CEI 2008 - Antico Testamento - Libri Storici - 2 Maccabei - 14
2 Maccabei
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NT greco
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si era impadronito del paese, eliminando Antioco e il suo tutore Lisia.
14,2
Seleuco IV, re di Siria, aveva inviato il figlio Demetrio a Roma come ostaggio al posto del proprio fratello Antioco IV. Alla morte di Seleuco, Antioco aveva però preso il potere, lasciandolo poi in eredità al figlio Antioco V Eupàtore. Demetrio, fuggito da Roma, si riprende il potere, dopo aver assassinato Antioco V.
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Un certo Àlcimo, che era stato prima sommo sacerdote, ma che si era volontariamente contaminato al tempo della rivolta, avendo capito che non si apriva a lui in alcun modo una via di salvezza e non vi era più la possibilità di accedere al sacro altare,
14,3
Àlcimo: il sommo sacerdote succeduto a Menelao. La contaminazione di cui si parla qui consiste nella sua adesione all’ellenismo (vedi anche 1Mac 7,9.13-17.25).
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andò dal re Demetrio verso l'anno centocinquantuno, offrendogli una corona d'oro e una palma, oltre ai tradizionali ramoscelli di ulivo del tempio. Per quel giorno restò tranquillo.
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"I Giudei che si dicono Asidei, a capo dei quali sta Giuda il Maccabeo, alimentano guerre e ribellioni e non lasciano che il regno trovi la calma.
14,6
Asidei: nome di origine ebraica che vuol dire “pii”. Indica un gruppo di Giudei tenacemente attaccato alle tradizioni. Vedi anche nota a 1Mac 2,42.
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Per questo anch'io, privato della dignità ereditaria, intendo dire del sommo sacerdozio, sono venuto qui,
14,7
privato della dignità ereditaria: Àlcimo era discendente di Aronne, consacrato sacerdote da Mosè (Es 28,1-39; 1Mac 7,14).
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Ma Àlcimo, vedendo la loro reciproca simpatia e procuratosi copia degli accordi intercorsi, andò da Demetrio e gli disse che Nicànore seguiva una linea contraria agli interessi dello stato: aveva infatti nominato suo successore Giuda, il sobillatore del regno.
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Questi, accortosi di essere stato giocato abilmente da Giuda, salì al massimo e santo tempio, mentre i sacerdoti stavano compiendo i sacrifici prescritti, e ordinò che gli fosse consegnato quell'uomo.
14,31-36
L’episodio delle minacce contro il tempio viene riportato, con alcune differenze, in 1Mac 7,33-35.
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Fu denunciato a Nicànore un certo Razìs, degli anziani di Gerusalemme, uomo pieno di amore per la città, che godeva grandissima fama, chiamato padre dei Giudei per la sua benevolenza.