CEI 2008 - Nuovo Testamento - Atti degli Apostoli - Atti degli Apostoli - 14
Atti degli Apostoli
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Interconfessionale
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Anche a Icònio essi entrarono nella sinagoga dei Giudei e parlarono in modo tale che un grande numero di Giudei e di Greci divennero credenti.
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14,2Ma i Giudei, che non avevano accolto la fede, eccitarono e inasprirono gli animi dei pagani contro i fratelli.
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14,3Essi tuttavia rimasero per un certo tempo e parlavano con franchezza in virtù del Signore, che rendeva testimonianza alla parola della sua grazia e concedeva che per mano loro si operassero segni e prodigi.
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AtPaolo e Bàrnaba, tuttavia, rimasero ancora un po’ di tempo nella città di Icònio e con coraggio annunziavano la parola di Dio. Essi avevano fiducia nell’aiuto del Signore, e il Signore confermava l’annunzio della sua grazia con miracoli e prodigi.
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La popolazione della città si divise, schierandosi alcuni dalla parte dei Giudei, altri dalla parte degli apostoli.
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14,5Ma quando ci fu un tentativo dei pagani e dei Giudei con i loro capi di aggredirli e lapidarli,
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essi lo vennero a sapere e fuggirono nelle città della Licaònia, Listra e Derbe, e nei dintorni,
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C'era a Listra un uomo paralizzato alle gambe, storpio sin dalla nascita, che non aveva mai camminato.
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14,9Egli ascoltava Paolo mentre parlava e questi, fissandolo con lo sguardo e vedendo che aveva fede di essere salvato,
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14,11La gente allora, al vedere ciò che Paolo aveva fatto, si mise a gridare, dicendo, in dialetto licaonio: "Gli dèi sono scesi tra noi in figura umana!".
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E chiamavano Bàrnaba "Zeus" e Paolo "Hermes", perché era lui a parlare.
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Atdicevano che Bàrnaba era il dio Giove e Paolo il dio Mercurio, perché parlava di più.
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14,13Intanto il sacerdote di Zeus, il cui tempio era all'ingresso della città, recando alle porte tori e corone, voleva offrire un sacrificio insieme alla folla.
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AtAll’ingresso della città vi era un *tempio dedicato a Giove: allora il *sacerdote di quel tempio portò tori e ghirlande di fiori davanti al tempio. Insieme alla folla voleva offrire un *sacrificio in onore di Paolo e Bàrnaba.
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14,14Sentendo ciò, gli apostoli Bàrnaba e Paolo si strapparono le vesti e si precipitarono tra la folla, gridando:
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AtAppena se ne accorsero, gli *apostoli si stracciarono le vesti e si precipitarono verso il popolo,
Note al Testo
14,14
si stracciarono le vesti: questo gesto, come quello indicato in 18,6, indica dolore e orrore; talvolta indica anche volontà di separarsi definitivamente da qualcuno (vedi pure nota a Marco 14,63).
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"Uomini, perché fate questo? Anche noi siamo esseri umani, mortali come voi, e vi annunciamo che dovete convertirvi da queste vanità al Dio vivente, che ha fatto il cielo, la terra, il mare e tutte le cose che in essi si trovano.
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Atgridando: «Perché fate questo? Anche noi siamo uomini mortali, come voi! Siamo venuti solo a portarvi questo messaggio di salvezza: voi dovete abbandonare questi idoli senza valore e dovete rivolgervi al Dio vivente. È lui che ha fatto il cielo e la terra, il mare e tutte le cose che essi contengono.
Rimandi
14,15
altri esempi di messaggio apostolico At 2,14+. — Anche noi siamo uomini At 10,26; Gc 5,17. — il Dio che ha fatto il cielo e la terra Es 20,11; Sal 146,6.
Note al Testo
14,15-17
Insieme ad Atti 17,22-31 (vedi nota), questo breve discorso rivela il metodo con cui i primi credenti stabilivano un approccio con la cultura pagana e con il politeismo in genere.
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14,17ma non ha cessato di dar prova di sé beneficando, concedendovi dal cielo piogge per stagioni ricche di frutti e dandovi cibo in abbondanza per la letizia dei vostri cuori".
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Atma anche allora non ha mai smesso di farsi conoscere, anzi si è sempre mostrato come benefattore. Infatti dal cielo vi ha mandato le piogge e le stagioni ricche di frutti, vi ha dato il nutrimento e vi ha riempito di gioia».
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14,18E così dicendo, riuscirono a fatica a far desistere la folla dall'offrire loro un sacrificio.
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At14,18Con questo discorso Paolo e Bàrnaba riuscirono a stento a trattenere quella gente dal fare un sacrificio in loro onore.
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Ma giunsero da Antiòchia e da Icònio alcuni Giudei, i quali persuasero la folla. Essi lapidarono Paolo e lo trascinarono fuori della città, credendolo morto.
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AtPoi, dalle città di Antiòchia e di Icònio arrivarono alcuni Ebrei e riuscirono a conquistarsi le simpatie della folla. Presero Paolo a sassate e poi lo trascinarono fuori della città, credendo che fosse morto.
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14,20Allora gli si fecero attorno i discepoli ed egli si alzò ed entrò in città. Il giorno dopo partì con Bàrnaba alla volta di Derbe.
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14,21Dopo aver annunciato il Vangelo a quella città e aver fatto un numero considerevole di discepoli, ritornarono a Listra, Icònio e Antiòchia,
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At14,21Paolo e Bàrnaba annunziarono il messaggio della salvezza anche nella città di Derbe e fecero un buon numero di *discepoli. Poi, iniziarono il viaggio di ritorno, passando da Listra e da Icònio fino ad Antiòchia, città della Pisidia:
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14,22confermando i discepoli ed esortandoli a restare saldi nella fede "perché - dicevano - dobbiamo entrare nel regno di Dio attraverso molte tribolazioni".
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Atdappertutto infondevano coraggio ai discepoli e li esortavano a rimanere saldi nella fede. Tra l’altro dicevano: «È necessario passare attraverso molte tribolazioni, per poter entrare nel *regno di Dio».
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Designarono quindi per loro in ogni Chiesa alcuni anziani e, dopo avere pregato e digiunato, li affidarono al Signore, nel quale avevano creduto.
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AtIn ogni comunità Paolo e Bàrnaba scelsero e lasciarono alcuni responsabili. Dopo aver pregato e *digiunato, li raccomandarono alla protezione del Signore nel quale avevano creduto.
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At14,24Poi attraversarono la regione della Pisidia e raggiunsero il territorio della Panfilia.
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14,26di qui fecero vela per Antiòchia, là dove erano stati affidati alla grazia di Dio per l'opera che avevano compiuto.
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AtDi qui, si imbarcarono per Antiòchia di Siria, la città da dove erano partiti e dove erano stati affidati alla grazia di Dio per quella missione che ora avevano compiuto.
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Note al Testo
14,26
Come si è detto (vedi nota a 13,2), la missione compiuta è da considerare come un atto di ubbidienza alla parola profetica di Abacuc 1,5 (vedi 13,41): la missione continua secondo la volontà di Dio.
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14,27Appena arrivati, riunirono la Chiesa e riferirono tutto quello che Dio aveva fatto per mezzo loro e come avesse aperto ai pagani la porta della fede.
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AtAppena arrivati, riunirono la comunità e raccontarono tutto quello che Dio aveva compiuto per mezzo di loro. Dissero che Dio aveva dato ai pagani la possibilità di credere.
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14,27
resoconto della missione compiuta At 15,4.12; 21,19. — possibilità di credere 1 Cor 16,9; 2 Cor 2,12; Col 4,3. — ai pagani At 10,45; 11,1.18; 13,47-48.
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At14,28Poi, Paolo e Bàrnaba rimasero per molto tempo con i cristiani di Antiòchia.