un solo Spirito in un solo corpo, Giudei o Greci, schiavi o liberi; e tutti siamo stati dissetati da un solo Spirito.
CEI 2008
12,15Se il piede dicesse: "Poiché non sono mano, non appartengo al corpo", non per questo non farebbe parte del corpo.
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1Cor12,15Se il piede dicesse: «Io non sono una mano, perciò non faccio parte del corpo», non cesserebbe per questo di fare parte del corpo.
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12,16E se l'orecchio dicesse: "Poiché non sono occhio, non appartengo al corpo", non per questo non farebbe parte del corpo.
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1Cor12,16E se l’orecchio dicesse: «Io non sono un occhio, perciò non faccio parte del corpo», non cesserebbe per questo di essere parte del corpo.
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12,17Se tutto il corpo fosse occhio, dove sarebbe l'udito? Se tutto fosse udito, dove sarebbe l'odorato?
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12,18Ora, invece, Dio ha disposto le membra del corpo in modo distinto, come egli ha voluto.
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1Cor12,18Ma Dio ha dato a ciascuna parte del corpo il proprio posto secondo la sua volontà.
CEI 2008
12,21Non può l'occhio dire alla mano: "Non ho bisogno di te"; oppure la testa ai piedi: "Non ho bisogno di voi".
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1Cor12,21Quindi l’occhio non può dire alla mano: «Non ho bisogno di te», o la testa non può dire ai piedi: «Non ho bisogno di voi».
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1Cor12,22Anzi, proprio le parti del corpo che ci sembrano più deboli, sono quelle più necessarie.
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12,23e le parti del corpo che riteniamo meno onorevoli le circondiamo di maggiore rispetto, e quelle indecorose sono trattate con maggiore decenza,
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1Cor12,23E le parti che consideriamo meno nobili e decenti, le circondiamo di maggior premura.
CEI 2008
12,24mentre quelle decenti non ne hanno bisogno. Ma Dio ha disposto il corpo conferendo maggiore onore a ciò che non ne ha,
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1Cor12,24Le altre parti considerate più nobili non ne hanno bisogno. Dio ha disposto il corpo in modo che venga dato più onore alle parti che non ne hanno.
CEI 2008
12,25perché nel corpo non vi sia divisione, ma anzi le varie membra abbiano cura le une delle altre.
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1Cor12,25Così non ci sono divisioni nel corpo: tutte le parti si preoccupano le une delle altre.
CEI 2008
12,26Quindi se un membro soffre, tutte le membra soffrono insieme; e se un membro è onorato, tutte le membra gioiscono con lui.
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1Cor12,26Se una parte soffre, tutte le altre soffrono con lei; e se una parte è onorata, tutte le altre si rallegrano con lei.
CEI 2008
Ora voi siete corpo di Cristo e, ognuno secondo la propria parte, sue membra.
CEI 2008
12,28Alcuni perciò Dio li ha posti nella Chiesa in primo luogo come apostoli, in secondo luogo come profeti, in terzo luogo come maestri; poi ci sono i miracoli, quindi il dono delle guarigioni, di assistere, di governare, di parlare varie lingue.
Interconfessionale
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1CorDio ha assegnato a ciascuno il proprio posto nella chiesa: anzitutto gli *apostoli, poi i *profeti, quindi i ∆catechisti. Poi ancora quelli che fanno miracoli, quelli che guariscono i malati o li assistono, quelli che hanno capacità organizzative e quelli che hanno il dono di parlare in lingue sconosciute.
Rimandi
12,28
apostoli, profeti, catechisti Ef 4,11-12; cfr. 1 Cor 14,1.
Note al Testo
12,28
Riguardo ai profeti e ai catechisti (oppure: dottori) vedi la nota ad Atti 13,1.
Interconfessionale
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1Cor12,29Non tutti sono apostoli o profeti o catechisti. Non tutti hanno il dono di fare miracoli,
CEI 2008
12,30Tutti possiedono il dono delle guarigioni? Tutti parlano lingue? Tutti le interpretano?
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1Cor12,30di compiere guarigioni, di parlare in lingue sconosciute o di saperle interpretare.
CEI 2008
12,31Desiderate invece intensamente i carismi più grandi. E allora, vi mostro la via più sublime.
Interconfessionale
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1CorCercate di avere i doni migliori.
Ora vi insegno qual è la via migliore:
L’inno all’amore
Ora vi insegno qual è la via migliore: