Interconfessionale - Antico Testamento - Profeti - 2 Samuele - 14
Secondo Libro di Samuele 14
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CEI 2008
Assalonne torna a Gerusalemme
CEI 2008
2Sam Ioab, figlio di Seruià, si accorse che il cuore del re si rivolgeva ad Assalonne.
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Mandò a chiamare una donna saggia del villaggio di Tekoa e le disse: «Fingi di essere in lutto: non profumarti, mettiti l’abito da lutto, insomma comportati come una che piange un morto da molti giorni.
CEI 2008
2SamAllora mandò a prendere a Tekòa una donna saggia, e le disse: "Fingi di essere in lutto: mettiti una veste da lutto, non ti ungere con olio e compòrtati da donna che pianga da molto tempo un morto;
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Avevo due figli. Essi un giorno litigarono in campagna: non c’era nessuno che li separasse, così uno ha colpito l’altro e l’ha ucciso.
CEI 2008
2Sam14,6La tua schiava aveva due figli, ma i due vennero tra loro a contesa in campagna e nessuno li separava; così uno colpì l'altro e l'uccise.
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Allora, o mio re, i parenti sono corsi da me a dirmi: «Consegnaci l’assassino: dobbiamo ucciderlo per vendicare il fratello che ha ammazzato; dobbiamo impedire che diventi lui l’erede». Così, o mio re, spegneranno l’ultima speranza che mi resta, lasceranno il mio povero marito senza un figlio che continui il suo nome.
Note al Testo
14,7
vendicare il fratello: in certi casi la vendetta era un obbligo (vedi Numeri 35,9-29; Deuteronomio 19,4-13; Giosuè 20).
CEI 2008
2Sam14,7Ed ecco, tutta la famiglia è insorta contro la tua schiava dicendo: "Consegnaci il fratricida: dobbiamo farlo morire per la vita del fratello che egli ha ucciso". Elimineranno così anche l'erede e spegneranno l'ultima brace che mi è rimasta e non si lascerà a mio marito né nome né discendenza sulla terra".
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14,8— Torna a casa tranquilla, — rispose Davide, — darò disposizioni per il tuo caso.
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— Mio signore, — replicò la donna di Tekoa, — ogni responsabilità ricada su di me e sulla mia famiglia, non su di te e sulla tua corte.
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2Sam14,9La donna di Tekòa disse al re: "O re, mio signore, la colpa cada su di me e sulla casa di mio padre, ma il re e il suo trono siano innocenti".
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14,10— No, — rispose il re; — se qualcuno avrà da dire qualcosa contro di te, mandalo qui e non ti infastidirà più.
CEI 2008
2Sam14,10E il re: "Se qualcuno parla contro di te, conducilo da me e non ti molesterà più".
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— Allora — continuò la donna — in nome del Signore tuo Dio, ordina che la vendetta di sangue non aggravi la disgrazia e che non sia ucciso anche l’altro mio figlio.
— Lo giuro per il Signore, — rispose Davide. — Non permetterò che si tocchi un capello a tuo figlio.
— Lo giuro per il Signore, — rispose Davide. — Non permetterò che si tocchi un capello a tuo figlio.
Rimandi
14,11
in nome del Signore tuo Dio 18,28; Gn 21,23; Lv 19,12; 1 Sam 24,22; 1 Re 1,17; Sal 63,12. — si tocchi un capello 1 Sam 14,45+.
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2SamRiprese: "Il re giuri nel nome del Signore, suo Dio, perché il vendicatore del sangue non accresca la rovina e non mi sopprimano il figlio". Egli rispose: "Per la vita del Signore, non cadrà a terra un capello di tuo figlio!".
14,11
il vendicatore del sangue: su questo costume giuridico, vedi Nm 35,16-21. Letteralmente, il termine ebraico vuol dire “redentore”.
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2Sam14,12Allora la donna disse: "La tua schiava possa dire una parola al re, mio signore!". Egli rispose: "Parla".
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— Perché allora, — disse la donna, — non giudichi allo stesso modo a favore del popolo di Dio? Dopo quanto hai detto, ti rendi colpevole se impedisci il ritorno di quella persona che lasci in esilio.
CEI 2008
2Sam14,13Riprese la donna: "Allora perché pensi così contro il popolo di Dio? Il re, pronunciando questa sentenza si è come dichiarato colpevole, per il fatto che il re non fa ritornare colui che ha bandito.
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Quando moriamo, noi siamo come acqua versata per terra che non si può più raccogliere. Ma Dio non vuole la morte, anzi fa sì che chi è stato esiliato non rimanga esiliato da lui.
CEI 2008
2Sam14,14Noi dobbiamo morire e siamo come acqua versata per terra, che non si può più raccogliere, e Dio non ridà la vita. Il re pensi qualche piano perché chi è stato bandito non sia più bandito lontano da lui.
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14,15A ogni modo, io sono venuta a dirti queste cose, o mio re, perché la gente mi ha messo paura. Pur essendo una tua povera serva, speravo che tu avresti seguito il mio consiglio.
CEI 2008
2Sam14,15Ora, se io sono venuta a parlare così al re, mio signore, è perché la gente mi ha fatto paura e la tua schiava ha detto: "Voglio parlare al re; forse il re farà quanto gli dirà la sua schiava,
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Pensavo che tu mi avresti ascoltata e liberata dalle mani di chi vuol eliminare me e il mio unico figlio dall’eredità di Dio.
CEI 2008
2Sam14,16poiché il re ascolterà la sua schiava e la libererà dalle mani di chi cerca di eliminare me con mio figlio dalla eredità di Dio".
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Quanto a me, ero certa che la parola del mio re mi sarebbe stata di aiuto, perché il mio re è come un angelo di Dio e sa distinguere il bene dal male. Il Signore tuo Dio sia sempre con te!
CEI 2008
2Sam14,17Quindi la tua schiava dice: "La parola del re, mio signore, sia fonte di quiete". Perché il re, mio signore, è come un angelo di Dio nell'ascoltare il bene e il male. Il Signore, tuo Dio, sia con te!".
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14,18Il re allora chiese alla donna:
— Adesso rispondimi con sincerità.
— Domanda pure, o re, — disse la donna.
— Adesso rispondimi con sincerità.
— Domanda pure, o re, — disse la donna.
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2Sam14,18Il re rispose e disse alla donna: "Non tenermi nascosto nulla di quello che io ti domanderò". La donna disse: "Parli pure il re, mio signore".
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14,19— C’è la mano di Ioab in tutto questo? — chiese Davide.
— Com’è vero che tu sei vivo, o mio re, tu cogli sempre nel segno. È proprio Ioab, il tuo generale, che mi ha ordinato di venire e mi ha suggerito tutte le parole che dovevo dirti.
— Com’è vero che tu sei vivo, o mio re, tu cogli sempre nel segno. È proprio Ioab, il tuo generale, che mi ha ordinato di venire e mi ha suggerito tutte le parole che dovevo dirti.
CEI 2008
2Sam14,19Disse il re: "La mano di Ioab non è forse con te in tutto questo?". La donna rispose: "Per la tua vita, o re, mio signore, non si può andare né a destra né a sinistra di quanto ha detto il re, mio signore! Proprio il tuo servo Ioab mi ha dato questi ordini e ha messo tutte queste parole in bocca alla tua schiava.
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Ha fatto così per presentarti i fatti in forma diversa, ma tu sei sapiente come un angelo di Dio e capisci le cose di questo mondo.
CEI 2008
2Sam14,20Il tuo servo Ioab ha agito così per dare un altro aspetto alla vicenda; ma il mio signore ha la saggezza di un angelo di Dio e sa quanto avviene sulla terra".
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14,21Davide fece chiamare Ioab e gli disse:
— Ho sistemato la cosa. Fa’ tornare il giovane Assalonne.
— Ho sistemato la cosa. Fa’ tornare il giovane Assalonne.
CEI 2008
2Sam14,21Allora il re disse a Ioab: "Ecco, faccio come mi hai detto; va' dunque e fa' tornare il giovane Assalonne".
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14,22Ioab si inchinò fino a terra e lo ringraziò:
— Oggi, o mio re, hai usato comprensione con me, tuo servo, perché hai deciso secondo il mio suggerimento.
— Oggi, o mio re, hai usato comprensione con me, tuo servo, perché hai deciso secondo il mio suggerimento.
CEI 2008
2Sam14,22Ioab si gettò con la faccia a terra, si prostrò, benedisse il re e disse: "Oggi il tuo servo sa di aver trovato grazia ai tuoi occhi, o re, mio signore, poiché il re ha fatto quello che il suo servo gli ha detto".
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Il re ordinò che Assalonne andasse a casa sua senza presentarsi da lui. Così Assalonne andò a casa senza incontrarsi con il re.
CEI 2008
2Sam14,24Ma il re disse: "Si ritiri in casa e non veda la mia faccia". Così Assalonne si ritirò in casa e non vide la faccia del re.
Davide si riconcilia con Assalonne
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Non c’era in Israele un uomo più bello e più ammirato di Assalonne: dalla testa ai piedi non aveva alcun difetto.
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2Sam14,25Ora in tutto Israele non vi era uomo bello che fosse tanto lodato quanto Assalonne; dalla pianta dei piedi alla cima del capo non era in lui difetto alcuno.
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14,26Ogni anno si faceva tagliare i capelli perché erano foltissimi. I capelli tagliati pesavano più di due chili secondo il peso ufficiale del re.
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14,29Due volte Assalonne mandò a chiamare Ioab per chiedergli di andare dal re: tutt’e due le volte Ioab non si fece vedere.
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2Sam14,29Poi Assalonne fece chiamare Ioab per mandarlo dal re, ma egli non volle andare da lui. Lo fece chiamare una seconda volta, ma non volle andare.
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Allora Assalonne disse ai suoi servi: «Voi sapete dov’è il campo di Ioab? è vicino al mio: ora che l’orzo è maturo, andate a incendiario».
I servi eseguirono l’ordine.
I servi eseguirono l’ordine.
CEI 2008
2Sam14,30Allora Assalonne disse ai suoi servi: "Vedete, il campo di Ioab è vicino al mio e vi è l'orzo: andate e appiccatevi il fuoco!". I servi di Assalonne appiccarono il fuoco al campo.
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14,31Allora Ioab andò subito a casa di Assalonne a dirgli:
— Perché i tuoi servi hanno incendiato il mio campo?
— Perché i tuoi servi hanno incendiato il mio campo?
CEI 2008
2Sam14,31Allora Ioab si alzò, andò a casa di Assalonne e gli disse: "Perché i tuoi servi hanno dato fuoco al mio campo?".
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— Perché ti avevo chiamato e non sei venuto, — rispose Assalonne. — Volevo mandarti dal re a portargli questo mio messaggio: «Per che scopo sono tornato da Ghesur? Era meglio che restassi là». Io desidero vedere il re e, se egli giudica che io sia colpevole, mi condanni a morte.
CEI 2008
2Sam14,32Assalonne rispose a Ioab: "Io ti avevo mandato a dire: Vieni qui, voglio mandarti a dire al re: "Perché sono tornato da Ghesur? Era meglio per me stare ancora là". Ora voglio vedere la faccia del re e, se vi è colpa in me, mi faccia morire!".
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Ioab andò a riferire tutto al re e il re chiamò Assalonne. Quando entrò dal re, Assalonne si inchinò fino a terra e il re lo baciò.
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2Sam14,33Ioab allora andò dal re e gli riferì la cosa. Il re fece chiamare Assalonne, che venne e si prostrò con la faccia a terra davanti al re. E il re baciò Assalonne.