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EBRAICO

AT ebraico

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AT ebraico - Antico Testamento - Profeti anteriori - Libri storici - 2 Re - 23

2 Re

AT ebraico Torna al libro

Interconfessionale

AT ebraico 23 23,1 וַיִּשְׁלַ֖ח הַמֶּ֑לֶךְ וַיַּאַסְפ֣וּ אֵלָ֔יו כָּל־זִקְנֵ֥י יְהוּדָ֖ה וִירוּשָׁלִָֽם׃
Interconfessionale 2ReIl re Giosia radunò i responsabili di Gerusalemme e della regione di Giuda.
Rimandi
23,1 radunò i responsabili 1 Re 8,1.
AT ebraico 23,2 וַיַּ֣עַל הַמֶּ֣לֶךְ בֵּית־יְהוָ֡ה וְכָל־אִ֣ישׁ יְהוּדָה֩ וְכָל־יֹשְׁבֵ֨י יְרוּשָׁלִַ֜ם אִתּ֗וֹ וְהַכֹּֽהֲנִים֙ וְהַנְּבִיאִ֔ים וְכָל־הָעָ֖ם לְמִקָּטֹ֣ן וְעַד־גָּד֑וֹל וַיִּקְרָ֣א בְאָזְנֵיהֶ֗ם אֶת־כָּל־דִּבְרֵי֙ סֵ֣פֶר הַבְּרִ֔ית הַנִּמְצָ֖א בְּבֵ֥ית יְהוָֽה׃
Interconfessionale 2ReSi recò al tempio, accompagnato dalla popolazione di Giuda e da tutti gli abitanti di Gerusalemme: sacerdoti, profeti e gente del popolo di ogni condizione. In loro presenza lesse il libro dell’alleanza, che era stato trovato nel tempio.
Rimandi
23,2 il libro dell’alleanza 23,21; Es 24,7.
AT ebraico 23,3 וַיַּעֲמֹ֣ד הַ֠מֶּלֶךְ עַֽל־הָ֨עַמּ֜וּד וַיִּכְרֹ֥ת אֶֽת־הַבְּרִ֣ית ׀ לִפְנֵ֣י יְהוָ֗ה לָלֶ֜כֶת אַחַ֤ר יְהוָה֙ וְלִשְׁמֹ֨ר מִצְוֺתָ֜יו וְאֶת־עֵדְוֺתָ֤יו וְאֶת־חֻקֹּתָיו֙ בְּכָל־לֵ֣ב וּבְכָל־נֶ֔פֶשׁ לְהָקִ֗ים אֶת־דִּבְרֵי֙ הַבְּרִ֣ית הַזֹּ֔את הַכְּתֻבִ֖ים עַל־הַסֵּ֣פֶר הַזֶּ֑ה וַיַּעֲמֹ֥ד כָּל־הָעָ֖ם בַּבְּרִֽית׃
Interconfessionale 2ReIn piedi, accanto alla colonna, prese davanti al Signore il solenne impegno di seguirlo, di ubbidire alle sue leggi, ai suoi comandamenti e alle sue prescrizioni, con tutto il cuore e con tutta l’anima, e di mettere in pratica tutto quel che era scritto nel libro dell’alleanza. Il popolo si unì anch’esso all’impegno assunto da Giosia.
Note al Testo
23,3 accanto alla colonna: era il posto abitualmente occupato dal re (vedi 11,14).
AT ebraico 23,4 וַיְצַ֣ו הַמֶּ֡לֶךְ אֶת־חִלְקִיָּהוּ֩ הַכֹּהֵ֨ן הַגָּד֜וֹל וְאֶת־כֹּהֲנֵ֣י הַמִּשְׁנֶה֮ וְאֶת־שֹׁמְרֵ֣י הַסַּף֒ לְהוֹצִיא֙ מֵהֵיכַ֣ל יְהוָ֔ה אֵ֣ת כָּל־הַכֵּלִ֗ים הָֽעֲשׂוּיִם֙ לַבַּ֣עַל וְלָֽאֲשֵׁרָ֔ה וּלְכֹ֖ל צְבָ֣א הַשָּׁמָ֑יִם וַֽיִּשְׂרְפֵ֞ם מִח֤וּץ לִירוּשָׁלִַ֙ם֙ בְּשַׁדְמ֣וֹת קִדְר֔וֹן וְנָשָׂ֥א אֶת־עֲפָרָ֖ם בֵּֽית־אֵֽל׃
Interconfessionale 2ReGiosia ordinò poi al sommo sacerdote Chelkia, ai suoi collaboratori e ai custodi dell’ingresso di buttar fuori dal tempio tutti gli oggetti costruiti per il culto del dio Baal, della dea Asera e degli astri. Li fece bruciare fuori Gerusalemme, nei campi del Cedron, e ne fece portare le ceneri a Betel.
Rimandi
23,4 li fece bruciare nei campi del Cedron 1 Re 15,13+.
AT ebraico 23,5 וְהִשְׁבִּ֣ית אֶת־הַכְּמָרִ֗ים אֲשֶׁ֤ר נָֽתְנוּ֙ מַלְכֵ֣י יְהוּדָ֔ה וַיְקַטֵּ֤ר בַּבָּמוֹת֙ בְּעָרֵ֣י יְהוּדָ֔ה וּמְסִבֵּ֖י יְרוּשָׁלִָ֑ם וְאֶת־הַֽמְקַטְּרִ֣ים לַבַּ֗עַל לַשֶּׁ֤מֶשׁ וְלַיָּרֵ֙חַ֙ וְלַמַּזָּל֔וֹת וּלְכֹ֖ל צְבָ֥א הַשָּׁמָֽיִם׃
Interconfessionale 2ReMandò via i sacerdoti idolatri che erano stati istituiti dai suoi predecessori per offrire sacrifici nei santuari sulle colline attorno alle città della regione di Giuda e nei dintorni di Gerusalemme. Allontanò chiunque offriva sacrifici al dio Baal, alla Luna e agli astri.
Rimandi
23,5 sacerdoti dei santuari Os 10,5; Sof 1,4; cfr. 1 Re 12,31-32.
AT ebraico 23,6 וַיֹּצֵ֣א אֶת־הָאֲשֵׁרָה֩ מִבֵּ֨ית יְהוָ֜ה מִח֤וּץ לִירוּשָׁלִַ֙ם֙ אֶל־נַ֣חַל קִדְר֔וֹן וַיִּשְׂרֹ֥ף אֹתָ֛הּ בְּנַ֥חַל קִדְר֖וֹן וַיָּ֣דֶק לְעָפָ֑ר וַיַּשְׁלֵךְ֙ אֶת־עֲפָרָ֔הּ עַל־קֶ֖בֶר בְּנֵ֥י הָעָֽם׃
Interconfessionale 2Re23,6Tolse dal tempio il palo sacro della dea Asera e lo fece portare fuori Gerusalemme, nei pressi del torrente Cedron. Qui, lo fece bruciare fino a ridurlo in cenere; la cenere fu gettata nella fossa comune.
AT ebraico 23,7 וַיִּתֹּץ֙ אֶת־בָּתֵּ֣י הַקְּדֵשִׁ֔ים אֲשֶׁ֖ר בְּבֵ֣ית יְהוָ֑ה אֲשֶׁ֣ר הַנָּשִׁ֗ים אֹרְג֥וֹת שָׁ֛ם בָּתִּ֖ים לָאֲשֵׁרָֽה׃
Interconfessionale 2ReNel tempio fece abbattere i locali degli addetti alla prostituzione sacra, dove alcune donne tessevano vesti per il culto della dea Asera.
Note al Testo
23,7 prostituzione sacra: vedi Deuteronomio 23,18; Osea 1,2 e note. — vesti per il culto della dea: altri: veli per la dea.
AT ebraico 23,8 וַיָּבֵ֤א אֶת־כָּל־הַכֹּֽהֲנִים֙ מֵעָרֵ֣י יְהוּדָ֔ה וַיְטַמֵּ֣א אֶת־הַבָּמ֗וֹת אֲשֶׁ֤ר קִטְּרוּ־שָׁ֙מָּה֙ הַכֹּ֣הֲנִ֔ים מִגֶּ֖בַע עַד־בְּאֵ֣ר שָׁ֑בַע וְנָתַ֞ץ אֶת־בָּמ֣וֹת הַשְּׁעָרִ֗ים אֲשֶׁר־פֶּ֜תַח שַׁ֤עַר יְהוֹשֻׁ֙עַ֙ שַׂר־הָעִ֔יר אֲשֶֽׁר־עַל־שְׂמֹ֥אול אִ֖ישׁ בְּשַׁ֥עַר הָעִֽיר׃
Interconfessionale 2ReGiosia fece venire a Gerusalemme i sacerdoti di tutte le città di Giuda, da Gheba a Bersabea, da un capo all’altro del regno. Sconsacrò tutti i santuari sulle colline, dove prima i sacerdoti bruciavano incenso.
Distrusse anche i santuari alle porte della città di Gerusalemme, in particolare quello a sinistra della ‘porta di Giosuè’, antico governatore della città.
Note al Testo
23,8 quello a sinistra: altri: quello dei satiri, a sinistra.
AT ebraico 23,9 אַ֗ךְ לֹ֤א יַֽעֲלוּ֙ כֹּהֲנֵ֣י הַבָּמ֔וֹת אֶל־מִזְבַּ֥ח יְהוָ֖ה בִּירוּשָׁלִָ֑ם כִּ֛י אִם־אָכְל֥וּ מַצּ֖וֹת בְּת֥וֹךְ אֲחֵיהֶֽם׃
Interconfessionale 2ReAi sacerdoti che prima erano stati nei santuari sulle colline non fu permesso di avvicinarsi all’altare del Signore a Gerusalemme; insieme con i loro fratelli, cioè con gli altri sacerdoti, potevano soltanto mangiare il pane non lievitato.
Note al Testo
23,9 Questi sacerdoti non potevano più offrire sacrifici.
AT ebraico 23,10 וְטִמֵּ֣א אֶת־הַתֹּ֔פֶת אֲשֶׁ֖ר בְּגֵ֣י בני־בֶן־הִנֹּ֑ם לְבִלְתִּ֗י לְהַעֲבִ֨יר אִ֜ישׁ אֶת־בְּנ֧וֹ וְאֶת־בִּתּ֛וֹ בָּאֵ֖שׁ לַמֹּֽלֶךְ׃
Interconfessionale 2ReGiosia sconsacrò il Tofet che si trovava nella valle di Ben-Innom, perché nessuno potesse più bruciare in sacrificio al dio Moloc un figlio o una figlia.
Rimandi
23,10 Tofet Is 30,33; Ger 7,31-32; 19,6-14.
Note al Testo
23,10 Tofet: nella valle di Ben-Innom, a sud-est di Gerusalemme, era il luogo dove si sacrificavano i bambini al dio Moloc; era forse una specie di fornace o un semplice focolare (vedi anche Geremia 7,31.32; 19,12-14). — Moloc: vedi 2Re 16,3; Levitico 18,21 e nota.
AT ebraico 23,11 וַיַּשְׁבֵּ֣ת אֶת־הַסּוּסִ֗ים אֲשֶׁ֣ר נָתְנוּ֩ מַלְכֵ֨י יְהוּדָ֤ה לַשֶּׁ֙מֶשׁ֙ מִבֹּ֣א בֵית־יְהוָ֔ה אֶל־לִשְׁכַּת֙ נְתַן־מֶ֣לֶךְ הַסָּרִ֔יס אֲשֶׁ֖ר בַּפַּרְוָרִ֑ים וְאֶת־מַרְכְּב֥וֹת הַשֶּׁ֖מֶשׁ שָׂרַ֥ף בָּאֵֽשׁ׃
Interconfessionale 2Re23,11Fece portar via anche i cavalli sacri al dio Sole, che i suoi predecessori avevano collocato all’ingresso del tempio, nei cortili presso la stanza dell’eunuco Netan-Mèlec. Ordinò di bruciare anche i carri dedicati al Sole.
AT ebraico 23,12 וְאֶֽת־הַֽמִּזְבְּח֡וֹת אֲשֶׁ֣ר עַל־הַגָּג֩ עֲלִיַּ֨ת אָחָ֜ז אֲשֶׁר־עָשׂ֣וּ ׀ מַלְכֵ֣י יְהוּדָ֗ה וְאֶת־הַֽמִּזְבְּחוֹת֙ אֲשֶׁר־עָשָׂ֣ה מְנַשֶּׁ֔ה בִּשְׁתֵּ֛י חַצְר֥וֹת בֵּית־יְהוָ֖ה נָתַ֣ץ הַמֶּ֑לֶךְ וַיָּ֣רָץ מִשָּׁ֔ם וְהִשְׁלִ֥יךְ אֶת־עֲפָרָ֖ם אֶל־נַ֥חַל קִדְרֽוֹן׃
Interconfessionale 2ReGiosia distrusse anche gli altari che i suoi predecessori avevano costruito sul tetto della stanza di Acaz e quelli che Manasse aveva costruito nei due cortili del tempio; li distrusse e ne fece gettare le macerie nel torrente Cedron.
Rimandi
23,12 due cortili 21,5+.
AT ebraico 23,13 וְֽאֶת־הַבָּמ֞וֹת אֲשֶׁ֣ר ׀ עַל־פְּנֵ֣י יְרוּשָׁלִַ֗ם אֲשֶׁר֮ מִימִ֣ין לְהַר־הַמַּשְׁחִית֒ אֲשֶׁ֣ר בָּ֠נָה שְׁלֹמֹ֨ה מֶֽלֶךְ־יִשְׂרָאֵ֜ל לְעַשְׁתֹּ֣רֶת ׀ שִׁקֻּ֣ץ צִידֹנִ֗ים וְלִכְמוֹשׁ֙ שִׁקֻּ֣ץ מוֹאָ֔ב וּלְמִלְכֹּ֖ם תּוֹעֲבַ֣ת בְּנֵֽי־עַמּ֑וֹן טִמֵּ֖א הַמֶּֽלֶךְ׃
Interconfessionale 2ReSconsacrò i santuari sulle colline a est di Gerusalemme, a sud del monte della Distruzione. Questi santuari erano stati costruiti da Salomone, re d’Israele, per Astarte, abominevole divinità degli abitanti di Sidone, per Camos, abominevole dio dei Moabiti e per Milcom, vergognosa divinità degli Ammoniti.
Rimandi
23,13 abominevoli divinità 1 Re 11,7.
Note al Testo
23,13 monte della Distruzione: altri: monte degli Ulivi. Il monte degli Ulivi è a est di Gerusalemme; in ebraico le parole ulivi e distruzione si assomigliano. — Per i santuari costruiti da Salomone vedi 1 Re 11,5-8.33.
AT ebraico 23,14 וְשִׁבַּר֙ אֶת־הַמַּצֵּב֔וֹת וַיִּכְרֹ֖ת אֶת־הָאֲשֵׁרִ֑ים וַיְמַלֵּ֥א אֶת־מְקוֹמָ֖ם עַצְמ֥וֹת אָדָֽם׃
Interconfessionale 2ReDemolì le stele, fece abbattere i pali sacri e fece coprire con ossa umane i luoghi dove si trovavano.
Note al Testo
23,14 ossa umane: con questo gesto voleva sconsacrare e profanare quei luoghi.
AT ebraico 23,15 וְגַ֨ם אֶת־הַמִּזְבֵּ֜חַ אֲשֶׁ֣ר בְּבֵֽית־אֵ֗ל הַבָּמָה֙ אֲשֶׁ֨ר עָשָׂ֜ה יָרָבְעָ֤ם בֶּן־נְבָט֙ אֲשֶׁ֣ר הֶחֱטִ֣יא אֶת־יִשְׂרָאֵ֔ל גַּ֣ם אֶת־הַמִּזְבֵּ֧חַ הַה֛וּא וְאֶת־הַבָּמָ֖ה נָתָ֑ץ וַיִּשְׂרֹ֧ף אֶת־הַבָּמָ֛ה הֵדַ֥ק לְעָפָ֖ר וְשָׂרַ֥ף אֲשֵׁרָֽה׃
Interconfessionale 2ReGiosia demolì anche l’altare del santuario sulla collina a Betel, fatto costruire da Geroboamo figlio di Nebat, quello che fece peccare gli Israeliti. Distrusse altare e santuario, poi bruciò e ridusse tutto in cenere, anche il palo sacro della dea Asera.
Rimandi
23,15 santuario di Betel 1 Re 12,33-13,10.
AT ebraico 23,16 וַיִּ֣פֶן יֹאשִׁיָּ֗הוּ וַיַּ֨רְא אֶת־הַקְּבָרִ֤ים אֲשֶׁר־שָׁם֙ בָּהָ֔ר וַיִּשְׁלַ֗ח וַיִּקַּ֤ח אֶת־הָֽעֲצָמוֹת֙ מִן־הַקְּבָרִ֔ים וַיִּשְׂרֹ֥ף עַל־הַמִּזְבֵּ֖חַ וַֽיְטַמְּאֵ֑הוּ כִּדְבַ֣ר יְהוָ֗ה אֲשֶׁ֤ר קָרָא֙ אִ֣ישׁ הָאֱלֹהִ֔ים אֲשֶׁ֣ר קָרָ֔א אֶת־הַדְּבָרִ֖ים הָאֵֽלֶּה׃
Interconfessionale 2ReIn quell’occasione, Giosia si guardò intorno e vide alcune tombe sul monte. Mandò a prelevare le ossa di quelle tombe, le bruciò sull’altare e, in questo modo, lo sconsacrò. Si avverò così il messaggio del Signore riferito da un antico profeta.
Note al Testo
23,16 Profeta: vedi 1 Re 13,1-2; il testo ebraico dell’ultima parte del versetto è di difficile comprensione. L’antica traduzione greca precisa che questo messaggio fu rivolto a Geroboamo durante una festa religiosa, mentre era accanto all’altare.
AT ebraico 23,17 וַיֹּ֕אמֶר מָ֚ה הַצִּיּ֣וּן הַלָּ֔ז אֲשֶׁ֖ר אֲנִ֣י רֹאֶ֑ה וַיֹּאמְר֨וּ אֵלָ֜יו אַנְשֵׁ֣י הָעִ֗יר הַקֶּ֤בֶר אִישׁ־הָֽאֱלֹהִים֙ אֲשֶׁר־בָּ֣א מִֽיהוּדָ֔ה וַיִּקְרָ֗א אֶת־הַדְּבָרִ֤ים הָאֵ֙לֶּה֙ אֲשֶׁ֣ר עָשִׂ֔יתָ עַ֖ל הַמִּזְבַּ֥ח בֵּֽית־אֵֽל׃
Interconfessionale 2Re23,17Giosia chiese:
— Che cos’è quel monumento che vedo laggiù?
Gli abitanti della città gli risposero:
— È la tomba del profeta venuto dal regno di Giuda a preannunziare quel che tu hai appena fatto all’altare di Betel.
AT ebraico 23,18 וַיֹּ֙אמֶר֙ הַנִּ֣יחוּ ל֔וֹ אִ֖ישׁ אַל־יָנַ֣ע עַצְמֹתָ֑יו וַֽיְמַלְּטוּ֙ עַצְמֹתָ֔יו אֵ֚ת עַצְמ֣וֹת הַנָּבִ֔יא אֲשֶׁר־בָּ֖א מִשֹּׁמְרֽוֹן׃
Interconfessionale 2ReGiosia disse:
— Allora lasciatela stare: nessuno tocchi le ossa del profeta.
Così le sue ossa furono risparmiate, insieme con quelle del profeta venuto da Samaria.
Rimandi
23,18 venuto da Samaria 1 Re 13,29-31.
AT ebraico 23,19 וְגַם֩ אֶת־כָּל־בָּתֵּ֨י הַבָּמ֜וֹת אֲשֶׁ֣ר ׀ בְּעָרֵ֣י שֹׁמְר֗וֹן אֲשֶׁ֨ר עָשׂ֜וּ מַלְכֵ֤י יִשְׂרָאֵל֙ לְהַכְעִ֔יס הֵסִ֖יר יֹֽאשִׁיָּ֑הוּ וַיַּ֣עַשׂ לָהֶ֔ם כְּכָל־הַֽמַּעֲשִׂ֔ים אֲשֶׁ֥ר עָשָׂ֖ה בְּבֵֽית־אֵֽל׃
Interconfessionale 2Re23,19Giosia eliminò anche tutti i santuari sulle colline, che i re d’Israele avevano costruito nelle città della regione di Samaria, provocando l’indignazione del Signore. Giosia ripeté dappertutto quel che aveva fatto a Betel.
AT ebraico 23,20 וַ֠יִּזְבַּח אֶת־כָּל־כֹּהֲנֵ֨י הַבָּמ֤וֹת אֲשֶׁר־שָׁם֙ עַל־הַֽמִּזְבְּח֔וֹת וַיִּשְׂרֹ֛ף אֶת־עַצְמ֥וֹת אָדָ֖ם עֲלֵיהֶ֑ם וַיָּ֖שָׁב יְרוּשָׁלִָֽם׃
Interconfessionale 2Re23,20Sugli altari di ogni santuario fece uccidere i sacerdoti e bruciò ossa umane. Infine rientrò a Gerusalemme.
AT ebraico 23,21 וַיְצַ֤ו הַמֶּ֙לֶךְ֙ אֶת־כָּל־הָעָ֣ם לֵאמֹ֔ר עֲשׂ֣וּ פֶ֔סַח לַֽיהוָ֖ה אֱלֹֽהֵיכֶ֑ם כַּכָּת֕וּב עַ֛ל סֵ֥פֶר הַבְּרִ֖ית הַזֶּֽה׃
Interconfessionale 2ReIl re Giosia ordinò a tutto il popolo: «Celebrate la Pasqua per il Signore, vostro Dio, com’è scritto sul libro dell’alleanza».
Rimandi
23,21 la Pasqua Es 12+. — libro dell’alleanza 23,2+.
AT ebraico 23,22 כִּ֣י לֹ֤א נַֽעֲשָׂה֙ כַּפֶּ֣סַח הַזֶּ֔ה מִימֵי֙ הַשֹּׁ֣פְטִ֔ים אֲשֶׁ֥ר שָׁפְט֖וּ אֶת־יִשְׂרָאֵ֑ל וְכֹ֗ל יְמֵ֛י מַלְכֵ֥י יִשְׂרָאֵ֖ל וּמַלְכֵ֥י יְהוּדָֽה׃
Interconfessionale 2Re23,22Per tutto il tempo dei re d’Israele e di Giuda la Pasqua non era più stata celebrata: l’ultima volta era stata celebrata al tempo in cui in Israele governavano i giudici.
AT ebraico 23,23 כִּ֗י אִם־בִּשְׁמֹנֶ֤ה עֶשְׂרֵה֙ שָׁנָ֔ה לַמֶּ֖לֶךְ יֹֽאשִׁיָּ֑הוּ נַעֲשָׂ֞ה הַפֶּ֧סַח הַזֶּ֛ה לַיהוָ֖ה בִּירוּשָׁלִָֽם׃
Interconfessionale 2Re23,23La Pasqua per il Signore fu dunque nuovamente celebrata nel diciottesimo anno di regno di Giosia.
AT ebraico 23,24 וְגַ֣ם אֶת־הָאֹב֣וֹת וְאֶת־הַ֠יִּדְּעֹנִים וְאֶת־הַתְּרָפִ֨ים וְאֶת־הַגִּלֻּלִ֜ים וְאֵ֣ת כָּל־הַשִּׁקֻּצִ֗ים אֲשֶׁ֤ר נִרְאוּ֙ בְּאֶ֤רֶץ יְהוּדָה֙ וּבִיר֣וּשָׁלִַ֔ם בִּעֵ֖ר יֹֽאשִׁיָּ֑הוּ לְ֠מַעַן הָקִ֞ים אֶת־דִּבְרֵ֤י הַתּוֹרָה֙ הַכְּתֻבִ֣ים עַל־הַסֵּ֔פֶר אֲשֶׁ֥ר מָצָ֛א חִלְקִיָּ֥הוּ הַכֹּהֵ֖ן בֵּ֥ית יְהוָֽה׃
Interconfessionale 2ReGiosia fece anche sparire dal territorio di Giuda e da Gerusalemme quelli che praticavano incantesimi, quelli che consultavano gli spiriti, le divinità familiari, gli idoli e altre cose ugualmente detestabili. Giosia voleva così mettere in pratica le leggi scritte nel libro che il sacerdote Chelkia aveva trovato nel tempio.
Rimandi
23,24 negromanti e indovini 21,6+.
AT ebraico 23,25 וְכָמֹהוּ֩ לֹֽא־הָיָ֨ה לְפָנָ֜יו מֶ֗לֶךְ אֲשֶׁר־שָׁ֤ב אֶל־יְהוָה֙ בְּכָל־לְבָב֤וֹ וּבְכָל־נַפְשׁוֹ֙ וּבְכָל־מְאֹד֔וֹ כְּכֹ֖ל תּוֹרַ֣ת מֹשֶׁ֑ה וְאַחֲרָ֖יו לֹֽא־קָ֥ם כָּמֹֽהוּ׃
Interconfessionale 2RePrima di Giosia non c’era stato alcun altro re che fosse tornato al Signore con tutto il cuore, con tutta la mente e con tutte le forze, seguendo l’intera legge di Mosè. Neppure dopo, ce ne fu un altro come lui.
Rimandi
23,25 nessuno come lui cfr. 1 Re 3,12+.
AT ebraico 23,26 אַ֣ךְ ׀ לֹֽא־שָׁ֣ב יְהוָ֗ה מֵחֲר֤וֹן אַפּוֹ֙ הַגָּד֔וֹל אֲשֶׁר־חָרָ֥ה אַפּ֖וֹ בִּֽיהוּדָ֑ה עַ֚ל כָּל־הַכְּעָסִ֔ים אֲשֶׁ֥ר הִכְעִיס֖וֹ מְנַשֶּֽׁה׃
Interconfessionale 2Re23,26Eppure il Signore non poté placare la sua ardente ira contro il regno di Giuda: Manasse lo aveva troppo esasperato.
AT ebraico 23,27 וַיֹּ֣אמֶר יְהוָ֗ה גַּ֤ם אֶת־יְהוּדָה֙ אָסִיר֙ מֵעַ֣ל פָּנַ֔י כַּאֲשֶׁ֥ר הֲסִרֹ֖תִי אֶת־יִשְׂרָאֵ֑ל וּ֠מָאַסְתִּי אֶת־הָעִ֨יר הַזֹּ֤את אֲשֶׁר־בָּחַ֙רְתִּי֙ אֶת־יְר֣וּשָׁלִַ֔ם וְאֶת־הַבַּ֔יִת אֲשֶׁ֣ר אָמַ֔רְתִּי יִהְיֶ֥ה שְׁמִ֖י שָֽׁם׃
Interconfessionale 2Re23,27Perciò il Signore disse: «Scaccerò lontano da me anche il popolo del regno di Giuda, come ho fatto con il popolo del regno d’Israele. Respingerò Gerusalemme, la città che mi ero scelta, la città di cui avevo detto: Lì, manifesterò la mia presenza!».
AT ebraico 23,28 וְיֶ֛תֶר דִּבְרֵ֥י יֹאשִׁיָּ֖הוּ וְכָל־אֲשֶׁ֣ר עָשָׂ֑ה הֲלֹא־הֵ֣ם כְּתוּבִ֗ים עַל־סֵ֛פֶר דִּבְרֵ֥י הַיָּמִ֖ים לְמַלְכֵ֥י יְהוּדָֽה׃
Interconfessionale 2Re23,28Gli altri fatti della vita di Giosia sono scritti nella ‘Storia dei re di Giuda’.
AT ebraico 23,29 בְּיָמָ֡יו עָלָה֩ פַרְעֹ֨ה נְכֹ֧ה מֶֽלֶךְ־מִצְרַ֛יִם עַל־מֶ֥לֶךְ אַשּׁ֖וּר עַל־נְהַר־פְּרָ֑ת וַיֵּ֨לֶךְ הַמֶּ֤לֶךְ יֹאשִׁיָּ֙הוּ֙ לִקְרָאת֔וֹ וַיְמִיתֵ֙הוּ֙ בִּמְגִדּ֔וֹ כִּרְאֹת֖וֹ אֹתֽוֹ׃
Interconfessionale 2ReDurante il suo regno, il re d’Egitto, il faraone Necao, marciò verso il fiume Eufrate, per raggiungere il re d’Assiria. Il re Giosia si diresse contro di lui, ma, a Meghiddo, Necao lo uccise appena lo vide.
Note al Testo
23,29 Meghiddo: città fortificata posta sul confine occidentale della pianura di Izreèl.
AT ebraico 23,30 וַיַּרְכִּבֻ֨הוּ עֲבָדָ֥יו מֵת֙ מִמְּגִדּ֔וֹ וַיְבִאֻ֙הוּ֙ יְר֣וּשָׁלִַ֔ם וַֽיִּקְבְּרֻ֖הוּ בִּקְבֻֽרָת֑וֹ וַיִּקַּ֣ח עַם־הָאָ֗רֶץ אֶת־יְהֽוֹאָחָז֙ בֶּן־יֹ֣אשִׁיָּ֔הוּ וַיִּמְשְׁח֥וּ אֹת֛וֹ וַיַּמְלִ֥יכוּ אֹת֖וֹ תַּ֥חַת אָבִֽיו׃ פ 
Interconfessionale 2ReI suoi ufficiali lo misero già cadavere su un carro e lo trasportarono a Gerusalemme, dove lo seppellirono nella sua tomba. Il popolo consacrò re suo figlio Ioacàz, versandogli olio sul capo.
Rimandi
23,30 trasportato nella sua capitale 9,28+.
AT ebraico 23,31 בֶּן־עֶשְׂרִ֨ים וְשָׁלֹ֤שׁ שָׁנָה֙ יְהוֹאָחָ֣ז בְּמָלְכ֔וֹ וּשְׁלֹשָׁ֣ה חֳדָשִׁ֔ים מָלַ֖ךְ בִּירוּשָׁלִָ֑ם וְשֵׁ֣ם אִמּ֔וֹ חֲמוּטַ֥ל בַּֽת־יִרְמְיָ֖הוּ מִלִּבְנָֽה׃
Interconfessionale 2ReIoacàz divenne re a ventitré anni. Regnò a Gerusalemme per tre mesi. Sua madre si chiamava Camutàl, era figlia di un certo Geremia e veniva da Libna.
Note al Testo
23,31 Libna: vedi nota a 8,22.
AT ebraico 23,32 וַיַּ֥עַשׂ הָרַ֖ע בְּעֵינֵ֣י יְהוָ֑ה כְּכֹ֥ל אֲשֶׁר־עָשׂ֖וּ אֲבֹתָֽיו׃
Interconfessionale 2Re23,32Ioacàz andò contro la volontà del Signore, proprio come avevano fatto i suoi antenati.
AT ebraico 23,33 וַיַּאַסְרֵהוּ֩ פַרְעֹ֨ה נְכֹ֤ה בְרִבְלָה֙ בְּאֶ֣רֶץ חֲמָ֔ת במלך מִמְּלֹ֖ךְ‪a‬ בִּירוּשָׁלִָ֑ם וַיִּתֶּן־עֹ֙נֶשׁ֙ עַל־הָאָ֔רֶץ מֵאָ֥ה כִכַּר־כֶּ֖סֶף וְכִכַּ֥ר זָהָֽב׃
Interconfessionale 2ReIl faraone Necao lo fece imprigionare nella città di Ribla, nella regione di Camat, per impedirgli di regnare a Gerusalemme, e impose al regno di Giuda un tributo di circa trentacinque quintali d’argento e trentacinque chili d’oro.
Note al Testo
23,33 La città di Ribla si trovava sul fiume Oronte, a 100 km a nord di Damasco, pressapoco a metà strada fra Damasco e Camat. Il faraone aveva posto qui il suo quartier generale.
AT ebraico 23,34 וַיַּמְלֵךְ֩ פַּרְעֹ֨ה נְכֹ֜ה אֶת־אֶלְיָקִ֣ים בֶּן־יֹאשִׁיָּ֗הוּ תַּ֚חַת יֹאשִׁיָּ֣הוּ אָבִ֔יו וַיַּסֵּ֥ב אֶת־שְׁמ֖וֹ יְהוֹיָקִ֑ים וְאֶת־יְהוֹאָחָ֣ז לָקָ֔ח וַיָּבֹ֥א מִצְרַ֖יִם וַיָּ֥מָת שָֽׁם׃
Interconfessionale 2ReIl faraone Necao fece diventare re e successore di Giosia un altro figlio di Giosia, di nome Eliakìm. Gli cambiò nome e lo chiamò Ioiakìm. Deportò Ioacàz in Egitto, dove morì.
Rimandi
23,34 Ioacàz (= Sallum) deportato in Egitto Ger 22,10-12.
AT ebraico 23,35 וְהַכֶּ֣סֶף וְהַזָּהָ֗ב נָתַ֤ן יְהוֹיָקִים֙ לְפַרְעֹ֔ה אַ֚ךְ הֶעֱרִ֣יךְ אֶת־הָאָ֔רֶץ לָתֵ֥ת אֶת־הַכֶּ֖סֶף עַל־פִּ֣י פַרְעֹ֑ה אִ֣ישׁ כְּעֶרְכּ֗וֹ נָגַ֞שׂ אֶת־הַכֶּ֤סֶף וְאֶת־הַזָּהָב֙ אֶת־עַ֣ם הָאָ֔רֶץ לָתֵ֖ת לְפַרְעֹ֥ה נְכֹֽה׃ ס          
Interconfessionale 2Re23,35Ioiakìm consegnò l’oro e l’argento al faraone. Per eseguire l’ordine del faraone, impose delle tasse alla regione: la quantità d’oro e d’argento che Ioiakìm riscosse da ogni uomo del popolo, per consegnarla al faraone Necao, era proporzionale al reddito.
AT ebraico 23,36 בֶּן־עֶשְׂרִ֨ים וְחָמֵ֤שׁ שָׁנָ֨ה יְהוֹיָקִ֣ים בְּמָלְכ֔וֹ וְאַחַ֤ת עֶשְׂרֵה֙ שָׁנָ֔ה מָלַ֖ךְ בִּירוּשָׁלִָ֑ם וְשֵׁ֣ם אִמּ֔וֹ זבידה זְבוּדָּ֥ה בַת־פְּדָיָ֖ה מִן־רוּמָֽה׃
Interconfessionale 2ReQuando Ioiakìm divenne re, aveva venticinque anni e regnò undici anni a Gerusalemme. Sua madre si chiamava Zebidà, era figlia di Pedaià e veniva da Ruma.
Rimandi
23,36 Ioiakìm Ger 22,18-19; 25,1; 26,1; 35,1; 36,1.
AT ebraico 23,37 וַיַּ֥עַשׂ הָרַ֖ע בְּעֵינֵ֣י יְהוָ֑ה כְּכֹ֥ל אֲשֶׁר־עָשׂ֖וּ אֲבֹתָֽיו׃
Interconfessionale 2Re23,37Ioiakìm andò contro la volontà del Signore, come già avevano fatto i suoi antenati.