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Interconfessionale - Antico Testamento - Profeti - Secondo libro dei Re - 22

Secondo libro dei Re 22

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CEI 2008

Giosia, re di Giuda

Interconfessionale Giosia divenne re all’età di otto anni e regnò per trentun anni a Gerusalemme. Sua madre chiamava Iedidà, era figlia di Adaià e veniva da Boskat.
Rimandi
22,1 Giosia 1 Re 13,2; Ger 3,6.
CEI 2008 2Re Quando divenne re, Giosia aveva otto anni; regnò trentun anni a Gerusalemme. Sua madre, di Boskat, si chiamava Iedidà, figlia di Adaià.
22,1-2 Giosia, re di Giuda
Insieme a Ezechia, Giosia è il re che il Deuteronomista maggiormente elogia (23,25) per le sue benemerenze religiose. Sul piano politico il giudizio che si dà di lui, invece, non è positivo. Regnò dal 640 al 609.
Interconfessionale 22,2Giosia fece la volontà del Signore e seguì l’esempio del suo antenato Davide, senza mai prendere una strada diversa.
CEI 2008 2Re22,2Fece ciò che è retto agli occhi del Signore, seguendo in tutto la via di Davide, suo padre, senza deviare né a destra né a sinistra.
Il sommo sacerdote ritrova il libro della legge

Interconfessionale Nel diciottesimo anno del suo regno, Giosia mandò al tempio il segretario Safan, figlio di Asalia e nipote di Mesullàm, con quest’ordine:
Rimandi
22,3-7 riparazione del tempio 12,11-16.
CEI 2008 2ReNell'anno diciottesimo del re Giosia, il re mandò Safan, figlio di Asalia, figlio di Mesullàm, scriba, nel tempio del Signore, dicendo:
22,3-20 Scoperta del libro della legge 
Verso l’anno 622, diciottesimo del re Giosia (v. 3), durante i lavori di restauro del tempio, venne scoperto un antico manoscritto: il libro della legge (v. 8). Si ritiene comunemente che il contenuto di questo libro si sia conservato nelle parti più antiche dell’attuale Deuteronomio.
Interconfessionale «Va’ dal sommo sacerdote Chelkia e fagli contare il denaro che i custodi dell’ingresso hanno raccolto dal popolo come offerta al tempio.
Note al Testo
22,4 come offerta: vedi 12,5-16 e nota a 12,10.
CEI 2008 2Re22,4"Sali da Chelkia, il sommo sacerdote, perché metta assieme il denaro depositato nel tempio del Signore, che i custodi della soglia hanno raccolto dal popolo.
Interconfessionale 22,5Chelkia dovrà consegnare questo denaro ai direttori dei lavori nel tempio, perché questi possano a loro volta pagare gli operai addetti alle riparazioni:
CEI 2008 2Re22,5Lo si dia in mano agli esecutori dei lavori, sovrintendenti al tempio del Signore; costoro lo diano agli esecutori dei lavori che sono nel tempio del Signore, per riparare le parti danneggiate del tempio,
Interconfessionale 22,6falegnami, costruttori e muratori. Si dovranno inoltre comprare legname e pietre squadrate per fare le riparazioni.
CEI 2008 2Re22,6ossia ai falegnami, ai costruttori e ai muratori, per l'acquisto di legname e pietre da taglio per riparare il tempio.
Interconfessionale 22,7Non si dovranno eseguire controlli sul denaro consegnato loro, perché si comportano onestamente».
CEI 2008 2Re22,7Tuttavia non si controlli il denaro consegnato nelle loro mani, perché lavorano con onestà".
Interconfessionale Il sommo sacerdote Chelkia comunicò al segretario Safan: «Nel tempio ho trovato il libro della legge» e lo consegnò a Safan. Egli lo lesse,
Rimandi
22,8 il libro della legge Dt 28,61+.
Note al Testo
22,8 Questo libro della legge conteneva probabilmente gli elementi essenziali del Deuteronomio.
CEI 2008 2Re22,8Il sommo sacerdote Chelkia disse allo scriba Safan: "Ho trovato nel tempio del Signore il libro della legge". Chelkia diede il libro a Safan, che lo lesse.
Interconfessionale 22,9poi andò a far rapporto al re: «I tuoi funzionari hanno versato ai direttori dei lavori nel tempio il denaro che si trovava lì».
CEI 2008 2Re22,9Lo scriba Safan quindi andò dal re e lo informò dicendo: "I tuoi servitori hanno versato il denaro trovato nel tempio e l'hanno consegnato in mano agli esecutori dei lavori, sovrintendenti al tempio del Signore".
Interconfessionale 22,10Poi aggiunse: «Il sommo sacerdote Chelkia mi ha dato questo libro». E lo lesse al re.
CEI 2008 2Re22,10Poi lo scriba Safan annunciò al re: "Il sacerdote Chelkia mi ha dato un libro". Safan lo lesse davanti al re.
Giosia fa consultare la profetessa Culda

Interconfessionale 22,11Quando udì quel che diceva il libro della legge, il re, turbato, si strappò i vestiti.
CEI 2008 2Re22,11Udite le parole del libro della legge, il re si stracciò le vesti.
Interconfessionale 22,12Diede disposizioni al sacerdote Chelkia, ad Achikàm, figlio di Safan, ad Acbor figlio di Michea, al segretario Safan e al ministro Asaià. Disse loro:
CEI 2008 2Re22,12Il re comandò al sacerdote Chelkia, ad Achikàm figlio di Safan, ad Acbor, figlio di Michea, allo scriba Safan e ad Asaià, ministro del re:
Interconfessionale «Andate a interrogare il Signore, per me e per tutto il popolo di Giuda, riguardo al contenuto del libro che è stato ritrovato. Il Signore è certamente in collera con noi, perché i nostri padri non hanno ascoltato quel che è scritto in quel libro e non l’hanno messo in pratica».
Note al Testo
22,13 Su interrogare o consultare il Signore vedi 1 Re 22,5 e nota.
CEI 2008 2Re22,13"Andate, consultate il Signore per me, per il popolo e per tutto Giuda, riguardo alle parole di questo libro ora trovato; grande infatti è la collera del Signore, che si è accesa contro di noi, perché i nostri padri non hanno ascoltato le parole di questo libro, mettendo in pratica quanto è stato scritto per noi".
Interconfessionale Il sacerdote Chelkia, Achikàm, Acbor, Safan e Asaià andarono da una profetessa di nome Culda, che abitava nel quartiere nuovo di Gerusalemme. Era la moglie di un certo Sallum, figlio di Tikva e nipote di Carcas, guardarobiere del tempio. Le spiegarono ogni cosa.
Rimandi
22,14 consultare un profeta 1 Sam 9,6; 1 Re 14,5; 22,7-8; Ger 21,2.
Note al Testo
22,14 quartiere nuovo: altri: secondo quartiere. Vedi anche Sofonia 1,10. — guardarobiere: compito necessario perché i partecipanti a un rito religioso indossavano abiti speciali.
CEI 2008 2ReIl sacerdote Chelkia, insieme con Achikàm, Acbor, Safan e Asaià, si recò dalla profetessa Culda, moglie di Sallum, figlio di Tikva, figlio di Carcas, custode delle vesti, la quale abitava nel secondo quartiere di Gerusalemme; essi parlarono con lei
22,14 La profetessa Culda non è ricordata altrove. Esercitavano già il ministero profetico Geremia e Sofonia, che però non vengono consultati.
Interconfessionale 22,15Culda diede loro un messaggio da parte del Signore, Dio d’Israele, per il re. La parola del Signore era questa:
CEI 2008 2Re22,15ed ella rispose loro: "Così dice il Signore, Dio d'Israele: "Riferite all'uomo che vi ha inviati da me:
Interconfessionale 22,16«Io manderò una sciagura su Gerusalemme e sui suoi abitanti, come è scritto nel libro che il re di Giuda ha letto.
CEI 2008 2Re22,16Così dice il Signore: Ecco, io farò venire una sciagura su questo luogo e sui suoi abitanti, conformemente a tutte le parole del libro che ha letto il re di Giuda,
Interconfessionale 22,17Essi mi hanno abbandonato e hanno onorato altre divinità. Hanno provocato il mio sdegno con gli idoli da loro fabbricati. Per questo sono in collera contro Gerusalemme, e non è più possibile frenare la mia indignazione».
CEI 2008 2Re22,17perché hanno abbandonato me e hanno bruciato incenso ad altri dèi per provocarmi a sdegno con tutte le opere delle loro mani; la mia collera si accenderà contro questo luogo e non si spegnerà!".
Interconfessionale La profetessa continuò: «Al re di Giuda, che vi ha mandati qui a interrogare il Signore, riferite anche queste parole del Signore, il Dio d’Israele: Hai ascoltato le minacce di rovina e di maledizione che ho pronunziato contro Gerusalemme e i suoi abitanti; ti sei umiliato, hai riconosciuto la tua colpa, hai pianto davanti a me e ti sei strappato i vestiti. Io, il Signore, ho ascoltato la tua preghiera.
Rimandi
22,18-19 ti sei umiliato 1 Re 21,29+.
Interconfessionale 22,20Ti lascerò morire in pace: non vedrai la rovina che manderò su Gerusalemme».
Chelkia e gli altri riferirono al re questo messaggio.
CEI 2008 2RePer questo, ecco, io ti riunirò ai tuoi padri e sarai loro riunito nel tuo sepolcro in pace e i tuoi occhi non vedranno tutta la sciagura che io farò venire su questo luogo"". Quelli riferirono il messaggio al re.


22,20 Le parole di questo versetto probabilmente derivano da una fonte che venne redatta prima della tragica fine di Giosia a Meghiddo (23,29-30).