CEI 2008 - Antico Testamento - Pentateuco - Genesi - 24
Genesi
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Interconfessionale
Matrimonio tra Isacco e Rebecca
( 24,1-24,67 )
CEI 2008
24
24,1 Abramo era ormai vecchio, avanti negli anni, e il Signore lo aveva benedetto in tutto.
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Allora Abramo disse al suo servo, il più anziano della sua casa, che aveva potere su tutti i suoi beni: "Metti la mano sotto la mia coscia
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24,3e ti farò giurare per il Signore, Dio del cielo e Dio della terra, che non prenderai per mio figlio una moglie tra le figlie dei Cananei, in mezzo ai quali abito,
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24,4ma che andrai nella mia terra, tra la mia parentela, a scegliere una moglie per mio figlio Isacco".
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24,5Gli disse il servo: "Se la donna non mi vuol seguire in questa terra, dovrò forse ricondurre tuo figlio alla terra da cui tu sei uscito?".
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Gn24,5Quel servitore obiettò:
— E se quella donna non vorrà seguirmi in questo paese, dovrò portare tuo figlio nella tua terra d’origine?
— E se quella donna non vorrà seguirmi in questo paese, dovrò portare tuo figlio nella tua terra d’origine?
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24,7Il Signore, Dio del cielo e Dio della terra, che mi ha preso dalla casa di mio padre e dalla mia terra natia, che mi ha parlato e mi ha giurato: "Alla tua discendenza darò questa terra", egli stesso manderà il suo angelo davanti a te, perché tu possa prendere di là una moglie per mio figlio.
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GnIl Signore, il Dio del cielo e della terra, mi ha fatto uscire dalla mia casa paterna, dal mio paese. È lui che mi ha parlato e mi ha fatto questa promessa: «Io darò questa terra ai tuoi discendenti». Perciò lui stesso manderà il suo angelo dinanzi a te, perché tu possa trovare là una moglie per mio figlio.
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24,8Se la donna non vorrà seguirti, allora sarai libero dal giuramento a me fatto; ma non devi ricondurre là mio figlio".
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Gn24,8Se la donna non vorrà seguirti, sarai sciolto dal giuramento che mi hai fatto. In ogni caso non ricondurre là mio figlio.
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24,9Il servo mise la mano sotto la coscia di Abramo, suo padrone, e gli prestò così il giuramento richiesto.
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Gn24,9Allora il servo pose la mano sotto la coscia di Abramo, suo padrone, e gli giurò di compiere questo incarico.
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24,10Il servo prese dieci cammelli del suo padrone e, portando ogni sorta di cose preziose del suo padrone, si mise in viaggio e andò in Aram Naharàim, alla città di Nacor.
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GnIl servo di Abramo prese dieci cammelli e alcune di tutte le cose migliori del suo padrone e andò nella città dov’era vissuto Nacor, nella Mesopotamia settentrionale.
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24,11Fece inginocchiare i cammelli fuori della città, presso il pozzo d'acqua, nell'ora della sera, quando le donne escono ad attingere.
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24,12E disse: "Signore, Dio del mio padrone Abramo, concedimi un felice incontro quest'oggi e usa bontà verso il mio padrone Abramo!
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Gn24,12Si mise a pregare: «Signore, Dio del mio padrone Abramo, mostrati buono con lui: fammi oggi incontrare la persona giusta.
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24,13Ecco, io sto presso la fonte dell'acqua, mentre le figlie degli abitanti della città escono per attingere acqua.
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Gn24,13Io mi fermo vicino alla sorgente dove verranno le ragazze della città per attingere acqua.
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24,14Ebbene, la ragazza alla quale dirò: "Abbassa l'anfora e lasciami bere", e che risponderà: "Bevi, anche ai tuoi cammelli darò da bere", sia quella che tu hai destinato al tuo servo Isacco; da questo riconoscerò che tu hai usato bontà verso il mio padrone".
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Gn24,14Io dirò a una di esse: Per favore, porgimi la tua anfora e fammi bere. Se risponderà: Bevi, anzi darò da bere anche ai tuoi cammelli, sia lei quella che tu hai scelto per il tuo servo Isacco. Così riconoscerò che hai mantenuto la promessa verso il mio padrone».
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24,15Non aveva ancora finito di parlare, quand'ecco Rebecca, che era figlia di Betuèl, figlio di Milca, moglie di Nacor, fratello di Abramo, usciva con l'anfora sulla spalla.
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24,16La giovinetta era molto bella d'aspetto, era vergine, nessun uomo si era unito a lei. Ella scese alla sorgente, riempì l'anfora e risalì.
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Gn24,16Era una ragazza bellissima, vergine e non ancora sposata. Scese al pozzo, riempì l’anfora e risalì.
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Gn24,18— Bevi, mio signore! — rispose. — E prontamente abbassò l’anfora e gli porse da bere.
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24,19Come ebbe finito di dargli da bere, disse: "Anche per i tuoi cammelli ne attingerò, finché non avranno finito di bere".
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Gn24,19Quando ebbe finito, gli disse:
— Attingerò acqua anche per i tuoi cammelli, finché abbiano bevuto a sufficienza.
— Attingerò acqua anche per i tuoi cammelli, finché abbiano bevuto a sufficienza.
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24,20In fretta vuotò l'anfora nell'abbeveratoio, corse di nuovo ad attingere al pozzo e attinse per tutti i cammelli di lui.
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Gn24,20Vuotò subito la sua anfora nell’abbeveratoio e corse di nuovo al pozzo per prendere altra acqua. Ne attinse per tutti i suoi cammelli.
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24,21Intanto quell'uomo la contemplava in silenzio, in attesa di sapere se il Signore avesse o no concesso buon esito al suo viaggio.
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Gn24,21Intanto quell’uomo la osservava in silenzio. Si chiedeva se il Signore aveva già portato a buon fine il suo viaggio.
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24,22Quando i cammelli ebbero finito di bere, quell'uomo prese un pendente d'oro del peso di mezzo siclo e glielo mise alle narici, e alle sue braccia mise due braccialetti del peso di dieci sicli d'oro.
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Gn24,22Quando tutti i cammelli furono abbeverati, quell’uomo tirò fuori un prezioso anello d’oro per il naso e due grossi braccialetti d’oro per i polsi. Li diede alla ragazza
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24,23E disse: "Di chi sei figlia? Dimmelo. C'è posto per noi in casa di tuo padre, per passarvi la notte?".
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Gn24,23e le domandò:
— Dimmi, per favore, chi è tuo padre? C’è posto in casa sua per i miei uomini e per me? Possiamo passarvi la notte?
— Dimmi, per favore, chi è tuo padre? C’è posto in casa sua per i miei uomini e per me? Possiamo passarvi la notte?
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24,25E soggiunse: "C'è paglia e foraggio in quantità da noi e anche posto per passare la notte".
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Gn24,25E aggiunse:
— Sì! Abbiamo una gran quantità di paglia e di foraggio e anche molto posto per dormire.
— Sì! Abbiamo una gran quantità di paglia e di foraggio e anche molto posto per dormire.
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24,27e disse: "Sia benedetto il Signore, Dio del mio padrone Abramo, che non ha cessato di usare bontà e fedeltà verso il mio padrone. Quanto a me, il Signore mi ha guidato sulla via fino alla casa dei fratelli del mio padrone".
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Gn24,27Disse: «Benedetto sia il Signore, Dio del mio padrone Abramo, che non ha smesso di essere buono e fedele verso di lui. Ha guidato i miei passi dai parenti del mio padrone».
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24,31Gli disse: "Vieni, benedetto dal Signore! Perché te ne stai fuori, mentre io ho preparato la casa e un posto per i cammelli?".
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24,32Allora l'uomo entrò in casa e Làbano tolse il basto ai cammelli, fornì paglia e foraggio ai cammelli e acqua per lavare i piedi a lui e ai suoi uomini.
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Gn24,32Labano tolse il carico ai cammelli e diede loro paglia e foraggio. Intanto l’uomo entrò in casa e recarono a lui e ai suoi compagni di viaggio l’acqua per lavarsi i piedi.
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24,33Quindi gli fu posto davanti da mangiare, ma egli disse: "Non mangerò, finché non avrò detto quello che devo dire". Gli risposero: "Di' pure".
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Gn24,33Poi gli fu portato da mangiare, ma egli disse:
— Prima di mangiare devo dirvi una cosa.
— Parla pure — gli risposero.
— Prima di mangiare devo dirvi una cosa.
— Parla pure — gli risposero.
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24,35Il Signore ha benedetto molto il mio padrone, che è diventato potente: gli ha concesso greggi e armenti, argento e oro, schiavi e schiave, cammelli e asini.
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24,36Sara, la moglie del mio padrone, quando ormai era vecchia, gli ha partorito un figlio, al quale egli ha dato tutti i suoi beni.
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Gn24,36E Sara, la moglie del mio padrone, gli ha partorito nella sua vecchiaia un figlio al quale egli ha lasciato tutti i suoi beni.
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24,37E il mio padrone mi ha fatto giurare: "Non devi prendere per mio figlio una moglie tra le figlie dei Cananei, in mezzo ai quali abito,
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Gn24,37Il mio padrone mi ha fatto fare questo giuramento: «A mio figlio non darai in moglie una Cananea, una donna di questa regione dove ora sto.
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24,38ma andrai alla casa di mio padre, alla mia famiglia, a prendere una moglie per mio figlio".
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Gn24,38Piuttosto devi andare alla casa di mio padre, tra i miei parenti, e lì sceglierai una moglie per mio figlio».
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Gn24,39Allora io ho detto al mio padrone: «E se quella donna non vuole seguirmi?».
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24,40Mi rispose: "Il Signore, alla cui presenza io cammino, manderà con te il suo angelo e darà felice esito al tuo viaggio, così che tu possa prendere una moglie per mio figlio dalla mia famiglia e dalla casa di mio padre.
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Gn24,40Egli mi ha risposto: «Io ho sempre fatto la volontà del Signore, perciò egli manderà con te il suo angelo che condurrà a buon esito il tuo viaggio. Così potrai trovare per mio figlio una moglie tra i parenti della casa di mio padre.
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24,41Solo quando sarai andato dalla mia famiglia, sarai esente dalla mia maledizione; se loro non volessero cedertela, tu sarai esente dalla mia maledizione".
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Gn24,41Sarai sciolto dal giuramento solo dopo essere andato dai miei parenti. Se poi non vorranno darti una sposa, sarai ugualmente libero dal giuramento».
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24,42Così oggi sono arrivato alla fonte e ho detto: "Signore, Dio del mio padrone Abramo, se tu vorrai dare buon esito al viaggio che sto compiendo,
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Gn24,42Ebbene oggi, quando sono arrivato alla sorgente, ho detto: «Signore, Dio del mio padrone Abramo, se veramente vuoi che il mio viaggio giunga a buon fine,
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24,43ecco, io sto presso la fonte d'acqua; ebbene, la giovane che uscirà ad attingere, alla quale io dirò: Fammi bere un po' d'acqua dalla tua anfora,
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Gn24,43ascoltami: io mi metto qui vicino alla sorgente; quando una ragazza verrà per attingere acqua, io le dirò: “Dammi da bere un po’ d’acqua dalla tua anfora”.
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24,44e mi risponderà: Bevi tu e ne attingerò anche per i tuoi cammelli, quella sarà la moglie che il Signore ha destinato al figlio del mio padrone".
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Gn24,44Se mi risponderà: “Bevi pure; anzi, attingerò acqua anche per i tuoi cammelli”, sia lei la moglie che tu, Signore, hai destinato al figlio del mio padrone».
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24,45Io non avevo ancora finito di pensare a queste cose, quand'ecco Rebecca uscì con l'anfora sulla spalla, scese alla fonte e attinse acqua; io allora le dissi: "Fammi bere".
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Gn24,45Non avevo ancora finito questa preghiera quando esce Rebecca con l’anfora sulle spalle, scende alla sorgente e prende acqua. Io le dico: «Per favore, dammi da bere».
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24,46Subito lei calò l'anfora e disse: "Bevi; anche ai tuoi cammelli darò da bere". Così io bevvi ed ella diede da bere anche ai cammelli.
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Gn24,46Subito lei si toglie l’anfora dalla spalla e mi dice: «Bevi! Anzi, darò da bere anche ai tuoi cammelli». Io ho bevuto, poi lei ha abbeverato i cammelli.
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24,47E io la interrogai: "Di chi sei figlia?". Rispose: "Sono figlia di Betuèl, il figlio che Milca ha partorito a Nacor". Allora le posi il pendente alle narici e i braccialetti alle braccia.
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Gn24,47Poi le ho chiesto: «Di chi sei figlia?». «Di Betuel — mi ha risposto — il figlio di Milca e di Nacor». Allora io le ho messo l’anello al naso e i braccialetti ai polsi.
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24,48Poi mi inginocchiai e mi prostrai al Signore e benedissi il Signore, Dio del mio padrone Abramo, il quale mi aveva guidato per la via giusta a prendere per suo figlio la figlia del fratello del mio padrone.
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Gn24,48Poi mi sono inginocchiato e ho adorato il Signore. Ho ringraziato il Signore, il Dio del mio padrone Abramo, che mi ha guidato sulla giusta via per prendere come sposa al figlio del mio padrone la figlia di suo fratello.
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24,49Ora, se intendete usare bontà e fedeltà verso il mio padrone, fatemelo sapere; se no, fatemelo sapere ugualmente, perché io mi rivolga altrove".
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Gn24,49Ora, dunque, se avete intenzione di essere benevoli e generosi verso il mio padrone, fatemelo sapere, oppure ditemi se non siete d’accordo. In tal caso mi rivolgerò altrove.
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24,50Allora Làbano e Betuèl risposero: "La cosa procede dal Signore, non possiamo replicarti nulla, né in bene né in male.
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Gn24,50Allora Labano e Betuel risposero:
— Se così vuole il Signore, noi non possiamo dirti né sì né no.
— Se così vuole il Signore, noi non possiamo dirti né sì né no.
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24,51Ecco Rebecca davanti a te: prendila, va' e sia la moglie del figlio del tuo padrone, come ha parlato il Signore".
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Gn24,51Ecco, Rebecca è qui davanti a te. Prendila e va’! Diventi la moglie del figlio del tuo padrone, secondo la volontà del Signore.
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Gn24,52Appena udite le loro parole, il servitore di Abramo si inchinò fino a terra e ringraziò il Signore.
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24,53Poi il servo estrasse oggetti d'argento, oggetti d'oro e vesti e li diede a Rebecca; doni preziosi diede anche al fratello e alla madre di lei.
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Gn24,53Tirò fuori oggetti d’argento e d’oro e alcuni vestiti e li diede a Rebecca. Anche al fratello e alla madre di Rebecca donò oggetti preziosi.
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24,54Poi mangiarono e bevvero lui e i suoi uomini e passarono la notte. Quando si alzarono alla mattina, egli disse: "Lasciatemi andare dal mio padrone".
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Gn24,54Poi lui e quelli che l’accompagnavano mangiarono e bevvero e trascorsero lì la notte.
Al mattino, appena alzato, egli disse:
— Ora lasciatemi tornare dal mio padrone.
Al mattino, appena alzato, egli disse:
— Ora lasciatemi tornare dal mio padrone.
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24,55Ma il fratello e la madre di lei dissero: "Rimanga la giovinetta con noi qualche tempo, una decina di giorni; dopo, te ne andrai".
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Gn24,55Ma il fratello e la madre di Rebecca risposero:
— Lascia che la ragazza resti ancora un po’ con noi, almeno una decina di giorni, poi te ne andrai.
— Lascia che la ragazza resti ancora un po’ con noi, almeno una decina di giorni, poi te ne andrai.
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24,56Rispose loro: "Non trattenetemi, mentre il Signore ha concesso buon esito al mio viaggio. Lasciatemi partire per andare dal mio padrone!".
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Gn24,56— Non mi trattenete! — egli rispose. — Visto che il Signore ha fatto riuscire bene il mio viaggio, lasciatemi partire e tornare dal mio padrone.
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Gn24,57Allora essi dissero:
— Chiamiamo la ragazza e domandiamolo direttamente a lei.
— Chiamiamo la ragazza e domandiamolo direttamente a lei.
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24,58Chiamarono dunque Rebecca e le dissero: "Vuoi partire con quest'uomo?". Ella rispose: "Sì".
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Gn24,58Chiamarono Rebecca e le chiesero:
— Vuoi partire subito con lui?
— Si! — rispose.
— Vuoi partire subito con lui?
— Si! — rispose.
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24,59Allora essi lasciarono partire la loro sorella Rebecca con la nutrice, insieme con il servo di Abramo e i suoi uomini.
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Gn24,59Allora lasciarono che Rebecca, loro sorella, insieme alla sua nutrice, partisse con il servitore di Abramo e quelli che l’accompagnavano.
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24,60Benedissero Rebecca e le dissero:
"Tu, sorella nostra,
diventa migliaia di miriadi
e la tua stirpe conquisti
le città dei suoi nemici!".
"Tu, sorella nostra,
diventa migliaia di miriadi
e la tua stirpe conquisti
le città dei suoi nemici!".
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Gn24,60Benedissero Rebecca con queste parole:
«Possa tu, sorella nostra,
avere una numerosissima discendenza.
Possa la tua discendenza
sconfiggere i suoi nemici».
«Possa tu, sorella nostra,
avere una numerosissima discendenza.
Possa la tua discendenza
sconfiggere i suoi nemici».
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24,61Così Rebecca e le sue ancelle si alzarono, salirono sui cammelli e seguirono quell'uomo. Il servo prese con sé Rebecca e partì.
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Gn24,61Allora Rebecca si alzò. Lei e le sue serve salirono sui cammelli e si avviarono dietro a quell’uomo. Partirono tutti.
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24,63Isacco uscì sul far della sera per svagarsi in campagna e, alzando gli occhi, vide venire i cammelli.
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Gn24,63Era uscito al tramonto, per svagarsi in campagna. Alzati gli occhi, vide che si avvicinavano dei cammelli.
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Gn24,64Anche Rebecca alzò lo sguardo e vide Isacco. Si lasciò scivolare giù dal cammello
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E disse al servo: "Chi è quell'uomo che viene attraverso la campagna incontro a noi?". Il servo rispose: "È il mio padrone". Allora ella prese il velo e si coprì.
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Gn24,65e chiese al servitore:
— Chi è quell’uomo che ci viene incontro?
— È il mio signore — rispose.
Allora Rebecca si coprì con il suo velo.
— Chi è quell’uomo che ci viene incontro?
— È il mio signore — rispose.
Allora Rebecca si coprì con il suo velo.
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24,67Isacco introdusse Rebecca nella tenda che era stata di sua madre Sara; si prese in moglie Rebecca e l'amò. Isacco trovò conforto dopo la morte della madre.
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Gn24,67Isacco condusse Rebecca nella tenda che prima era stata di sua madre Sara. La sposò e la amò. Così Isacco ebbe conforto dopo la morte di sua madre.