CEI 2008 - Antico Testamento - Libri Profetici - Geremia - 51
Geremia
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NT greco
CEI 2008
Babilonia era una coppa d'oro in mano al Signore,
con la quale egli inebriava tutta la terra;
del suo vino hanno bevuto le nazioni
e sono divenute pazze.
con la quale egli inebriava tutta la terra;
del suo vino hanno bevuto le nazioni
e sono divenute pazze.
51,7
L’immagine della coppa richiama la punizione divina (vedi 25,15).
CEI 2008
Alzate un vessillo nel paese,
suonate il corno fra le nazioni,
convocandole per la guerra contro di lei;
reclutate contro di lei
i regni di Araràt, di Minnì e di Aschenàz.
Nominate contro di lei un comandante,
fate avanzare i cavalli come cavallette spinose.
suonate il corno fra le nazioni,
convocandole per la guerra contro di lei;
reclutate contro di lei
i regni di Araràt, di Minnì e di Aschenàz.
Nominate contro di lei un comandante,
fate avanzare i cavalli come cavallette spinose.
CEI 2008
Ordine che il profeta Geremia diede a Seraià, figlio di Neria, figlio di Macsia, quando egli andò con Sedecìa, re di Giuda, a Babilonia nell'anno quarto del suo regno. Seraià era capo degli alloggiamenti.
51,59-64
Gesto simbolico: la fine di Babilonia
Gesto simbolico compiuto, su incarico di Geremia, da Seraià, fratello di Baruc, nel 594/593. Il gesto esprime la certezza del compimento della parola divina.
quando egli andò con Sedecìa: forse la stessa missione di cui si parla in 29,3.
Gesto simbolico compiuto, su incarico di Geremia, da Seraià, fratello di Baruc, nel 594/593. Il gesto esprime la certezza del compimento della parola divina.
quando egli andò con Sedecìa: forse la stessa missione di cui si parla in 29,3.