CEI 200822,2"Parla ad Aronne e ai suoi figli: trattino con rispetto le offerte sante degli Israeliti e non profanino il mio santo nome, perché sono offerte consacrate a me. Io sono il Signore.
CEI 200822,3Di' loro: "Nelle generazioni future ogni uomo della vostra discendenza che si accosterà in stato di impurità alle offerte sante, consacrate dagli Israeliti in onore del Signore, sarà eliminato dalla mia presenza. Io sono il Signore.
CEI 200822,4Nessun uomo della stirpe di Aronne affetto da lebbra o da gonorrea potrà mangiare le offerte sante, finché non sia puro. Così sarà per chi toccherà qualsiasi cosa impura a causa di un cadavere o per chi avrà perdite seminali,
CEI 200822,5oppure per chi toccherà un rettile che lo rende impuro o una persona che lo rende impuro, qualunque sia la sua impurità.
CEI 200822,6Colui che avrà avuto tali contatti resterà impuro fino alla sera e non mangerà le offerte sante prima di essersi lavato il corpo nell'acqua;
CEI 200822,7dopo il tramonto del sole sarà puro e allora potrà mangiare le offerte sante, perché esse sono il suo cibo.
CEI 200822,8Non mangerà carne di bestia morta naturalmente o sbranata, per non rendersi impuro. Io sono il Signore.
CEI 200822,9Osserveranno dunque ciò che ho comandato, altrimenti porteranno la pena del loro peccato e moriranno per aver commesso profanazioni. Io sono il Signore che li santifico.
CEI 2008Nessun profano mangerà le offerte sante; né l'ospite di un sacerdote né il salariato potrà mangiare le offerte sante.
22,10profano: il termine ebraico significa anche straniero. Qui indica colui che è estraneo al santuario.
CEI 200822,11Ma una persona che il sacerdote avrà comprato con il proprio denaro ne potrà mangiare, e così anche lo schiavo che gli è nato in casa: costoro potranno mangiare il suo cibo.
CEI 200822,12Se la figlia di un sacerdote è sposata con un profano, non potrà mangiare del contributo delle offerte sante.
CEI 200822,13Se invece la figlia del sacerdote è rimasta vedova o è stata ripudiata e non ha figli, ed è tornata ad abitare da suo padre come quando era giovane, potrà mangiare il cibo del padre; ma nessun profano potrà mangiarne.
CEI 200822,14Se uno mangia inavvertitamente di un'offerta santa, darà al sacerdote il valore dell'offerta santa, aggiungendovi un quinto.
CEI 200822,15I sacerdoti non profaneranno dunque le offerte sante degli Israeliti, che essi prelevano per il Signore,
CEI 200822,16e non faranno portare loro il peso della colpa di cui si renderebbero colpevoli, mangiando le loro offerte sante; poiché io sono il Signore che le santifico"".
CEI 200822,17Il Signore parlò a Mosè e disse:
CEI 200822,18"Parla ad Aronne, ai suoi figli, a tutti gli Israeliti dicendo loro: "Chiunque della casa d'Israele o dei forestieri dimoranti in Israele presenterà la sua offerta, per qualsiasi voto o dono spontaneo, da presentare come olocausto in onore del Signore,
CEI 200822,19per essere gradito, dovrà offrire un maschio, senza difetto, di bovini, di pecore o di capre.
CEI 200822,20Non offrirete nulla con qualche difetto, perché non sarebbe gradito.
CEI 200822,21Se qualcuno presenterà al Signore, in sacrificio di comunione, un bovino o un ovino, sia per adempiere un voto sia come offerta spontanea, la vittima, perché sia gradita, dovrà essere perfetta e non avere alcun difetto.
CEI 200822,22Non presenterete in onore del Signore nessuna vittima cieca o storpia o mutilata o con ulcere o con la scabbia o con piaghe purulente; non ne farete sull'altare un sacrificio consumato dal fuoco in onore del Signore.
CEI 200822,23Un capo di bestiame grosso o minuto che sia deforme o atrofizzato, potrai offrirlo come dono spontaneo, ma non sarà gradito come sacrificio votivo.
CEI 200822,24Non offrirete al Signore un animale con i testicoli ammaccati o contusi o strappati o tagliati. Tali cose non farete nella vostra terra
CEI 200822,25né prenderete dalle mani dello straniero alcuna di queste vittime per offrirla come cibo in onore del vostro Dio; essendo mutilate, difettose, non sarebbero gradite a vostro favore"".
CEI 200822,26Il Signore parlò a Mosè e disse:
CEI 200822,27"Quando nascerà un vitello o un agnello o un capretto, starà sette giorni presso la madre; dall'ottavo giorno in poi, sarà gradito come vittima da consumare con il fuoco per il Signore.
CEI 200822,28Non scannerete mucca o pecora lo stesso giorno con il suo piccolo.
CEI 200822,29Quando offrirete al Signore un sacrificio di ringraziamento, offritelo in modo che sia gradito.
CEI 200822,30La vittima sarà mangiata il giorno stesso; non ne farete avanzare nulla fino al mattino. Io sono il Signore.
CEI 200822,31Osserverete dunque i miei comandi e li metterete in pratica. Io sono il Signore.
CEI 200822,32Non profanerete il mio santo nome, affinché io sia santificato in mezzo agli Israeliti. Io sono il Signore che vi santifico,
CEI 200822,33che vi ho fatto uscire dalla terra d'Egitto per essere vostro Dio. Io sono il Signore".