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INTERCONFESSIONALE

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Interconfessionale - Antico Testamento - Deuterocanonici - Supplementi a Daniele - 14

Supplementi a Daniele 14

Interconfessionale Torna al libro

CEI 2008

Bel e il drago
Daniele e i sacerdoti del dio Bel

Interconfessionale Alla morte del re Astiage, Ciro gli succedette sul trono di Persia.
Note al Testo
14,1 Ciro II di Persia (Ciro il Grande) riuscì a sottomettere Astiage, re dei Medi, nel 550 a.C. e da quel momento estese il suo potere su tutto il territorio persiano. Astiage però non morì in quella battaglia.
Interconfessionale 14,2Daniele viveva alla corte di Ciro ed era il più stimato di tutti gli amici del re.
Interconfessionale I Babilonesi avevano un idolo di nome Bel. Ogni giorno il popolo doveva offrire a Bel dodici sacchi di farina finissima, quaranta pecore e duecentocinquanta litri di vino.
Note al Testo
14,3 Bel Is 46,1; Ger 50,2; 51,44.
Interconfessionale 14,4Anche il re lo credeva un dio e tutti i giorni andava ad adorarlo. Daniele invece adorava soltanto il suo Dio.
Interconfessionale Il re gli disse:
— Perché non adori Bel?
Daniele rispose:
— Perché io non adoro idoli fatti dalle mani dell’uomo. Io adoro solo il Dio vivo, che creò il cielo e la terra ed è il Signore di tutta l’umanità.
Note al Testo
14,5 il cielo e la terra Gn 1,1; 14,19.22.
Interconfessionale 14,6Allora il re gli disse:
— Come fai a non crederlo un dio vivo? Non vedi quanto mangia e beve ogni giorno?
Interconfessionale 14,7Daniele si mise a ridere e rispose:
— Non essere così ingenuo, o re! Quest’idolo non è altro che terra cotta di dentro e bronzo di fuori, e non ha mai mangiato né bevuto un bel niente!
Interconfessionale 14,8Il re si arrabbiò. Fece chiamare i sacerdoti di Bel e disse:
— Ditemi chi mangia tutta questa roba, altrimenti sarete messi a morte! Se invece potrete dimostrarmi che la mangia Bel, sarà messo a morte Daniele perché pretende di dire che Bel non è dio!
Interconfessionale 14,9Daniele disse al re:
— D’accordo! sia fatto come hai detto.
I sacerdoti di Bel erano almeno settanta, senza contare le loro mogli e i loro figli.
Interconfessionale 14,10Il re si recò nel tempio di Bel insieme a Daniele.
Interconfessionale 14,11I sacerdoti gli dissero:
— Ecco, noi usciamo dal tempio. Tu, o re, disporrai i cibi e farai portare il vino. Poi chiuderai la porta e ci metterai i sigilli reali. Domattina tornerai a vedere. Se troverai che Bel non ha mangiato tutto, ci farai morire; ma se sarà sparito tutto, farai morire Daniele, perché ci ha calunniati.
Interconfessionale I sacerdoti se la ridevano di Daniele, perché avevano fatto un passaggio segreto sotto l’altare; così potevano andare ogni notte a prendersi le offerte.
Note al Testo
14,12 sotto l’altare: altri: sotto la tavola.
Interconfessionale 14,13Quando essi uscirono il re fece mettere i cibi davanti a Bel.
Interconfessionale 14,14Daniele ordinò ai suoi servitori di portare della cenere e la fece spargere su tutto il pavimento. Nessuno li vide, eccetto il re. Poi uscirono tutti e chiusero la porta; misero i sigilli reali e se ne andarono.
Interconfessionale 14,15Come erano soliti fare, quella notte i sacerdoti di Bel entrarono nel tempio per il passaggio segreto, con le loro mogli e i loro figli; mangiarono e bevvero tutto.
Interconfessionale 14,16L’indomani il re e Daniele si alzarono presto e andarono al tempio.
Interconfessionale 14,17Il re domandò a Daniele:
— Sono intatti i sigilli?
Daniele rispose:
— Sì, o re, sono intatti!
Interconfessionale Il re aprì subito la porta e appena guardò all’altare, gridò a gran voce: «Sei grande, o Bel! In te non c’è nessun inganno!».
Note al Testo
14,18 all’altare: altri: la tavola.
Interconfessionale 14,19Ma Daniele si mise a ridere. Trattenne il re perché non entrasse e gli disse:
— Osserva il pavimento: di chi sono queste impronte?
Interconfessionale 14,20Il re rispose:
— Vedo impronte di uomini, donne e bambini.
Interconfessionale 14,21Allora il re si adirò e fece arrestare i sacerdoti di Bel, le loro mogli e i loro figli. Gli fecero vedere il passaggio segreto da dove ogni notte entravano per mangiare tutte le offerte.
Interconfessionale 14,22Il re fece uccidere i sacerdoti e consegnò la statua di Bel a Daniele che la distrusse assieme al suo tempio.
Daniele e il drago

Interconfessionale Nella città di Babilonia c’era anche un grosso drago e i Babilonesi lo adoravano come un dio.
Note al Testo
14,23 un grosso drago: altri: un grosso serpente (e così pure per le altre ricorrenze nel racconto).
Interconfessionale 14,24Un giorno il re disse a Daniele:
— Non mi dirai che questo dio non è vivo? Perciò adoralo!
Interconfessionale Rispose Daniele:
— Io adoro il Signore mio Dio. Egli solo è il Dio vivo. Se tu, o re, mi dai il permesso, io ucciderò il drago senza usare né la spada né il bastone.
Note al Testo
14,25 il Signore Dt 6,4.13; Mt 4,10.
Interconfessionale 14,26Il re rispose:
— D’accordo! Hai il mio permesso.
Interconfessionale 14,27Allora Daniele prese della pece, del grasso e dei peli; mise a cuocere tutto insieme e ne fece alcune polpette. Le gettò nella gola del drago ed esso, appena le inghiotti, scoppiò. Allora Daniele gridò: «Ecco che cosa adorate!».
Interconfessionale 14,28Quando i Babilonesi vennero a sapere quel che era capitato, si arrabbiarono molto e fecero una dimostrazione di protesta contro il re. Gridavano: «Il re si è fatto ebreo! Ha distrutto Bel, ha fatto uccidere il drago e ha massacrato i sacerdoti!».
Interconfessionale 14,29Quando giunsero dal re, urlarono: «Consegnaci subito Daniele, altrimenti uccideremo te e tutta la tua famiglia!».
Interconfessionale 14,30Il re, vista la loro violenza, fu costretto ad abbandonare Daniele nelle loro mani.
Interconfessionale 14,31Essi lo gettarono nella fossa dei leoni e lo lasciarono là per sei giorni.
Interconfessionale 14,32Nella fossa c’erano sette leoni. Normalmente davano loro ogni giorno due cadaveri umani e due pecore; ma quella volta ai leoni non fu dato altro cibo, per essere sicuri che sbranassero Daniele.
Interconfessionale 14,33A quel tempo il profeta Abacuc si trovava nella terra di Giuda. Egli aveva fatto cuocere la minestra e in un vaso aveva preparato del pane spezzettato. Stava per andare nei campi per portare da mangiare ai mietitori.
Interconfessionale 14,34L’angelo del Signore disse ad Abacuc:
— Porta questo cibo a Daniele che è a Babilonia, nella fossa dei leoni.
Interconfessionale 14,35Abacuc rispose:
— Signore, io non sono mai stato a Babilonia e non so dove sia la fossa dei leoni.
Interconfessionale Allora l’angelo del Signore prese Abacuc per i capelli e, con la velocità del vento, lo portò a Babilonia, dov’era la fossa dei leoni.
Note al Testo
14,36 con la velocità del vento: altri: con la forza del suo spirito.
Interconfessionale 14,37Abacuc gridò:
— Daniele! Daniele! prendi questo cibo: è Dio che te lo manda.
Interconfessionale Daniele disse:
— O Dio, ti sei ricordato di me! Tu non abbandoni mai quelli che ti amano!
Note al Testo
14,38 Tu non abbandoni mai quelli che ti amano Sal 9,11; 27,9; 145,8.
Interconfessionale 14,39Poi si alzò e si mise a mangiare. L’angelo di Dio riportò immediatamente Abacuc a casa sua.
Interconfessionale 14,40Sette giorni dopo che Daniele era stato gettato nella fossa dei leoni, il re andò alla fossa a piangere e a far lutto sopra di lui. Quando arrivò alla fossa guardò dentro e vide Daniele seduto.
Interconfessionale 14,41Allora gridò: «Signore, Dio di Daniele, tu sei grande! Non c’è altro Dio all’infuori di te!».
Interconfessionale 14,42Fece uscire Daniele dalla fossa e fece gettare al suo posto quelli che avevano cercato di farlo morire. I leoni li sbranarono immediatamente, davanti agli occhi del re.