19,1Contemplazione e stupore per le meraviglie della creazione (vv. 2-7) e lode a Dio per il dono della legge (vv. 8-15) costituiscono le due parti di questo inno. Il filo che le unisce è la gratitudine davanti a Dio, creatore e legislatore.
CEI 200819,2 I cieli narrano la gloria di Dio, l'opera delle sue mani annuncia il firmamento.
CEI 200819,3 Il giorno al giorno ne affida il racconto e la notte alla notte ne trasmette notizia.
CEI 200819,4 Senza linguaggio, senza parole, senza che si oda la loro voce,
CEI 200819,5 per tutta la terra si diffonde il loro annuncio e ai confini del mondo il loro messaggio.
Là pose una tenda per il sole
CEI 200819,6 che esce come sposo dalla stanza nuziale: esulta come un prode che percorre la via.
CEI 200819,7 Sorge da un estremo del cielo e la sua orbita raggiunge l'altro estremo: nulla si sottrae al suo calore.
CEI 2008 La legge del Signore è perfetta, rinfranca l'anima; la testimonianza del Signore è stabile, rende saggio il semplice.
19,8rinfranca l’anima: la legge del Signore ridona vitalità e forza (la stessa espressione ebraica, ricorre, con il medesimo significato, in Rt 4,15 e Lam 1,11).
CEI 200819,9 I precetti del Signore sono retti, fanno gioire il cuore; il comando del Signore è limpido, illumina gli occhi.
CEI 200819,10 Il timore del Signore è puro, rimane per sempre; i giudizi del Signore sono fedeli, sono tutti giusti,
CEI 200819,11 più preziosi dell'oro, di molto oro fino, più dolci del miele e di un favo stillante.
CEI 200819,12 Anche il tuo servo ne è illuminato, per chi li osserva è grande il profitto.
CEI 200819,13 Le inavvertenze, chi le discerne? Assolvimi dai peccati nascosti.
CEI 200819,14 Anche dall'orgoglio salva il tuo servo perché su di me non abbia potere; allora sarò irreprensibile, sarò puro da grave peccato.
CEI 200819,15 Ti siano gradite le parole della mia bocca; davanti a te i pensieri del mio cuore, Signore, mia roccia e mio redentore.