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CEI 2008 - Antico Testamento - Libri Sapienziali - Salmi - 6

Salmi

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NT greco

INVOCAZIONE A DIO NEL DOLORE
CEI 2008 6 Al maestro del coro. Per strumenti a corda. Sull'ottava. Salmo. Di Davide.

6,1 All’intensa supplica a Dio, l’orante accompagna la descrizione della sofferenza fisica e interiore che lo tormenta. Il dono della guarigione è equiparato alla vittoria sui nemici. Il salmo, che è una lamentazione individuale, è stato inserito dalla liturgia della Chiesa tra i sette “salmi penitenziali” (così sono chiamati i Sal 6; 32; 38; 51; 102; 130; 143;).
6,1 Sull’ottava: si allude forse alla tonalità con cui veniva cantata la composizione.
CEI 2008 6,2 Signore, non punirmi nella tua ira,
non castigarmi nel tuo furore.

CEI 2008 6,3 Pietà di me, Signore, sono sfinito;
guariscimi, Signore: tremano le mie ossa.

CEI 2008 Trema tutta l'anima mia.
Ma tu, Signore, fino a quando?

6,4 L’espressione fino a quando?, presente in diversi salmi, va completata con i verbi di volta in volta sottintesi: fino a quando tarderai? fino a quando verrà meno il tuo aiuto? Con anima si intende qui la parte più intima dell’essere umano (come già le ossa del v. 3).
CEI 2008 6,5 Ritorna, Signore, libera la mia vita,
salvami per la tua misericordia.

CEI 2008 Nessuno tra i morti ti ricorda.
Chi negli inferi canta le tue lodi?

6,6 Si manifesta qui la concezione incerta che l’AT ha dell’oltretomba (chiamato inferi). Nell’aldilà cessa ogni attività e in particolare cessa quel rapporto di adorazione e di lode a Dio, che l’uomo vive nella vita terrena (vedi anche Gb 3,17-19; 14,7-22).
CEI 2008 6,7 Sono stremato dai miei lamenti,
ogni notte inondo di pianto il mio giaciglio,
bagno di lacrime il mio letto.

CEI 2008 6,8 I miei occhi nel dolore si consumano,
invecchiano fra tante mie afflizioni.

CEI 2008 6,9 Via da me, voi tutti che fate il male:
il Signore ascolta la voce del mio pianto.

CEI 2008 6,10 Il Signore ascolta la mia supplica,
il Signore accoglie la mia preghiera.

CEI 2008 6,11 Si vergognino e tremino molto tutti i miei nemici,
tornino indietro e si vergognino all'istante.