Interconfessionale - Nuovo Testamento - Lettere di Paolo - Romani - 6
Lettera ai Romani 6
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CEI 2008
Morti al peccato, ma viventi in Cristo
Interconfessionale
Quale sarà la conclusione? Che dobbiamo restare nel peccato affinché sia più abbondante la grazia di Dio?
CEI 2008
Rm Che diremo dunque? Rimaniamo nel peccato perché abbondi la grazia?
Interconfessionale
No di certo! Noi che siamo morti al peccato, come potremmo ancora vivere in esso?
Interconfessionale
Vi siete dimenticati che il nostro battesimo unendoci a *Cristo ci ha uniti alla sua morte?
CEI 2008
RmO non sapete che quanti siamo stati battezzati in Cristo Gesù, siamo stati battezzati nella sua morte?
Interconfessionale
Per mezzo del battesimo che ci ha uniti alla sua morte, siamo dunque stati sepolti con lui, affinché, come Cristo è risuscitato dai morti mediante la potenza gloriosa del Padre, così anche noi vivessimo una nuova vita.
CEI 2008
Rm6,4Per mezzo del battesimo dunque siamo stati sepolti insieme a lui nella morte affinché, come Cristo fu risuscitato dai morti per mezzo della gloria del Padre, così anche noi possiamo camminare in una vita nuova.
Interconfessionale
Infatti, se siamo stati totalmente uniti a lui con una morte simile alla sua, lo saremo anche con una risurrezione simile alla sua.
CEI 2008
Rm6,5Se infatti siamo stati intimamente uniti a lui a somiglianza della sua morte, lo saremo anche a somiglianza della sua risurrezione.
Interconfessionale
Una cosa sappiamo di certo: l’uomo vecchio che è in noi ora è stato crocifisso con Cristo, per distruggere la nostra natura peccaminosa e liberarci dal peccato.
Rimandi
6,6
ciò che eravamo prima Col 3,9-10; Ef 4,22-24. — crocifissi con Cristo Gal 5,24; 6,14.
Note al Testo
6,6
l’uomo vecchio che è in noi: altri: quel che eravamo prima.
CEI 2008
Rm6,6Lo sappiamo: l'uomo vecchio che è in noi è stato crocifisso con lui, affinché fosse reso inefficace questo corpo di peccato, e noi non fossimo più schiavi del peccato.
Interconfessionale
6,9perché sappiamo che Cristo, risuscitato dai morti, non muore più: la morte non ha più potere su di lui.
CEI 2008
Rm6,9sapendo che Cristo, risorto dai morti, non muore più; la morte non ha più potere su di lui.
Interconfessionale
Quando egli morì, morì nei confronti del peccato una volta per sempre, ma ora vive, e vive per Dio.
CEI 2008
Rm6,10Infatti egli morì, e morì per il peccato una volta per tutte; ora invece vive, e vive per Dio.
Interconfessionale
Così, anche voi, consideratevi morti al peccato, ma viventi per Dio, con Cristo Gesù.
Rimandi
6,11
morti nei confronti del peccato, viventi per Dio 1 Pt 2,24; cfr. Col 3,3.5; Gal 2,19; 2 Cor 5,15.
Interconfessionale
6,12Il peccato non abbia dunque più potere su di voi. Anche se dovete ancora morire non ubbidite più ai suoi desideri perversi.
CEI 2008
Rm6,12Il peccato dunque non regni più nel vostro corpo mortale, così da sottomettervi ai suoi desideri.
Interconfessionale
Non trasformatevi in strumenti di male al servizio del peccato. Offritevi invece come strumenti di bene al servizio di Dio, perché siete come uomini che sono tornati dalla morte alla vita.
Note al Testo
6,13
strumenti di bene al servizio di Dio: la parola greca, da molti sempre tradotta con giustizia, ha nel c. 6 vari significati e viene tradotta con le espressioni: bene (v. 13); di Dio che vi conduce a una vita giusta davanti a sé (v. 16); di quel che è giusto (vv. 18.19); volere di Dio (v. 20). Per gli ultimi due significati vedi pure nota a Matteo 3,15.
CEI 2008
Rm6,13Non offrite al peccato le vostre membra come strumenti di ingiustizia, ma offrite voi stessi a Dio come viventi, ritornati dai morti, e le vostre membra a Dio come strumenti di giustizia.
Al servizio di Dio che salva
Interconfessionale
6,15Ma che cosa faremo? Ci metteremo a peccare perché non siamo più sotto la Legge, ma sotto la grazia? Sarebbe assurdo!
CEI 2008
RmChe dunque? Ci metteremo a peccare perché non siamo sotto la Legge, ma sotto la grazia? È assurdo!
Interconfessionale
Sapete benissimo che se vi mettete al servizio di qualcuno, dovete ubbidirgli e diventare suoi schiavi: sia del peccato che conduce alla morte, sia di Dio che vi conduce a una vita giusta dinanzi a lui.
CEI 2008
Rm6,16Non sapete che, se vi mettete a servizio di qualcuno come schiavi per obbedirgli, siete schiavi di colui al quale obbedite: sia del peccato che porta alla morte, sia dell'obbedienza che conduce alla giustizia?
Interconfessionale
6,17Prima, voi eravate schiavi del peccato; poi, avete ubbidito di tutto cuore all’insegnamento che avete ricevuto. Perciò ringraziamo Dio
CEI 2008
Rm6,17Rendiamo grazie a Dio, perché eravate schiavi del peccato, ma avete obbedito di cuore a quella forma di insegnamento alla quale siete stati affidati.
Interconfessionale
6,19Sto parlando con esempi umani, perché possiate capire. Come prima avevate posto voi stessi al servizio dell’impurità e della malvagità che conducono alla ribellione contro Dio, così, ora, mettetevi al servizio di quel che è giusto per vivere una vita santa.
CEI 2008
Rm6,19Parlo un linguaggio umano a causa della vostra debolezza. Come infatti avete messo le vostre membra a servizio dell'impurità e dell'iniquità, per l'iniquità, così ora mettete le vostre membra a servizio della giustizia, per la santificazione.
Interconfessionale
ora, invece, liberati dalla schiavitù del peccato, siete passati al servizio di Dio: il risultato è una vita che piace a Dio, e il traguardo è la vita eterna.
CEI 2008
Rm6,22Ora invece, liberati dal peccato e fatti servi di Dio, raccogliete il frutto per la vostra santificazione e come traguardo avete la vita eterna.
Interconfessionale
Perché il peccato ci ripaga con la morte, Dio invece ci dona la vita eterna mediante Cristo Gesù, nostro Signore.
CEI 2008
Rm6,23Perché il salario del peccato è la morte; ma il dono di Dio è la vita eterna in Cristo Gesù, nostro Signore.