Interconfessionale - Antico Testamento - Legge - Genesi - 32
Genesi 32
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CEI 2008
Interconfessionale
32,1Il mattino seguente Labano si alzò presto, baciò i suoi nipoti e le sue figlie e li benedisse. Poi se ne andò e tornò a casa sua.
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Gen32,1 Làbano si alzò di buon mattino, baciò i figli e le figlie e li benedisse. Poi partì e ritornò a casa.
Giacobbe prepara l’incontro con Esaù
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Come li vide, Giacobbe esclamò: «Questo è l’accampamento di Dio!» e chiamò quel luogo ‘Macanàim’ (Due accampamenti).
Note al Testo
32,3
Macanàim: questo nome significa due accampamenti. È in relazione sia con l’esclamazione di Giacobbe: Questo è l’accampamento di Dio!, sia con la divisione in due gruppi che Giacobbe farà della sua gente (vv. 8 e 9). Macanàim è una località della Transgiordania, ma la sua individuazione resta incerta.
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Gen32,3Giacobbe al vederli disse: "Questo è l'accampamento di Dio", e chiamò quel luogo Macanàim.
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Poi Giacobbe mandò davanti a sé alcuni messaggeri a suo fratello Esaù, nella regione di Seir, la campagna di Edom.
CEI 2008
GenPoi Giacobbe mandò avanti a sé alcuni messaggeri al fratello Esaù, nella regione di Seir, la campagna di Edom.
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32,5Diede loro quest’ordine: «Parlerete così a mio fratello Esaù: Il tuo umile servo Giacobbe ti manda a dire: Io sono stato presso Labano come un emigrante, e vi sono rimasto fino a ora.
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Gen32,5Diede loro questo comando: "Direte al mio signore Esaù: "Dice il tuo servo Giacobbe: Sono restato come forestiero presso Làbano e vi sono rimasto fino ad ora.
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Sono divenuto proprietario di buoi, di asini e di greggi, di servi e di serve. Ora ti mando questi messaggeri per farlo sapere a te, Esaù, mio signore, perché io trovi così buona accoglienza presso di te».
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Gen32,6Sono venuto in possesso di buoi, asini e greggi, di schiavi e schiave. Ho mandato a informarne il mio signore, per trovare grazia ai suoi occhi"".
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32,7I messaggeri tornarono da Giacobbe e gli dissero: «Siamo stati da tuo fratello Esaù. Ora anch’egli ti sta venendo incontro, e ha con sé quattrocento uomini».
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Gen32,7I messaggeri tornarono da Giacobbe, dicendo: "Siamo stati da tuo fratello Esaù; ora egli stesso sta venendoti incontro e ha con sé quattrocento uomini".
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32,8Giacobbe ebbe paura e fu preso da grande angoscia. Allora divise in due gruppi la gente che era con lui, e divise anche le pecore, i buoi e i cammelli.
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Gen32,8Giacobbe si spaventò molto e si sentì angustiato; allora divise in due accampamenti la gente che era con lui, il gregge, gli armenti e i cammelli.
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32,9Pensava tra sé: «Se Esaù piomba su un gruppo e lo distrugge, l’altro potrà salvarsi».
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Gen32,9Pensava infatti: "Se Esaù raggiunge un accampamento e lo sconfigge, l'altro si salverà".
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32,10Poi Giacobbe pregò: «O Dio dei miei padri, Dio di Abramo e Dio di Isacco, o Signore! Tu mi hai detto: “Ritorna al tuo paese, ai tuoi parenti, e io farò in modo che tutto ti vada bene”.
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Gen32,10Giacobbe disse: "Dio del mio padre Abramo e Dio del mio padre Isacco, Signore, che mi hai detto: "Ritorna nella tua terra e tra la tua parentela, e io ti farò del bene",
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32,11Io non sono degno di tutti i favori che hai fatto con grande fedeltà a me, tuo servitore. Non avevo che il mio bastone quando ho attraversato il Giordano e ora me ne ritorno con questi due gruppi.
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Gen32,11io sono indegno di tutta la bontà e di tutta la fedeltà che hai usato verso il tuo servo. Con il mio solo bastone avevo passato questo Giordano e ora sono arrivato al punto di formare due accampamenti.
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Salvami dalla mano di mio fratello Esaù, perché ho paura di lui. Temo che egli venga e uccida me, le donne e i bambini.
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Gen32,12Salvami dalla mano di mio fratello, dalla mano di Esaù, perché io ho paura di lui: che egli non arrivi e colpisca me e, senza riguardi, madri e bambini!
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Eppure tu mi avevi detto: “Farò in modo che tutto vada bene per te! Renderò i tuoi discendenti numerosi come i granelli di sabbia del mare, che non si possono contare, tanti ce ne sono”».
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Gen32,13Eppure tu hai detto: "Ti farò del bene e renderò la tua discendenza tanto numerosa come la sabbia del mare, che non si può contare"".
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Per quella notte Giacobbe rimase in quel luogo. E per fare un regalo a suo fratello Esaù prese quel che gli capitò sotto mano:
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Gen32,14Giacobbe rimase in quel luogo a passare la notte. Poi prese, da ciò che gli capitava tra mano, un dono per il fratello Esaù:
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32,16trenta cammelle allattanti, con i loro piccoli, quaranta mucche e dieci tori, venti asine e dieci asini.
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Gen32,16trenta cammelle, che allattavano, con i loro piccoli, quaranta giovenche e dieci torelli, venti asine e dieci asinelli.
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32,17Affidò separatamente ogni gregge ai suoi servi e disse loro: «Andate avanti e lasciate un intervallo fra un gregge e l’altro».
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Gen32,17Egli affidò ai suoi servi i singoli branchi separatamente e disse loro: "Passate davanti a me e lasciate una certa distanza tra un branco e l'altro".
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32,18Poi diede quest’ordine al primo servitore: «Quando mio fratello Esaù ti verrà incontro e ti chiederà: “Di chi sei servo? Dove vai? E di chi è questo bestiame che spingi davanti a te?”,
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Gen32,18Diede quest'ordine al primo: "Quando ti incontrerà Esaù, mio fratello, e ti domanderà: "A chi appartieni? Dove vai? Di chi sono questi animali che ti camminano davanti?",
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32,19tu risponderai: Io sono di Giacobbe, tuo servitore. E questo bestiame è un regalo che egli fa al mio signore Esaù. Ecco, lui stesso viene dietro di noi».
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Gen32,19tu risponderai: "Di tuo fratello Giacobbe; è un dono inviato al mio signore Esaù; ecco, egli stesso ci segue"".
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32,20Diede lo stesso ordine al secondo servitore, al terzo e a tutti quelli che accompagnavano i greggi: «Questo direte a Esaù, quando lo incontrerete.
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Gen32,20Lo stesso ordine diede anche al secondo e anche al terzo e a quanti seguivano i branchi: "Queste parole voi rivolgerete ad Esaù quando lo incontrerete;
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32,21E inoltre gli direte: Il tuo servitore Giacobbe viene dietro a noi».
Pensava infatti: «Io lo calmerò prima con il regalo che mi precede, poi mi presenterò a lui. Allora, forse, mi farà buona accoglienza!».
Pensava infatti: «Io lo calmerò prima con il regalo che mi precede, poi mi presenterò a lui. Allora, forse, mi farà buona accoglienza!».
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Gen32,21gli direte: "Anche il tuo servo Giacobbe ci segue"". Pensava infatti: "Lo placherò con il dono che mi precede e in seguito mi presenterò a lui; forse mi accoglierà con benevolenza".
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32,22Perciò il bestiame destinato in regalo partì prima. Giacobbe invece passò quella notte nell’accampamento.
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Gen32,22Così il dono passò prima di lui, mentre egli trascorse quella notte nell'accampamento.
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Nel corso della notte egli si alzò, prese le due mogli, le due serve e gli undici figli e fece loro passare il guado dello Iabbok, con tutti i suoi averi.
Rimandi
32,23-33
Giacobbe lotta con l’angelo Os 12,4-5; cfr. 2 Cor 12,7-10.
Note al Testo
32,23-24
Lo Iabbok è un affluente del fiume Giordano.
Giacobbe lotta con un angelo
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Giacobbe rimase solo, e uno sconosciuto lottò con lui fino allo spuntar dell’alba.
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32,26Quando costui vide che non poteva vincere Giacobbe nella lotta, lo colpì all’articolazione del femore, che si slogò,
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Gen32,26Vedendo che non riusciva a vincerlo, lo colpì all'articolazione del femore e l'articolazione del femore di Giacobbe si slogò, mentre continuava a lottare con lui.
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32,27e disse:
— Lasciami andare perché già spunta l’alba. Giacobbe rispose:
— Non ti lascerò andare se prima non mi avrai benedetto.
— Lasciami andare perché già spunta l’alba. Giacobbe rispose:
— Non ti lascerò andare se prima non mi avrai benedetto.
CEI 2008
Gen32,27Quello disse: "Lasciami andare, perché è spuntata l'aurora". Giacobbe rispose: "Non ti lascerò, se non mi avrai benedetto!".
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L’altro disse:
— Non ti chiamerai più Giacobbe, ma Israele, perché tu hai lottato contro Dio e contro gli uomini e hai vinto.
— Non ti chiamerai più Giacobbe, ma Israele, perché tu hai lottato contro Dio e contro gli uomini e hai vinto.
Rimandi
32,29
cambio del nome 17,5+.
Note al Testo
32,29
Israele: nell’ebraico vi è un gioco di parole fra il nome Israele e l’espressione qui tradotta con: hai lottato contro Dio. Il nome nuovo dato a Giacobbe segna un cambiamento profondo nella sua vita.
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Gen32,29Riprese: "Non ti chiamerai più Giacobbe, ma Israele, perché hai combattuto con Dio e con gli uomini e hai vinto!".
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Giacobbe gli domandò:
— Dimmi, ti prego, qual è il tuo nome? L’altro gli rispose:
— Perché mi chiedi il mio nome? — e diede la sua benedizione a Giacobbe.
— Dimmi, ti prego, qual è il tuo nome? L’altro gli rispose:
— Perché mi chiedi il mio nome? — e diede la sua benedizione a Giacobbe.
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Gen32,30Giacobbe allora gli chiese: "Svelami il tuo nome". Gli rispose: "Perché mi chiedi il nome?". E qui lo benedisse.
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Giacobbe disse: «Ho veduto Dio a faccia a faccia e non sono morto!». Perciò chiamò quel luogo ‘Penuèl’ (A faccia a faccia con Dio).
Rimandi
32,31
Ho veduto Dio… Es 33,20+.
Note al Testo
32,31
Penuèl: così secondo alcune antiche versioni, per uniformità con Penuèl del v. 32. In ebraico però si legge la variante Peniel.
Interconfessionale
32,33Proprio per questo fatto anche oggi gli Ebrei non mangiano il nervo sciatico che è sopra l’articolazione del femore: perché quello sconosciuto colpì Giacobbe in quel punto, all’articolazione del femore.
CEI 2008
Gen32,33Per questo gli Israeliti, fino ad oggi, non mangiano il nervo sciatico, che è sopra l'articolazione del femore, perché quell'uomo aveva colpito l'articolazione del femore di Giacobbe nel nervo sciatico.