CEI 2008 - Antico Testamento - Libri Storici - 2 Re - 23
2 Re
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NT greco
CEI 2008
23,4Il re comandò al sommo sacerdote Chelkia, ai sacerdoti del secondo ordine e ai custodi della soglia di portare fuori dal tempio del Signore tutti gli oggetti fatti in onore di Baal, di Asera e di tutto l'esercito del cielo; li bruciò fuori di Gerusalemme, nei campi del Cedron, e ne portò la cenere a Betel.
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Fece venire tutti i sacerdoti dalle città di Giuda, rese impure le alture, dove i sacerdoti offrivano incenso, da Gheba a Bersabea; demolì l'altura dei satiri, che era all'ingresso della porta di Giosuè, governatore della città, a sinistra di chi entra per la porta della città.
23,8
Giosia fece venire sacerdoti da tutto il territorio di Giuda, contrassegnato da Gheba e Bersabea, cioè dai confini nord e sud del regno.
L’altura dei satiri: luogo sacro pagano proibito dalla legge (Lv 17,7).
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Giosia rese impuro il Tofet, che si trovava nella valle di Ben-Innòm, perché nessuno vi facesse passare il proprio figlio o la propria figlia per il fuoco in onore di Moloc.
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23,16Giosia si voltò e vide i sepolcri che erano là sul monte; egli mandò a prendere le ossa dai sepolcri e le bruciò sull'altare, rendendolo impuro, secondo la parola del Signore, che aveva proclamato l'uomo di Dio quando Geroboamo, durante la festa, stava presso l'altare. Quindi si voltò; alzato lo sguardo verso il sepolcro dell'uomo di Dio che aveva proclamato queste cose,
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Il re ordinò a tutto il popolo: "Celebrate la Pasqua in onore del Signore, vostro Dio, come è scritto nel libro di questa alleanza".
23,21
Celebrate la Pasqua in onore del Signore: secondo il rito prescritto in Dt 16,1-8; in quanto celebrata nel tempio di Gerusalemme, e non più in ogni città e in ogni casa (Es 12,21-23), tale Pasqua divenne un grandioso pellegrinaggio nazionale: una Pasqua simile a questa non era mai stata celebrata (v. 22).
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Nei suoi giorni, il faraone Necao, re d'Egitto, marciò per raggiungere il re d'Assiria sul fiume Eufrate. Il re Giosia gli andò incontro, ma Necao lo uccise presso Meghiddo appena lo vide.
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Quando divenne re, Ioacàz aveva ventitré anni; regnò tre mesi a Gerusalemme. Sua madre era di Libna e si chiamava Camutàl, figlia di Geremia.
23,31-33
Ioacàz, re di Giuda
Ioacàz: chiamato anche Sallum (Ger 22,11), fu re per soli tre mesi durante l’anno 609.
Ioacàz: chiamato anche Sallum (Ger 22,11), fu re per soli tre mesi durante l’anno 609.
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Il faraone Necao nominò re Eliakìm, figlio di Giosia, al posto di Giosia, suo padre, cambiandogli il nome in Ioiakìm. Quindi prese Ioacàz. Questi andò in Egitto, ove morì.
23,34
-24,7 Ioiakìm, re di Giuda
Necao mette sul trono Eliakìm, il figlio di Giosia, al quale cambia il nome in Ioiakìm in segno di dipendenza verso l’Egitto. Il regno di Ioiakìm durò dal 609 al 598 circa.
Necao mette sul trono Eliakìm, il figlio di Giosia, al quale cambia il nome in Ioiakìm in segno di dipendenza verso l’Egitto. Il regno di Ioiakìm durò dal 609 al 598 circa.