CEI 2008 - Nuovo Testamento - Lettere Paoline - Romani - 4
Romani
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NT greco
CEI 2008
4
Che diremo dunque di Abramo, nostro progenitore secondo la carne? Che cosa ha ottenuto?
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4,2Se infatti Abramo è stato giustificato per le opere, ha di che gloriarsi, ma non davanti a Dio.
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4,5a chi invece non lavora, ma crede in Colui che giustifica l'empio, la sua fede gli viene accreditata come giustizia.
NT greco
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Rm4,5τῷ δὲ μὴ ἐργαζομένῳ, πιστεύοντι δὲ ἐπὶ τὸν δικαιοῦντα τὸν ἀσεβῆ, λογίζεται ἡ πίστις αὐτοῦ εἰς δικαιοσύνην,
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4,6Così anche Davide proclama beato l'uomo a cui Dio accredita la giustizia indipendentemente dalle opere:
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Rm4,6καθάπερ καὶ Δαυὶδ λέγει τὸν μακαρισμὸν τοῦ ἀνθρώπου ᾧ ὁ θεὸς λογίζεται δικαιοσύνην χωρὶς ἔργων·
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Beati quelli le cui iniquità sono state perdonate
e i peccati sono stati ricoperti;
e i peccati sono stati ricoperti;
4,7-8
Citazione di Sal 32,1-2.
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4,9Ora, questa beatitudine riguarda chi è circonciso o anche chi non è circonciso? Noi diciamo infatti che la fede fu accreditata ad Abramo come giustizia.
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RmὉ μακαρισμὸς οὖν οὗτος ἐπὶ τὴν περιτομὴν ἢ καὶ ἐπὶ τὴν ἀκροβυστίαν; λέγομεν ⸀γάρ· Ἐλογίσθη τῷ Ἀβραὰμ ἡ πίστις εἰς δικαιοσύνην.
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4,10Come dunque gli fu accreditata? Quando era circonciso o quando non lo era? Non dopo la circoncisione, ma prima.
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Rm4,10πῶς οὖν ἐλογίσθη; ἐν περιτομῇ ὄντι ἢ ἐν ἀκροβυστίᾳ; οὐκ ἐν περιτομῇ ἀλλ’ ἐν ἀκροβυστίᾳ·
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Infatti egli ricevette il segno della circoncisione come sigillo della giustizia, derivante dalla fede, già ottenuta quando non era ancora circonciso. In tal modo egli divenne padre di tutti i non circoncisi che credono, cosicché anche a loro venisse accreditata la giustizia
4,11
La circoncisione, secondo il racconto della Genesi, venne richiesta ad Abramo più tardi, quando la giustizia gli era già stata accreditata per la sua fede nelle promesse di Dio (Gen 17,9-14).
NT greco
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Rmκαὶ σημεῖον ἔλαβεν περιτομῆς, σφραγῖδα τῆς δικαιοσύνης τῆς πίστεως τῆς ἐν τῇ ἀκροβυστίᾳ, εἰς τὸ εἶναι αὐτὸν πατέρα πάντων τῶν πιστευόντων δι’ ἀκροβυστίας, εἰς τὸ ⸀λογισθῆναι αὐτοῖς τὴν δικαιοσύνην,
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4,12ed egli fosse padre anche dei circoncisi, di quelli che non solo provengono dalla circoncisione ma camminano anche sulle orme della fede del nostro padre Abramo prima della sua circoncisione.
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Rmκαὶ πατέρα περιτομῆς τοῖς οὐκ ἐκ περιτομῆς μόνον ἀλλὰ καὶ τοῖς στοιχοῦσιν τοῖς ἴχνεσιν τῆς ⸂ἐν ἀκροβυστίᾳ πίστεως⸃ τοῦ πατρὸς ἡμῶν Ἀβραάμ.
CEI 2008
Infatti non in virtù della Legge fu data ad Abramo, o alla sua discendenza, la promessa di diventare erede del mondo, ma in virtù della giustizia che viene dalla fede.
4,13-25
Le promesse di Dio e la fede
Vedi Gen 18,18; 22,17-18. Per l’eredità concessa ad Abramo mediante la promessa vedi Gal 3,15-18.
Vedi Gen 18,18; 22,17-18. Per l’eredità concessa ad Abramo mediante la promessa vedi Gal 3,15-18.
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RmΟὐ γὰρ διὰ νόμου ἡ ἐπαγγελία τῷ Ἀβραὰμ ἢ τῷ σπέρματι αὐτοῦ, τὸ κληρονόμον αὐτὸν ⸀εἶναι κόσμου, ἀλλὰ διὰ δικαιοσύνης πίστεως·
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4,14Se dunque diventassero eredi coloro che provengono dalla Legge, sarebbe resa vana la fede e inefficace la promessa.
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La Legge infatti provoca l'ira; al contrario, dove non c'è Legge, non c'è nemmeno trasgressione.
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4,16Eredi dunque si diventa in virtù della fede, perché sia secondo la grazia, e in tal modo la promessa sia sicura per tutta la discendenza: non soltanto per quella che deriva dalla Legge, ma anche per quella che deriva dalla fede di Abramo, il quale è padre di tutti noi -
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Rm4,16Διὰ τοῦτο ἐκ πίστεως, ἵνα κατὰ χάριν, εἰς τὸ εἶναι βεβαίαν τὴν ἐπαγγελίαν παντὶ τῷ σπέρματι, οὐ τῷ ἐκ τοῦ νόμου μόνον ἀλλὰ καὶ τῷ ἐκ πίστεως Ἀβραάμ (ὅς ἐστιν πατὴρ πάντων ἡμῶν,
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come sta scritto: Ti ho costituito padre di molti popoli - davanti al Dio nel quale credette, che dà vita ai morti e chiama all'esistenza le cose che non esistono.
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Rm4,17καθὼς γέγραπται ὅτι Πατέρα πολλῶν ἐθνῶν τέθεικά σε), κατέναντι οὗ ἐπίστευσεν θεοῦ τοῦ ζῳοποιοῦντος τοὺς νεκροὺς καὶ καλοῦντος τὰ μὴ ὄντα ὡς ὄντα·
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4,18Egli credette, saldo nella speranza contro ogni speranza, e così divenne padre di molti popoli, come gli era stato detto: Così sarà la tua discendenza.
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Rm4,18ὃς παρ’ ἐλπίδα ἐπ’ ἐλπίδι ἐπίστευσεν εἰς τὸ γενέσθαι αὐτὸν πατέρα πολλῶν ἐθνῶν κατὰ τὸ εἰρημένον· Οὕτως ἔσται τὸ σπέρμα σου·
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Egli non vacillò nella fede, pur vedendo già come morto il proprio corpo - aveva circa cento anni - e morto il seno di Sara.
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Rmκαὶ μὴ ἀσθενήσας τῇ ⸀πίστει κατενόησεν τὸ ἑαυτοῦ ⸀σῶμα νενεκρωμένον, ἑκατονταετής που ὑπάρχων, καὶ τὴν νέκρωσιν τῆς μήτρας Σάρρας,
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4,20Di fronte alla promessa di Dio non esitò per incredulità, ma si rafforzò nella fede e diede gloria a Dio,
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Rm4,20εἰς δὲ τὴν ἐπαγγελίαν τοῦ θεοῦ οὐ διεκρίθη τῇ ἀπιστίᾳ ἀλλὰ ἐνεδυναμώθη τῇ πίστει, δοὺς δόξαν τῷ θεῷ
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4,21pienamente convinto che quanto egli aveva promesso era anche capace di portarlo a compimento.
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4,24ma anche per noi, ai quali deve essere accreditato: a noi che crediamo in colui che ha risuscitato dai morti Gesù nostro Signore,
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Rm4,24ἀλλὰ καὶ δι’ ἡμᾶς οἷς μέλλει λογίζεσθαι, τοῖς πιστεύουσιν ἐπὶ τὸν ἐγείραντα Ἰησοῦν τὸν κύριον ἡμῶν ἐκ νεκρῶν,
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il quale è stato consegnato alla morte a causa delle nostre colpe ed è stato risuscitato per la nostra giustificazione.
4,25
In questa frase si riflette un’antica professione di fede cristiana che interpreta la morte di Gesù alla luce del testo di Is 53,4-5.11-12.