Dimensioni del testo

Carattere

Tema

Evidenzia versetti con note

Stai leggendo

CEI2008

CEI 2008

BibbiaEDU-logo

CEI 2008 - Antico Testamento - Pentateuco - Esodo - 34

Esodo

CEI 2008 Torna al libro

Nova Vulgata

CEI 2008 34 34,1 Il Signore disse a Mosè: "Taglia due tavole di pietra come le prime. Io scriverò su queste tavole le parole che erano sulle tavole di prima, che hai spezzato.
Nova Vulgata EX34,1Dixitque Dominus ad Moysen: «Praecide tibi duas tabulas lapideas instar priorum, et scribam super eas verba, quae habuerunt tabulae, quas fregisti.
CEI 2008 34,2Tieniti pronto per domani mattina: domani mattina salirai sul monte Sinai e rimarrai lassù per me in cima al monte.
Nova Vulgata EX34,2Esto paratus mane, ut ascendas statim in montem Sinai; stabisque mihi super verticem montis.
CEI 2008 34,3Nessuno salga con te e non si veda nessuno su tutto il monte; neppure greggi o armenti vengano a pascolare davanti a questo monte".
Nova Vulgata EX34,3Nullus ascendat tecum, nec videatur quispiam per totum montem; oves quoque et boves non pascantur e contra».
CEI 2008 34,4Mosè tagliò due tavole di pietra come le prime; si alzò di buon mattino e salì sul monte Sinai, come il Signore gli aveva comandato, con le due tavole di pietra in mano.
Nova Vulgata EX34,4Excidit ergo duas tabulas lapideas, quales antea fuerant; et de nocte consurgens ascendit in montem Sinai, sicut praeceperat ei Dominus, portans secum tabulas.
CEI 2008 Allora il Signore scese nella nube, si fermò là presso di lui e proclamò il nome del Signore.
34,5-9 È un testo molto denso, che sintetizza le caratteristiche del Dio dell’AT. Si ricollega a 33,18-23, dove la richiesta di Mosè era esaudita solo in parte, attraverso la rivelazione del significato del nome. Dio è nello stesso tempo un Dio di misericordia e di giustizia.
Nova Vulgata
EX34,5Cumque descendisset Dominus per nubem, stetit cum eo vocans in nomine Domini.
CEI 2008 34,6Il Signore passò davanti a lui, proclamando: "Il Signore, il Signore, Dio misericordioso e pietoso, lento all'ira e ricco di amore e di fedeltà,
Nova Vulgata EX34,6Et transiens coram eo clamavit: «Dominus, Dominus Deus, misericors et clemens, patiens et multae miserationis ac verax,
CEI 2008 34,7che conserva il suo amore per mille generazioni, che perdona la colpa, la trasgressione e il peccato, ma non lascia senza punizione, che castiga la colpa dei padri nei figli e nei figli dei figli fino alla terza e alla quarta generazione".
Nova Vulgata EX34,7qui custodit misericordiam in milia, qui aufert iniquitatem et scelera atque peccata, nihil autem impunitum sinit, qui reddit iniquitatem patrum in filiis ac nepotibus in tertiam et quartam progeniem».
CEI 2008 34,8Mosè si curvò in fretta fino a terra e si prostrò.
Nova Vulgata EX34,8Festinusque Moyses curvatus est pronus in terram et adorans
CEI 2008 34,9Disse: "Se ho trovato grazia ai tuoi occhi, Signore, che il Signore cammini in mezzo a noi. Sì, è un popolo di dura cervice, ma tu perdona la nostra colpa e il nostro peccato: fa' di noi la tua eredità".
Nova Vulgata EX34,9ait: «Si inveni gratiam in conspectu tuo, Domine, obsecro, ut gradiaris nobiscum; populus quidem durae cervicis est, sed tu auferes iniquitates nostras atque peccata nosque possidebis».
CEI 2008 Il Signore disse: "Ecco, io stabilisco un'alleanza: in presenza di tutto il tuo popolo io farò meraviglie, quali non furono mai compiute in nessuna terra e in nessuna nazione: tutto il popolo in mezzo al quale ti trovi vedrà l'opera del Signore, perché terribile è quanto io sto per fare con te.
34,10-28 L’introduzione del discorso è come un prologo storico, che evidenzia l’operato di Dio a favore d’Israele in relazione alle meraviglie che Dio opererà (v. 10). Seguono le richieste a Israele. La prima è di tenersi lontano dalle popolazioni che abitano in Canaan, per non rischiare di adorare i loro dèi (v. 12). Le altre costituiscono un decalogo a prevalente contenuto cultuale, tra cui il primo comandamento del culto esclusivo e senza immagini (vv. 14.17).
Nova Vulgata
EX34,10Respondit Dominus: «Ego inibo pactum coram universo populo tuo; mirabilia faciam, quae numquam visa sunt super totam terram nec in ullis gentibus, ut cernat cunctus populus, in cuius es medio, opus Domini terribile, quod facturus sum tecum.
CEI 2008 34,11Osserva dunque ciò che io oggi ti comando. Ecco, io scaccerò davanti a te l'Amorreo, il Cananeo, l'Ittita, il Perizzita, l'Eveo e il Gebuseo.
Nova Vulgata
EX34,11Observa cuncta, quae hodie mando tibi: ego ipse eiciam ante faciem tuam Amorraeum et Chananaeum et Hetthaeum, Pherezaeum quoque et Hevaeum et Iebusaeum.
CEI 2008 34,12Guàrdati bene dal far alleanza con gli abitanti della terra nella quale stai per entrare, perché ciò non diventi una trappola in mezzo a te.
Nova Vulgata EX34,12Cave, ne umquam cum habitatoribus terrae, quam intraveris, iungas amicitias, quae tibi sint in ruinam;
CEI 2008 34,13Anzi distruggerete i loro altari, farete a pezzi le loro stele e taglierete i loro pali sacri.
Nova Vulgata EX34,13sed aras eorum destrue, confringe lapides palosque succide.
CEI 2008 34,14Tu non devi prostrarti ad altro dio, perché il Signore si chiama Geloso: egli è un Dio geloso.
Nova Vulgata
EX34,14Noli adorare deum alienum: Dominus Zelotes nomen eius, Deus est aemulator.
CEI 2008 34,15Non fare alleanza con gli abitanti di quella terra, altrimenti, quando si prostituiranno ai loro dèi e faranno sacrifici ai loro dèi, inviteranno anche te: tu allora mangeresti del loro sacrificio.
Nova Vulgata EX34,15Ne ineas pactum cum hominibus illarum regionum, ne, cum fornicati fuerint cum diis suis et sacrificaverint eis, vocet te quispiam, et comedas de immolatis.
CEI 2008 34,16Non prendere per mogli dei tuoi figli le loro figlie, altrimenti, quando esse si prostituiranno ai loro dèi, indurrebbero anche i tuoi figli a prostituirsi ai loro dèi.
Nova Vulgata EX34,16Nec uxorem de filiabus eorum accipies filiis tuis, ne, postquam ipsae fuerint fornicatae cum diis suis, fornicari faciant et filios tuos in deos suos.
CEI 2008 34,17Non ti farai un dio di metallo fuso.
Nova Vulgata
EX34,17Deos conflatiles non facies tibi.
CEI 2008 34,18Osserverai la festa degli Azzimi. Per sette giorni mangerai pane azzimo, come ti ho comandato, nel tempo stabilito del mese di Abìb: perché nel mese di Abìb sei uscito dall'Egitto.
Nova Vulgata
EX34,18Sollemnitatem Azymorum custodies: septem diebus vesceris azymis, sicut praecepi tibi, in tempore constituto mensis Abib; mense enim verni temporis egressus es de Aegypto.
CEI 2008 34,19Ogni essere che nasce per primo dal seno materno è mio: ogni tuo capo di bestiame maschio, primo parto del bestiame grosso e minuto.
Nova Vulgata
EXOmne, quod aperit vulvam generis masculini, meum erit; de cuncto grege tuo tam de bobus quam de ovibus meum erit.
19 Generis masculini - Lege cum Gr, Theod, Vg et Targ hazzākār (cfr. 13,12); TM «in memoriam revocaberis (vel revocabitur)»
CEI 2008 34,20Riscatterai il primo parto dell'asino mediante un capo di bestiame minuto e, se non lo vorrai riscattare, gli spaccherai la nuca. Ogni primogenito dei tuoi figli lo dovrai riscattare.
Nessuno venga davanti a me a mani vuote.
Nova Vulgata EX34,20Primogenitum asini redimes ove, sin autem nec pretium pro eo dederis, franges cervicem eius. Primogenitum filiorum tuorum redimes; nec apparebis in conspectu meo vacuus.
CEI 2008 34,21Per sei giorni lavorerai, ma nel settimo riposerai; dovrai riposare anche nel tempo dell'aratura e della mietitura.
Nova Vulgata
EX34,21Sex diebus operaberis, die septimo cessabis etiam arare et metere.
CEI 2008 34,22Celebrerai anche la festa delle Settimane, la festa cioè delle primizie della mietitura del frumento, e la festa del raccolto al volgere dell'anno.
Nova Vulgata
EX34,22Sollemnitatem Hebdomadarum facies tibi in primitiis frugum messis tuae triticeae et sollemnitatem Collectae, quando, redeunte anni tempore, cuncta conduntur.
CEI 2008 34,23Tre volte all'anno ogni tuo maschio compaia alla presenza del Signore Dio, Dio d'Israele.
Nova Vulgata
EX34,23Tribus temporibus anni apparebit omne masculinum tuum in conspectu omnipotentis Domini, Dei Israel.
CEI 2008 34,24Perché io scaccerò le nazioni davanti a te e allargherò i tuoi confini; così quando tu, tre volte all'anno, salirai per comparire alla presenza del Signore tuo Dio, nessuno potrà desiderare di invadere la tua terra.
Nova Vulgata EX34,24Cum enim tulero gentes a facie tua et dilatavero terminos tuos, nullus insidiabitur terrae tuae, ascendente te et apparente in conspectu Domini Dei tui ter in anno.
CEI 2008 34,25Non sacrificherai con pane lievitato il sangue della mia vittima sacrificale; la vittima sacrificale della festa di Pasqua non dovrà restare fino al mattino.
Nova Vulgata
EX34,25Non immolabis super fermento sanguinem hostiae meae; neque residebit mane de victima sollemnitatis Paschae.
CEI 2008 34,26Porterai alla casa del Signore, tuo Dio, il meglio delle primizie della tua terra.
Non cuocerai un capretto nel latte di sua madre".
Nova Vulgata
EX34,26Primitias frugum terrae tuae afferes in domum Domini Dei tui.
Non coques haedum in lacte matris suae».
CEI 2008 34,27Il Signore disse a Mosè: "Scrivi queste parole, perché sulla base di queste parole io ho stabilito un'alleanza con te e con Israele".
Nova Vulgata
EX34,27Dixitque Dominus ad Moysen: «Scribe tibi verba haec, quibus et tecum et cum Israel pepigi foedus».
CEI 2008 34,28Mosè rimase con il Signore quaranta giorni e quaranta notti, senza mangiar pane e senza bere acqua. Egli scrisse sulle tavole le parole dell'alleanza, le dieci parole.
Nova Vulgata
EX34,28Fuit ergo ibi cum Domino quadraginta dies et quadraginta noctes; panem non comedit et aquam non bibit et scripsit in tabulis verba foederis, decem verba.
CEI 2008 Quando Mosè scese dal monte Sinai - le due tavole della Testimonianza si trovavano nelle mani di Mosè mentre egli scendeva dal monte - non sapeva che la pelle del suo viso era diventata raggiante, poiché aveva conversato con lui.
34,29 raggiante: il contatto prolungato con il divino ha reso diafano e splendente il volto di Mosè; di qui la necessità del velo (su questo vedi le riflessioni di Paolo in 2Cor 3). L’ebraico fa riferimento a un termine che significa “corno”, ma metaforicamente anche “raggio”, ad es. del sole (Ab 3,4). Da qui le statue di Mosè con “corna”. La Vulgata aveva infatti tradotto: Moyses… ignorabat quod cornuta esset facies sua.
Nova Vulgata
EX34,29Cumque descenderet Moyses de monte Sinai, tenebat duas tabulas testimonii et ignorabat quod resplenderet cutis faciei suae ex consortio sermonis Domini.
CEI 2008 34,30Ma Aronne e tutti gli Israeliti, vedendo che la pelle del suo viso era raggiante, ebbero timore di avvicinarsi a lui.
Nova Vulgata EX34,30Videntes autem Aaron et filii Israel resplendere cutem faciei Moysi, timuerunt prope accedere;
CEI 2008 34,31Mosè allora li chiamò, e Aronne, con tutti i capi della comunità, tornò da lui. Mosè parlò a loro.
Nova Vulgata EX34,31vocatique ab eo reversi sunt tam Aaron quam principes synagogae. Et postquam locutus est ad eos,
CEI 2008 34,32Si avvicinarono dopo di loro tutti gli Israeliti ed egli ingiunse loro ciò che il Signore gli aveva ordinato sul monte Sinai.
Nova Vulgata EX34,32venerunt ad eum etiam omnes filii Israel; quibus praecepit cuncta, quae audierat a Domino in monte Sinai.
CEI 2008 34,33Quando Mosè ebbe finito di parlare a loro, si pose un velo sul viso.
Nova Vulgata
EX34,33Impletisque sermonibus, posuit velamen super faciem suam,
CEI 2008 34,34Quando entrava davanti al Signore per parlare con lui, Mosè si toglieva il velo, fin quando non fosse uscito. Una volta uscito, riferiva agli Israeliti ciò che gli era stato ordinato.
Nova Vulgata EX34,34quod ingressus ad Dominum et loquens cum eo auferebat, donec exiret; et tunc loquebatur ad filios Israel omnia, quae sibi fuerant imperata.
CEI 2008 34,35Gli Israeliti, guardando in faccia Mosè, vedevano che la pelle del suo viso era raggiante. Poi egli si rimetteva il velo sul viso, fin quando non fosse di nuovo entrato a parlare con il Signore.


Nova Vulgata EX34,35Qui videbant cutem faciei Moysi resplendere, sed operiebat ille rursus faciem suam, donec ingressus loqueretur cum eo.