Interconfessionale - Antico Testamento - Scritti - Salmi - 39
Salmi 39 38
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CEI 2008
38
Lamento sulla fragilità della vita
Interconfessionale
Per il direttore del coro. A Iedutùn. Salmo di Davide.
Rimandi
Note al Testo
39,1
Iedutùn era, secondo 1 Cronache 25,1.3.6, uno dei responsabili del canto e della musica sacra all’epoca di Davide.
CEI 2008
Sal Al maestro del coro. A Iedutùn. Salmo. Di Davide.
39,1
Percorsa da una sottile vena di amarezza, con accenti ora forti, ora ispirati a uno sconsolato pessimismo, questa composizione sembra contrapporsi all’ottimismo del Sal 8. L’uomo è visto qui nei suoi limiti, sempre alle prese con il peccato, la sofferenza, lo sconforto, la delusione. A ciò si aggiunge la constatazione della fugacità della vita che fa dell’uomo un forestiero e un ospite sulla terra (v. 13). Dio, che ha fatto pesare la sua mano, è il solo che può dare ascolto al grido della sua creatura.
39,1
Iedutùn: un personaggio con questo nome è citato nel primo libro delle Cronache (1Cr 9,16; 16,38.41-42) tra i leviti incaricati di un servizio particolare nel tempio di Gerusalemme (vedi anche Sal 62,1; 77,1).
Interconfessionale
Avevo detto: «Starò attento:
non peccherò parlando troppo,
terrò a freno la mia lingua
finché starò tra gente malvagia».
non peccherò parlando troppo,
terrò a freno la mia lingua
finché starò tra gente malvagia».
CEI 2008
Sal39,2 Ho detto: "Vigilerò sulla mia condotta
per non peccare con la mia lingua;
metterò il morso alla mia bocca
finché ho davanti il malvagio".
per non peccare con la mia lingua;
metterò il morso alla mia bocca
finché ho davanti il malvagio".
Interconfessionale
39,4Dentro di me avevo un gran fuoco,
più pensavo e più mi sentivo scoppiare
e così ho sciolto la lingua:
più pensavo e più mi sentivo scoppiare
e così ho sciolto la lingua:
CEI 2008
Sal39,4 Mi ardeva il cuore nel petto;
al ripensarci è divampato il fuoco.
Allora ho lasciato parlare la mia lingua:
al ripensarci è divampato il fuoco.
Allora ho lasciato parlare la mia lingua:
Interconfessionale
«Signore, fammi conoscere la mia fine
e quanto durano i miei giorni:
saprò come è fragile la mia vita!
e quanto durano i miei giorni:
saprò come è fragile la mia vita!
CEI 2008
Sal39,5 "Fammi conoscere, Signore, la mia fine,
quale sia la misura dei miei giorni,
e saprò quanto fragile io sono".
quale sia la misura dei miei giorni,
e saprò quanto fragile io sono".
Interconfessionale
La mia vita, l’hai resa ben corta,
di fronte a te la sua durata è un nulla.
Ogni uomo è come un soffio,
di fronte a te la sua durata è un nulla.
Ogni uomo è come un soffio,
CEI 2008
Sal39,6 Ecco, di pochi palmi hai fatto i miei giorni,
è un nulla per te la durata della mia vita.
Sì, è solo un soffio ogni uomo che vive.
è un nulla per te la durata della mia vita.
Sì, è solo un soffio ogni uomo che vive.
Interconfessionale
39,7va e viene come un’ombra,
la sua fatica è come un soffio,
accumula ricchezze ma non sa a chi andranno».
la sua fatica è come un soffio,
accumula ricchezze ma non sa a chi andranno».
CEI 2008
Sal39,7 Sì, è come un'ombra l'uomo che passa.
Sì, come un soffio si affanna,
accumula e non sa chi raccolga.
Sì, come un soffio si affanna,
accumula e non sa chi raccolga.
Interconfessionale
Allora, Signore, cosa posso aspettarmi?
Sei tu la mia unica speranza!
Sei tu la mia unica speranza!
Interconfessionale
39,11Basta. Non tormentarmi più a lungo:
sono sfinito sotto i colpi della tua mano.
sono sfinito sotto i colpi della tua mano.
Interconfessionale
Tu castighi l’uomo per le sue colpe
e come un tarlo distruggi
quel che ha di più caro:
l’uomo è davvero come un soffio!
e come un tarlo distruggi
quel che ha di più caro:
l’uomo è davvero come un soffio!
CEI 2008
Sal39,12 Castigando le sue colpe
tu correggi l'uomo,
corrodi come un tarlo i suoi tesori.
Sì, ogni uomo non è che un soffio.
tu correggi l'uomo,
corrodi come un tarlo i suoi tesori.
Sì, ogni uomo non è che un soffio.
Interconfessionale
Ascolta la mia preghiera, Signore,
tendi l’orecchio al mio grido,
non essere insensibile alle mie lacrime.
Perché presso di te sono solo un ospite,
pellegrino, come i miei antenati.
tendi l’orecchio al mio grido,
non essere insensibile alle mie lacrime.
Perché presso di te sono solo un ospite,
pellegrino, come i miei antenati.
CEI 2008
Sal39,13 Ascolta la mia preghiera, Signore,
porgi l'orecchio al mio grido,
non essere sordo alle mie lacrime,
perché presso di te io sono forestiero,
ospite come tutti i miei padri.
porgi l'orecchio al mio grido,
non essere sordo alle mie lacrime,
perché presso di te io sono forestiero,
ospite come tutti i miei padri.
Interconfessionale
Distogli da me il tuo sguardo severo,
perché io abbia un po’ di respiro,
prima di andarmene e non essere più.
perché io abbia un po’ di respiro,
prima di andarmene e non essere più.
CEI 2008
Sal39,14 Distogli da me il tuo sguardo:
che io possa respirare,
prima che me ne vada
e di me non resti più nulla.
che io possa respirare,
prima che me ne vada
e di me non resti più nulla.