CEI 2008 - Antico Testamento - Libri Profetici - Zaccaria - 1
Zaccaria
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NT greco
CEI 2008
Tu dunque riferirai loro: Così dice il Signore degli eserciti: Tornate a me - oracolo del Signore degli eserciti - e io tornerò a voi, dice il Signore degli eserciti.
CEI 2008
1,6Le parole e le leggi che io avevo comunicato ai miei servi, i profeti, non si sono forse adempiute per i padri vostri? Essi sono tornati e hanno detto: "Quanto il Signore degli eserciti ci aveva minacciato a causa dei nostri traviamenti e delle nostre colpe, l'ha eseguito sopra di noi"".
CEI 2008
Il ventiquattro dell'undicesimo mese, cioè il mese di Sebat, l'anno secondo di Dario, questa parola del Signore fu rivolta al profeta Zaccaria, figlio di Berechia, figlio di Iddo.
1,7
VISIONI E ORACOLI (1,7-6,15)
-6,15 Le visioni di Zaccaria contengono un messaggio di speranza e possono essere considerate in coppie affini. La prima e l’ottava visione mostrano il dominio universale di Dio su tutta la terra; la seconda e la terza annunciano la ricostruzione di Gerusalemme e del tempio; la quarta e la quinta prefigurano un futuro messianico, in cui, assieme al discendente di Davide, avrà un ruolo importante anche il sommo sacerdote; la sesta e la settima proclamano la punizione degli empi e l’eliminazione del peccato dal paese. L’oracolo conclusivo della sezione ha un tono messianico e propone ancora due figure, quella regale e quella sacerdotale. I cristiani leggono queste pagine alla luce della persona di Gesù, sacerdote e re (vedi Sal 110).
Prima visione: i cavalieri
La prima visione è sostanzialmente un annuncio di salvezza. C’è un periodo di pace (forse ci si riferisce al regno di Dario I, che ristabilì una situazione tranquilla nell’impero persiano dopo le rivolte scoppiate alla morte di Ciro) e anche per Israele si avvicina il momento della restaurazione. L’immagine dei cavalieri si ritrova in Ap 6,1-10.
1,7 Il ventiquattro dell’undicesimo mese: febbraio del 519.
-6,15 Le visioni di Zaccaria contengono un messaggio di speranza e possono essere considerate in coppie affini. La prima e l’ottava visione mostrano il dominio universale di Dio su tutta la terra; la seconda e la terza annunciano la ricostruzione di Gerusalemme e del tempio; la quarta e la quinta prefigurano un futuro messianico, in cui, assieme al discendente di Davide, avrà un ruolo importante anche il sommo sacerdote; la sesta e la settima proclamano la punizione degli empi e l’eliminazione del peccato dal paese. L’oracolo conclusivo della sezione ha un tono messianico e propone ancora due figure, quella regale e quella sacerdotale. I cristiani leggono queste pagine alla luce della persona di Gesù, sacerdote e re (vedi Sal 110).
Prima visione: i cavalieri
La prima visione è sostanzialmente un annuncio di salvezza. C’è un periodo di pace (forse ci si riferisce al regno di Dario I, che ristabilì una situazione tranquilla nell’impero persiano dopo le rivolte scoppiate alla morte di Ciro) e anche per Israele si avvicina il momento della restaurazione. L’immagine dei cavalieri si ritrova in Ap 6,1-10.
1,7 Il ventiquattro dell’undicesimo mese: febbraio del 519.
CEI 2008
Allora l'angelo del Signore disse: "Signore degli eserciti, fino a quando rifiuterai di avere pietà di Gerusalemme e delle città di Giuda, contro le quali sei sdegnato? Sono ormai settant'anni!".
1,12
La cifra di settant’anni è simbolica; indica il tempo della prova, come in Ger 25,11-12; 29,10.