CEI 2008 - Antico Testamento - Pentateuco - Genesi - 47
Genesi
CEI 2008 Torna al libro
NT greco
Giuseppe e la carestia
( 47,13-47,27 )
CEI 2008
Ora non c'era pane in tutta la terra, perché la carestia era molto grave: la terra d'Egitto e la terra di Canaan languivano per la carestia.
47,13-27
L’attenzione si rivolge di nuovo all’attività di Giuseppe in Egitto, riprendendo il filo abbandonato in 41,53-57. Si pone qui in evidenza un aspetto della “sapienza” di Giuseppe, abile politico che riduce l’Egitto, tranne la classe sacerdotale, in potere del faraone.
Morte, testamento e benedizioni di Giacobbe
( 47,28-49,33 )
CEI 2008
Quando fu vicino il tempo della sua morte, Israele chiamò il figlio Giuseppe e gli disse: "Se ho trovato grazia ai tuoi occhi, metti la mano sotto la mia coscia e usa con me bontà e fedeltà: non seppellirmi in Egitto!
47,29
metti la mano sotto la mia coscia: per questa forma di giuramento vedi nota a 24,2.