CEI 2008 - Antico Testamento - Libri Storici - Tobia - 7
Tobia
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Interconfessionale
CEI 2008
7
Quando fu entrato in Ecbàtana, Tobia disse: "Fratello Azaria, conducimi diritto dal nostro fratello Raguele". Egli lo condusse alla casa di Raguele, che trovarono seduto presso la porta del cortile. Lo salutarono per primi ed egli rispose: "Salute, fratelli, siate i benvenuti!". Li fece entrare in casa.
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Tb7,1Quando giunsero nella città di Ecbàtana, Tobia disse al suo compagno: «Azaria, amico mio! Portami subito da quel nostro parente, Raguele!».
Egli lo condusse alla casa di Raguele. Lo trovarono seduto accanto alla porta del cortile e lo salutarono per primi.
Egli rispose: «Salute, amici! Siate i benvenuti!». E li fece entrare in casa.
Egli lo condusse alla casa di Raguele. Lo trovarono seduto accanto alla porta del cortile e lo salutarono per primi.
Egli rispose: «Salute, amici! Siate i benvenuti!». E li fece entrare in casa.
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Tb7,2Disse intanto Raguele a sua moglie Edna:
— Guarda questo ragazzo: come assomiglia al mio parente Tobi!
— Guarda questo ragazzo: come assomiglia al mio parente Tobi!
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7,3Edna domandò loro: "Di dove siete, fratelli?", ed essi risposero: "Siamo dei figli di Nèftali, deportati a Ninive".
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Tb7,5Edna domandò:
— Sta bene?
— È vivo e sta bene! — risposero.
E Tobia esclamò:
— È mio padre!
— Sta bene?
— È vivo e sta bene! — risposero.
E Tobia esclamò:
— È mio padre!
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7,6Raguele allora balzò in piedi, l'abbracciò e pianse. Poi gli disse: "Sii benedetto, o figlio! Hai un ottimo padre. Che sventura per un uomo giusto e generoso nel fare elemosine essere diventato cieco!". Si gettò al collo del parente Tobia e pianse.
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TbAllora Raguele si alzò di scatto in piedi e lo baciò con le lacrime agli occhi. Disse: «Sii il benvenuto, caro ragazzo! Tuo padre è veramente un brav’uomo! È una grossa disgrazia che una persona giusta e generosa come lui sia diventata cieca!». Gli gettò le braccia al collo e continuò a piangere.
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Tb7,8Raguele mandò a prendere dal suo gregge un montone e lo uccise. Fece loro un’accoglienza molto affettuosa.
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7,9Si lavarono, fecero le abluzioni e, quando si furono messi a tavola, Tobia disse a Raffaele: "Fratello Azaria, domanda a Raguele che mi dia in moglie mia cugina Sara".
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Tb7,9Si lavarono e si purificarono secondo l’usanza. Quando si misero a tavola, Tobia disse a Raffaele:
— Azaria, amico mio: chiedi un po’ a Raguele di darmi in sposa la mia parente Sara!
— Azaria, amico mio: chiedi un po’ a Raguele di darmi in sposa la mia parente Sara!
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7,10Raguele udì queste parole e disse al giovane: "Mangia, bevi e sta' allegro per questa sera, poiché nessuno all'infuori di te, mio parente, ha il diritto di prendere mia figlia Sara, come del resto neppure io ho la facoltà di darla a un altro uomo all'infuori di te, poiché tu sei il mio parente più stretto. Però, figlio, voglio dirti con franchezza la verità.
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Tb7,10Raguele sentì quel discorso e disse a Tobia:
— Ora mangia e bevi. Cerca di passare una bella serata! Non c’è nessun altro che può aspirare alla mano di mia figlia all’infuori di te! E io non avrei nessun diritto di darla a un altro, perché sei tu il mio parente più prossimo. Ma prima, ragazzo, voglio che tu sappia come stanno le cose!
— Ora mangia e bevi. Cerca di passare una bella serata! Non c’è nessun altro che può aspirare alla mano di mia figlia all’infuori di te! E io non avrei nessun diritto di darla a un altro, perché sei tu il mio parente più prossimo. Ma prima, ragazzo, voglio che tu sappia come stanno le cose!
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7,11L'ho data a sette mariti, scelti tra i nostri fratelli, e tutti sono morti la notte in cui entravano da lei. Ora, figlio, mangia e bevi; il Signore sarà con voi".
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TbHo già fatto sposare Sara sette volte, sempre con uomini della sua parentela. Ma i suoi mariti sono morti tutti e sette la prima notte di nozze, quando stavano per unirsi a lei. Perciò tu, ora, mangia e bevi, e vedrai che il Signore vi aiuterà!
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7,12Ma Tobia disse: "Non mangerò affatto né berrò, prima che tu abbia preso una decisione a mio riguardo". Rispose Raguele: "Lo farò! Ella ti viene data secondo il decreto del libro di Mosè e come dal cielo è stato stabilito che ti sia data. Abbi cura di lei, d'ora in poi tu sei suo fratello e lei tua sorella. Ti viene concessa da oggi per sempre. Il Signore del cielo vi assista questa notte, o figlio, e vi conceda la sua misericordia e la sua pace".
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TbMa Tobia replicò:
— Non mangerò né berrò niente, se tu prima non prendi una decisione!
Allora Raguele gli disse:
— D’accordo, lo farò! Secondo la legge scritta nel libro di Mosè, io devo dare Sara a te. È il Signore che ti affida mia figlia! Ricevila dunque come tua sposa. Tu sei fin d’ora il suo sposo, e lei è la tua sposa! Sara è tua, da oggi e per sempre. Sono sicuro che il Signore dal cielo questa notte vi proteggerà, sarà buono con voi e vi darà pace.
— Non mangerò né berrò niente, se tu prima non prendi una decisione!
Allora Raguele gli disse:
— D’accordo, lo farò! Secondo la legge scritta nel libro di Mosè, io devo dare Sara a te. È il Signore che ti affida mia figlia! Ricevila dunque come tua sposa. Tu sei fin d’ora il suo sposo, e lei è la tua sposa! Sara è tua, da oggi e per sempre. Sono sicuro che il Signore dal cielo questa notte vi proteggerà, sarà buono con voi e vi darà pace.
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Raguele chiamò sua figlia Sara e, quando venne, la prese per mano e l'affidò a Tobia con queste parole: "Prendila; secondo la legge e il decreto scritto nel libro di Mosè lei ti viene concessa in moglie. Tienila e, sana e salva, conducila da tuo padre. Il Dio del cielo vi conceda un buon viaggio e pace".
7,13
Il Dio del cielo: titolo divino di origine persiana, applicato al Dio d’Israele nel post-esilio; ricorre in Tb nella doppia forma di “Signore/Dio del cielo” (6,18; 7,12.13.17; 8,15; 10,11.14); s’incontra pure “re del cielo” (1,18).
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Tb7,13Raguele chiamò sua figlia Sara. Quando gli fu accanto, la prese per mano e la consegnò a Tobia con queste parole: «Ricevila in sposa secondo la legge di Dio e i comandamenti del libro di Mosè. Prendila con te e conducila con tutta sicurezza a casa di tuo padre. E il Dio del cielo vi accompagni e vi doni la sua pace!».
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Chiamò poi la madre di lei e le disse di portare un foglio e stese l'atto di matrimonio, secondo il quale concedeva in moglie a Tobia la propria figlia, in base al decreto della legge di Mosè. Dopo di ciò cominciarono a mangiare e a bere.
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7,15Poi Raguele chiamò sua moglie Edna e le disse: "Sorella mia, prepara l'altra camera e conducila dentro".
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Tb7,15A un certo punto Raguele chiamò sua moglie e disse: «Edna, va’ a preparare la stanza libera e poi accompagna Sara!».
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7,16Quella andò a preparare il letto della camera, come le aveva ordinato, e vi condusse la figlia. Pianse per lei, poi si asciugò le lacrime e le disse:
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Tb7,16Edna andò nella camera e preparò il letto matrimoniale, come le aveva ordinato suo marito.
Poi vi accompagnò sua figlia e pianse su di lei. Asciugate le lacrime, le disse:
Poi vi accompagnò sua figlia e pianse su di lei. Asciugate le lacrime, le disse:
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7,17"Coraggio, figlia, il Signore del cielo cambi in gioia il tuo dolore. Coraggio, figlia!". E uscì.
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Tb7,17«Fatti animo, figlia mia! Il Signore del cielo cambi la tua tristezza in gioia! Coraggio, figlia!».
E uscì.
E uscì.