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CEI 1974 - Nuovo Testamento - Lettere Paoline - Romani - 5

Romani

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CEI 2008

CEI 1974 5 Giustificati dunque per la fede, noi siamo in pace con Dio per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo;
5,1 cc. 5-8 illustrano i benefici dell’autentica giustificazione nel vero credente.
CEI 2008 Rm Giustificati dunque per fede, noi siamo in pace con Dio per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo.
5,1 LA LIBERTÀ DI CRISTO (5,1-8,39) -8,39 Paolo riprende e sviluppa il contenuto fondamentale del vangelo di Dio presentandolo come “libertà in Cristo”. In forza del legame di solidarietà con Gesù Cristo, per mezzo della fede battesimale, i credenti sono sottratti alla triplice schiavitù della morte, del peccato e della Legge. Nel dono interiore dello Spirito, comunicato da Gesù Cristo risorto, essi hanno fin d’ora la garanzia della salvezza definitiva.  I frutti della giustificazione
CEI 1974 5,2 per suo mezzo abbiamo anche ottenuto, mediante la fede, di accedere a questa grazia nella quale ci troviamo e ci vantiamo nella speranza della gloria di Dio.
CEI 2008 Rm5,2Per mezzo di lui abbiamo anche, mediante la fede, l'accesso a questa grazia nella quale ci troviamo e ci vantiamo, saldi nella speranza della gloria di Dio.
CEI 1974 5,3 E non soltanto questo: noi ci vantiamo anche nelle tribolazioni, ben sapendo che la tribolazione produce pazienza, la pazienza una virtù provata
CEI 2008 Rm5,3E non solo: ci vantiamo anche nelle tribolazioni, sapendo che la tribolazione produce pazienza,
CEI 1974 5,4 e la virtù provata la speranza.
CEI 2008 Rm5,4la pazienza una virtù provata e la virtù provata la speranza.
CEI 1974 La speranza poi non delude, perché l`amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato.
5,5 Il dono dello Spirito Santo è l’inizio della salvezza, che sarà perfetta nella gloria.
CEI 2008 RmLa speranza poi non delude, perché l'amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato.
5,5 Il dono dello Spirito Santo è garanzia e anticipo di quella salvezza, che si realizza nella piena partecipazione alla vita di Gesù risorto.
CEI 1974 5,6 Infatti, mentre noi eravamo ancora peccatori, Cristo morì per gli empi nel tempo stabilito.
CEI 2008 Rm5,6Infatti, quando eravamo ancora deboli, nel tempo stabilito Cristo morì per gli empi.
CEI 1974 5,7 Ora, a stento si trova chi sia disposto a morire per un giusto; forse ci può essere chi ha il coraggio di morire per una persona dabbene.
CEI 2008 RmOra, a stento qualcuno è disposto a morire per un giusto; forse qualcuno oserebbe morire per una persona buona.
5,7-8  L’amore gratuito di Dio, rivelato mediante la morte di Gesù Cristo, è la fonte e il modello dell’amore dei cristiani (vedi Mt 5,43-48; Gv 15,9-10.12-13; 2Cor 5,14; Ef 4,32; 1Gv 3,16).
CEI 1974 Ma Dio dimostra il suo amore verso di noi perché, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi.
5,8 Questo immeritato amore di Dio e di Cristo è il modello dell’amore cristiano: cfr. Mt 5, 43 ss.; cfr. Gv 15, 9 ss.; cfr 2 Cor 5, 14. cfr. Ef 4, 32 ss.; cfr 1 Gv 3, 1 ss.
CEI 2008 Rm5,8Ma Dio dimostra il suo amore verso di noi nel fatto che, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi.
CEI 1974 5,9 A maggior ragione ora, giustificati per il suo sangue, saremo salvati dall`ira per mezzo di lui.
CEI 2008 Rm5,9A maggior ragione ora, giustificati nel suo sangue, saremo salvati dall'ira per mezzo di lui.
CEI 1974 5,10 Se infatti, quand`eravamo nemici, siamo stati riconciliati con Dio per mezzo della morte del Figlio suo, molto più ora che siamo riconciliati, saremo salvati mediante la sua vita.
CEI 2008 Rm5,10Se infatti, quand'eravamo nemici, siamo stati riconciliati con Dio per mezzo della morte del Figlio suo, molto più, ora che siamo riconciliati, saremo salvati mediante la sua vita.
CEI 1974 5,11 Non solo, ma ci gloriamo pure in Dio, per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo, dal quale ora abbiamo ottenuto la riconciliazione.
Parallelo tra Cristo e Adamo
CEI 2008 Rm5,11Non solo, ma ci gloriamo pure in Dio, per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo, grazie al quale ora abbiamo ricevuto la riconciliazione.
CEI 1974 Quindi, come a causa di un solo uomo il peccato è entrato nel mondo e con il peccato la morte, così anche la morte ha raggiunto tutti gli uomini, perché tutti hanno peccato.
5,12 Partendo da Gn c. 3, Paolo afferma che il peccato di Adamo, che ebbe come sanzione la morte ( cfr. Sap 2, 24), è all’origine del peccato di tutti. Il peccato viene qui personificato come una potenza che invade il mondo.
CEI 2008 RmQuindi, come a causa di un solo uomo il peccato è entrato nel mondo e, con il peccato, la morte, e così in tutti gli uomini si è propagata la morte, poiché tutti hanno peccato...
5,12-21  Adamo e Cristo
 Paolo stabilisce un raffronto tra Adamo e Cristo. Partendo dal racconto di Gen 2-3, egli afferma che il peccato di Adamo ha introdotto nel mondo la morte, che travolge tutti gli esseri umani (Sap 2,24). Infatti tutti hanno peccato in un rapporto di solidarietà con il peccato di Adamo. Ma a questa storia di solidarietà con Adamo per la morte, si contrappone con maggiore efficacia quella con Gesù Cristo che comunica a tutti gli uomini la giustizia, per introdurli nel regno della vita.
CEI 1974 Fino alla legge infatti c`era peccato nel mondo e, anche se il peccato non può essere imputato quando manca la legge,
5,13-14 Da Adamo a Mosè, con il quale venne la legge, non c’era possibilità di peccare nel modo come Adamo aveva peccato, in mancanza di un precetto positivo analogo a quello ricevuto dal primo uomo, quindi tutti avevano contratto il peccato di Adamo.
CEI 2008 RmFino alla Legge infatti c'era il peccato nel mondo e, anche se il peccato non può essere imputato quando manca la Legge,
5,13-14 Nella storia che va da Adamo fino a Mosè, tutti gli uomini hanno fatto esperienza della morte, anche se non c’era ancora la legge di Mosè che comminava la morte per i trasgressori. Essi perciò sono solidali con il peccato di Adamo, anche in mancanza di un comando analogo a quello ricevuto dal primo uomo.
CEI 1974 5,14 la morte regnò da Adamo fino a Mosè anche su quelli che non avevano peccato con una trasgressione simile a quella di Adamo, il quale è figura di colui che doveva venire.
CEI 2008 Rm5,14la morte regnò da Adamo fino a Mosè anche su quelli che non avevano peccato a somiglianza della trasgressione di Adamo, il quale è figura di colui che doveva venire.
CEI 1974 5,15 Ma il dono di grazia non è come la caduta: se infatti per la caduta di uno solo morirono tutti, molto di più la grazia di Dio e il dono concesso in grazia di un solo uomo, Gesù Cristo, si sono riversati in abbondanza su tutti gli uomini.
CEI 2008 Rm5,15Ma il dono di grazia non è come la caduta: se infatti per la caduta di uno solo tutti morirono, molto di più la grazia di Dio e il dono concesso in grazia del solo uomo Gesù Cristo si sono riversati in abbondanza su tutti.
CEI 1974 E non è accaduto per il dono di grazia come per il peccato di uno solo: il giudizio partì da un solo atto per la condanna, il dono di grazia invece da molte cadute per la giustificazione.
5,16 Cfr. Gn 3, 14-19.
CEI 2008 RmE nel caso del dono non è come nel caso di quel solo che ha peccato: il giudizio infatti viene da uno solo, ed è per la condanna, il dono di grazia invece da molte cadute, ed è per la giustificazione.
5,16  Il confronto paolino tra Adamo e Gesù Cristo sottolinea la maggiore efficacia della grazia di Dio per la giustificazione e per la salvezza, rispetto a quella del peccato che provoca il giudizio di condanna (Gen 3,14-19).
CEI 1974 5,17 Infatti se per la caduta di uno solo la morte ha regnato a causa di quel solo uomo, molto di più quelli che ricevono l`abbondanza della grazia e del dono della giustizia regneranno nella vita per mezzo del solo Gesù Cristo.
CEI 2008 Rm5,17Infatti se per la caduta di uno solo la morte ha regnato a causa di quel solo uomo, molto di più quelli che ricevono l'abbondanza della grazia e del dono della giustizia regneranno nella vita per mezzo del solo Gesù Cristo.
CEI 1974 5,18 Come dunque per la colpa di uno solo si è riversata su tutti gli uomini la condanna, così anche per l`opera di giustizia di uno solo si riversa su tutti gli uomini la giustificazione che dà vita.
CEI 2008 Rm5,18Come dunque per la caduta di uno solo si è riversata su tutti gli uomini la condanna, così anche per l'opera giusta di uno solo si riversa su tutti gli uomini la giustificazione, che dà vita.
CEI 1974 5,19 Similmente, come per la disobbedienza di uno solo tutti sono stati costituiti peccatori, così anche per l`obbedienza di uno solo tutti saranno costituiti giusti.
CEI 2008 Rm5,19Infatti, come per la disobbedienza di un solo uomo tutti sono stati costituiti peccatori, così anche per l'obbedienza di uno solo tutti saranno costituiti giusti.
CEI 1974 La legge poi sopraggiunse a dare piena coscienza della caduta, ma laddove è abbondato il peccato, ha sovrabbondato la grazia,
5,20 Sulla legge e il peccato cfr. il c. 7 e già cfr. 4, 15. cfr. Gal 3, 19.
CEI 2008 RmLa Legge poi sopravvenne perché abbondasse la caduta; ma dove abbondò il peccato, sovrabbondò la grazia.
5,20  Nella storia dell’umanità, coinvolta nel peccato di Adamo, la legge mosaica non ha avuto un ruolo salvifico, ma di fatto è diventata motivo per l’espansione del peccato (4,15; 7,7-13; Gal 3,19).
CEI 1974 5,21 perché come il peccato aveva regnato con la morte, così regni anche la grazia con la giustizia per la vita eterna, per mezzo di Gesù Cristo nostro Signore.
CEI 2008 Rm5,21Di modo che, come regnò il peccato nella morte, così regni anche la grazia mediante la giustizia per la vita eterna, per mezzo di Gesù Cristo nostro Signore.