CEI 200855,1Sono venuto nel mio giardino, sorella mia, mia sposa, e raccolgo la mia mirra e il mio balsamo; mangio il mio favo e il mio miele, bevo il mio vino e il mio latte. Mangiate, amici, bevete; inebriatevi d'amore.
CEI 2008Mi sono addormentata, ma veglia il mio cuore. Un rumore! La voce del mio amato che bussa: "Aprimi, sorella mia, mia amica, mia colomba, mio tutto; perché il mio capo è madido di rugiada, i miei riccioli di gocce notturne".
5,2QUARTO POEMA (5,2-6,3) L’amato bussa alla porta
CEI 20085,3"Mi sono tolta la veste; come indossarla di nuovo? Mi sono lavata i piedi; come sporcarli di nuovo?".
CEI 20085,4L'amato mio ha introdotto la mano nella fessura e le mie viscere fremettero per lui.
CEI 20085,5Mi sono alzata per aprire al mio amato e le mie mani stillavano mirra; fluiva mirra dalle mie dita sulla maniglia del chiavistello.
CEI 20085,6Ho aperto allora all'amato mio, ma l'amato mio se n'era andato, era scomparso. Io venni meno, per la sua scomparsa; l'ho cercato, ma non l'ho trovato, l'ho chiamato, ma non mi ha risposto.
CEI 20085,7Mi hanno incontrata le guardie che fanno la ronda in città; mi hanno percossa, mi hanno ferita, mi hanno tolto il mantello le guardie delle mura.
CEI 20085,8Io vi scongiuro, figlie di Gerusalemme, se trovate l'amato mio che cosa gli racconterete? Che sono malata d'amore!
CEI 20085,9Che cosa ha il tuo amato più di ogni altro, tu che sei bellissima tra le donne? Che cosa ha il tuo amato più di ogni altro, perché così ci scongiuri?
CEI 2008L'amato mio è bianco e vermiglio, riconoscibile fra una miriade.
5,10-16L’incanto dell’amato
CEI 20085,11Il suo capo è oro, oro puro, i suoi riccioli sono grappoli di palma, neri come il corvo.
CEI 20085,12I suoi occhi sono come colombe su ruscelli d'acqua; i suoi denti si bagnano nel latte, si posano sui bordi.
CEI 20085,13Le sue guance sono come aiuole di balsamo dove crescono piante aromatiche, le sue labbra sono gigli che stillano fluida mirra.
CEI 2008Le sue mani sono anelli d'oro, incastonati di gemme di Tarsis. Il suo ventre è tutto d'avorio, tempestato di zaffiri.
5,14Tarsis: località spesso nominata nella Bibbia, per indicare grande distanza e florida ricchezza.
CEI 20085,15Le sue gambe, colonne di alabastro, posate su basi d'oro puro. Il suo aspetto è quello del Libano, magnifico come i cedri.
CEI 20085,16Dolcezza è il suo palato; egli è tutto delizie! Questo è l'amato mio, questo l'amico mio, o figlie di Gerusalemme.