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Interconfessionale - Antico Testamento - Scritti - 2 Cronache - 35

Secondo libro delle Cronache 35

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CEI 2008

Giosia celebra la Pasqua

Interconfessionale 35,1Giosia celebrò a Gerusalemme la Pasqua in onore del Signore. Il quattordici del primo mese furono uccisi gli agnelli.
CEI 2008 2Cr Giosia celebrò a Gerusalemme la Pasqua in onore del Signore. La Pasqua fu immolata il quattordici del primo mese.
35,1-19 Celebrazione della Pasqua
Interconfessionale 35,2Egli stabilì i sacerdoti nelle loro funzioni e li incoraggiò nel loro servizio al tempio.
CEI 2008 2Cr35,2Egli ristabilì i sacerdoti nei loro uffici e li incoraggiò al servizio del tempio del Signore.
Interconfessionale 35,3Ricordò anche ai leviti il dovere di essere consacrati al Signore e di istruire il popolo: «Voi leviti — disse — dovete essere al servizio del Signore e d’Israele suo popolo, non è più vostro compito portare l’arca santa sulle spalle, perché essa è ormai al suo posto nel tempio costruito da Salomone figlio di Davide, re d’Israele.
CEI 2008 2Cr35,3Egli disse ai leviti che ammaestravano tutto Israele e che si erano consacrati al Signore: "Collocate l'arca santa nel tempio costruito da Salomone, figlio di Davide, re d'Israele; essa non costituirà più un peso per le vostre spalle. Ora servite il Signore, vostro Dio, e il suo popolo Israele.
Interconfessionale Suddividetevi in gruppi di servizio, famiglia per famiglia, secondo le norme scritte da Davide re d’Israele e da suo figlio Salomone.
Note al Testo
35,4 norme: vedi 1 Cronache 23-26.
CEI 2008 2Cr35,4Disponetevi, secondo il vostro casato, secondo le vostre classi, in base alla prescrizione di Davide, re d'Israele, e alla prescrizione di Salomone, suo figlio.
Interconfessionale 35,5Poi mettetevi a disposizione di tutto il popolo nel tempio. Ognuna delle vostre famiglie aiuti un determinato gruppo di famiglie del popolo
CEI 2008 2Cr35,5State nel santuario a disposizione dei casati dei vostri fratelli, dei figli del popolo; per i leviti ci sarà una parte in ogni casato.
Interconfessionale 35,6nell’offerta dell’agnello pasquale. Purificatevi e aiutate gli altri Israeliti perché la Pasqua sia celebrata secondo la legge data dal Signore per mezzo di Mosè».
CEI 2008 2Cr35,6Immolate la Pasqua, santificatevi e mettetevi a disposizione dei vostri fratelli, secondo la parola del Signore comunicata per mezzo di Mosè".
Interconfessionale Giosia prelevò dai greggi di sua proprietà trentamila tra agnelli e capretti per tutti quelli che dovevano celebrare la Pasqua e, in più, mise a disposizione tremila tori.
Rimandi
35,7 procurò del bestiame 31,3.
CEI 2008 2Cr35,7Giosia diede ai figli del popolo, a quanti erano lì presenti, del bestiame minuto, cioè trentamila agnelli e capretti, come vittime pasquali, e in più tremila giovenchi. Ciò proveniva dai beni del re.
Interconfessionale 35,8Anche i ministri del re offrirono spontaneamente animali per il popolo, per i sacerdoti e per i leviti. I capi del tempio, Chelkia, Zaccaria e Iechièl, misero a disposizione dei sacerdoti duemilaseicento agnelli per la Pasqua, oltre a trecento buoi.
CEI 2008 2Cr35,8I suoi capi fecero offerte spontanee per il popolo, per i sacerdoti e per i leviti. Chelkia, Zaccaria e Iechièl, sovrintendenti al tempio di Dio, diedero ai sacerdoti, per i sacrifici pasquali, duemilaseicento agnelli e trecento giovenchi.
Interconfessionale 35,9I capi dei leviti Conania, con Semaià e Netanèl suoi fratelli, Casabia, Ieiel e Iozabàd, misero a disposizione dei leviti cinquemila agnelli per la Pasqua, oltre a cinquecento buoi.
CEI 2008 2Cr35,9Conania, Semaià e Netanèl suoi fratelli, Casabia, Ieièl e Iozabàd, capi dei leviti, diedero ai leviti, per i sacrifici pasquali, cinquemila agnelli e cinquecento giovenchi.
Interconfessionale 35,10La celebrazione della Pasqua si svolse così: i sacerdoti si misero al loro posto e i leviti si divisero in gruppi come aveva ordinato il re.
CEI 2008 2Cr35,10Così tutto fu pronto per il servizio; i sacerdoti si misero al loro posto, così anche i leviti secondo le loro classi, conformemente al comando del re.
Interconfessionale 35,11Prima si uccisero gli agnelli, poi i sacerdoti versarono il sangue sull’altare mentre i leviti scuoiavano gli animali.
CEI 2008 2Cr35,11Immolarono la Pasqua: i sacerdoti spargevano il sangue, mentre i leviti scorticavano.
Interconfessionale 35,12Misero da parte gli animali per i sacrifici completi, compresi i tori. Li assegnarono ai gruppi familiari del popolo, per poi offrirli al Signore come è scritto nel libro di Mosè.
CEI 2008 2Cr35,12Misero da parte l'olocausto da distribuire ai figli del popolo, secondo le divisioni per casato, perché lo presentassero al Signore, come sta scritto nel libro di Mosè. Lo stesso fecero per i giovenchi.
Interconfessionale 35,13Fecero arrostire gli agnelli pasquali sul fuoco e cuocere le altre offerte in pentole, caldaie e tegami. Distribuirono subito la carne a tutti i presenti.
CEI 2008 2Cr35,13Secondo la regola arrostirono la Pasqua sul fuoco; le parti consacrate le cossero in pentole, in caldaie e in tegami e le distribuirono sollecitamente a tutto il popolo.
Interconfessionale 35,14Alla fine i leviti prepararono la carne per sé e per i sacerdoti discendenti da Aronne, perché questi ultimi furono occupati fino a notte nel bruciare sacrifici completi e le parti grasse.
CEI 2008 2Cr35,14Dopo, prepararono la Pasqua per se stessi e per i sacerdoti, poiché i sacerdoti, figli di Aronne, furono occupati fino a notte nell'offrire gli olocausti e le parti grasse; per questo i leviti la prepararono per se stessi e per i sacerdoti, figli di Aronne.
Interconfessionale 35,15I leviti prepararono gli agnelli pasquali anche per portinai, i quali poterono così rimanere ai loro posti vicino alle porte. Lo stesso fecero per i cantori discendenti di Asaf, i quali poterono così continuare il loro compito secondo le prescrizioni date da Davide e dai suoi consiglieri Asaf, Eman e Iedutùn.
CEI 2008 2Cr35,15I cantori, figli di Asaf, occupavano il loro posto, secondo le prescrizioni di Davide, di Asaf, di Eman e di Iedutùn, veggente del re; i portieri erano alle varie porte. Costoro non dovettero allontanarsi dal loro posto, perché i leviti loro fratelli prepararono per loro.
Interconfessionale 35,16Così, in quel giorno, si svolse la celebrazione della Pasqua e l’offerta dei sacrifici sull’altare, in onore del Signore, come aveva ordinato il re Giosia.
CEI 2008 2Cr35,16Così in quel giorno fu disposto tutto il servizio del Signore per celebrare la Pasqua e per offrire gli olocausti sull'altare del Signore, secondo l'ordine del re Giosia.
Interconfessionale 35,17Gli Israeliti presenti celebrarono, oltre alla festa di Pasqua, anche la settimana dei Pani non lievitati.
CEI 2008 2Cr35,17Gli Israeliti presenti celebrarono allora la Pasqua e la festa degli Azzimi per sette giorni.
Interconfessionale Una Pasqua simile non si era più celebrata fin dai tempi del profeta Samuele. Nessun re d’Israele aveva mai celebrato una Pasqua come questa voluta da Giosia con la partecipazione dei sacerdoti, dei leviti, degli abitanti di Gerusalemme e di gente venuta dal regno di Giuda e dal territorio d’Israele.
Note al Testo
35,18 Nessun re: un’osservazione simile si trova in 30,26. Le Pasque celebrate da Ezechia e Giosia furono molto importanti. Quella di Giosia presuppone che la celebrazione si svolga soltanto a Gerusalemme (vedi Deuteronomio 16,18). Vedi Pasqua.
CEI 2008 2Cr35,18Dal tempo del profeta Samuele non era stata celebrata una Pasqua simile in Israele; nessuno dei re d'Israele aveva celebrato una Pasqua come questa, celebrata da Giosia insieme con i sacerdoti, i leviti, tutti quelli di Giuda e d'Israele presenti e gli abitanti di Gerusalemme.
Interconfessionale 35,19Questa Pasqua fu celebrata nel diciottesimo anno del regno di Giosia.
CEI 2008 2Cr35,19Questa Pasqua fu celebrata nel diciottesimo anno del regno di Giosia.
Fine del regno di Giosia

Interconfessionale 35,20Dopo che Giosia ebbe restaurato il tempio, il re d’Egitto, Necao, si diresse verso Càrchemis, sul fiume Eufrate, per una battaglia. Giosia decise di opporsi al suo passaggio.
CEI 2008 2CrDopo tutto ciò, dopo che Giosia aveva riorganizzato il tempio, Necao, re d'Egitto, salì a combattere a Càrchemis sull'Eufrate. Giosia uscì incontro a lui.
35,20-27 Morte del re Giosia
Il faraone Necao (609-595) andò in aiuto degli Assiri nel 609. Nel 612 i Babilonesi avevano distrutto Ninive, la capitale assira; nel 606 metteranno fine all’impero assiro.
Interconfessionale Necao gli mandò messaggeri a dirgli: «Questa guerra non riguarda te, o re di Giuda. Ora sto marciando contro un altro regno, non contro il tuo. Dio mi ha ordinato di farlo in fretta. Non mettere ostacoli a Dio, che è dalla mia parte, se non vuoi che egli ti distrugga».
Note al Testo
35,21 Il testo ebraico di questo versetto è per noi oscuro, la traduzione è probabile.
CEI 2008 2Cr35,21Quegli mandò messaggeri a dirgli: "Che c'è fra me e te, o re di Giuda? Io non vengo oggi contro di te, ma sono in guerra contro un'altra casa e Dio mi ha imposto di affrettarmi. Pertanto non opporti a Dio che è con me, affinché egli non ti distrugga".
Interconfessionale Ma Giosia non volle ritirarsi, non ascoltò l’avvertimento che Necao gli aveva dato da parte di Dio. Si vestì per il combattimento in modo da non farsi riconoscere e affrontò Necao nella valle di Meghiddo.
Note al Testo
35,22 Si vestì… riconoscere: altri: Deciso ad affrontarlo. — Meghiddo: città fortificata nella pianura di Izreèl.
CEI 2008 2Cr35,22Ma Giosia non si ritirò. Deciso ad affrontarlo, non ascoltò le parole di Necao, che venivano dalla bocca di Dio, e attaccò battaglia nella valle di Meghiddo.
Interconfessionale Durante la battaglia fu colpito da alcuni tiratori d’arco. Allora pregò i suoi ufficiali: «Portatemi via perché sono gravemente ferito».
Rimandi
35,23 Portatemi via perché sono gravemente ferito 1 Re 22,34; cfr. 1 Sam 31,3-4.
CEI 2008 2Cr35,23Gli arcieri tirarono sul re Giosia. Il re diede quest'ordine ai suoi servi: "Portatemi via, perché sono ferito gravemente".
Interconfessionale 35,24Lo fecero scendere dal carro di guerra, lo deposero su un altro dei suoi carri e lo condussero a Gerusalemme. Là il re Giosia morì. Fu sepolto nella tomba dei suoi antenati e tutti gli abitanti di Gerusalemme e del regno di Giuda fecero il lutto per la sua morte.
CEI 2008 2Cr35,24I suoi servi lo tolsero dal suo carro, lo misero in un altro suo carro e lo riportarono a Gerusalemme, ove morì. Fu sepolto nei sepolcri dei suoi padri. Tutti quelli di Giuda e di Gerusalemme fecero lutto per Giosia.
Interconfessionale Il profeta Geremia compose un lamento per la morte di Giosia. Tutti i cantori e le cantanti eseguono ancor oggi questo canto in morte di Giosia, che è diventato tradizionale in Israele. È scritto nel libro delle ‘Lamentazioni’.
Note al Testo
35,25 Questo canto non si trova nel libro ebraico delle Lamentazioni, ma forse anticamente era nella raccolta. Nel libro di Geremia si trova soltanto un’allusione alla morte di Giosia (vedi Geremia 22,10).
CEI 2008 2Cr35,25Geremia compose un lamento su Giosia; tutti i cantanti e le cantanti lo ripetono ancora oggi nei lamenti su Giosia: è diventata una tradizione in Israele. Esso è inserito fra i lamenti.
Interconfessionale 35,26-27Il resto della vita di Giosia, dal principio alla fine, e la sua fedeltà al libro della legge del Signore sono raccontati nel libro ‘I re di Giuda e d’Israele’.