CEI 20086Un altro male ho visto sotto il sole, che grava molto sugli uomini.
6,1-12L’uomo è sempre insoddisfatto
CEI 20086,2A uno Dio ha concesso beni, ricchezze, onori e non gli manca niente di quanto desidera; ma Dio non gli concede di poterne godere, anzi sarà un estraneo a divorarli. Ciò è vanità e grave malanno.
CEI 20086,3Se uno avesse cento figli e vivesse molti anni e molti fossero i giorni della sua vita, se egli non gode a sazietà dei suoi beni e non ha neppure una tomba, allora io dico che l'aborto è meglio di lui.
CEI 20086,4Questi infatti viene come un soffio, se ne va nella tenebra e l'oscurità copre il suo nome,
CEI 20086,5non vede neppure il sole, non sa niente; così è nella quiete, a differenza dell'altro!
CEI 20086,6Se quell'uomo vivesse anche due volte mille anni, senza godere dei suoi beni, non dovranno forse andare tutti e due nel medesimo luogo?
CEI 20086,7Tutta la fatica dell'uomo è per la bocca, ma la sua fame non è mai sazia.
CEI 20086,8Quale vantaggio ha il saggio sullo stolto? Qual è il vantaggio del povero nel sapersi destreggiare nella vita?
CEI 20086,9Meglio vedere con gli occhi che vagare con il desiderio. Anche questo è vanità e un correre dietro al vento.
CEI 20086,10Ciò che esiste, da tempo ha avuto un nome, e si sa che cos'è un uomo: egli non può contendere in giudizio con chi è più forte di lui.
CEI 20086,11Più aumentano le parole, più cresce il vuoto, e quale utilità c'è per l'uomo?
CEI 20086,12Chi sa quel che è bene per l'uomo durante la sua vita, nei pochi giorni della sua vana esistenza, che passa via come un'ombra? Chi può indicare all'uomo che cosa avverrà dopo di lui sotto il sole?