Interconfessionale - Antico Testamento - Deuterocanonici - Sapienza - 15
Sapienza 15
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CEI 2008
Il vero Dio e quelli fabbricati dagli uomini
Interconfessionale
Ma tu nostro Dio, sei un Dio fedele:
sei buono e paziente e governi l’universo con grande amore.
sei buono e paziente e governi l’universo con grande amore.
CEI 2008
Sap Ma tu, nostro Dio, sei buono e veritiero,
sei paziente e tutto governi secondo misericordia.
sei paziente e tutto governi secondo misericordia.
Interconfessionale
15,2Anche se siamo colpevoli, ci mettiamo nelle tue mani,
perché ti riconosciamo come nostro Signore
e non peccheremo più
perché sappiamo di appartenerti.
perché ti riconosciamo come nostro Signore
e non peccheremo più
perché sappiamo di appartenerti.
CEI 2008
Sap15,2Anche se pecchiamo, siamo tuoi, perché conosciamo la tua potenza;
ma non peccheremo più, perché sappiamo di appartenerti.
ma non peccheremo più, perché sappiamo di appartenerti.
Interconfessionale
15,3Infatti chi ti conosce può vivere perfettamente come vuoi tu
e chi ti riconosce come signore si assicura una vita immortale.
e chi ti riconosce come signore si assicura una vita immortale.
CEI 2008
Sap15,3Conoscerti, infatti, è giustizia perfetta,
conoscere la tua potenza è radice d'immortalità.
conoscere la tua potenza è radice d'immortalità.
Interconfessionale
Non ci ha indotto in errore l’invenzione di un’arte cattiva
la fatica sterile dei pittori che dosano luci e ombre
e abbozzano immagini con vari colori.
la fatica sterile dei pittori che dosano luci e ombre
e abbozzano immagini con vari colori.
CEI 2008
Sap15,4Non ci indusse in errore né l'invenzione umana di un'arte perversa,
né il lavoro infruttuoso di coloro che disegnano ombre,
immagini imbrattate di vari colori,
né il lavoro infruttuoso di coloro che disegnano ombre,
immagini imbrattate di vari colori,
Interconfessionale
15,5Queste figure risvegliano la passione della gente superficiale
che si innamora di forme e di immagini senza vita.
che si innamora di forme e di immagini senza vita.
CEI 2008
Sap15,5la cui vista negli stolti provoca il desiderio,
l'anelito per una forma inanimata di un'immagine morta.
l'anelito per una forma inanimata di un'immagine morta.
Interconfessionale
15,6Quelli che le fabbricano, le ammirano o le adorano
amano il male e sono degni di simili speranze.
amano il male e sono degni di simili speranze.
CEI 2008
Sap15,6Amanti di cose cattive e degni di simili speranze
sono coloro che fanno, desiderano e venerano gli idoli.
sono coloro che fanno, desiderano e venerano gli idoli.
Gli idolatri fabbricano idoli di argilla
Interconfessionale
Il vasaio a fatica impasta l’argilla
e modella oggetti diversi per i bisogni di tutti i giorni.
Con la medesima argilla forma,
uno dopo l’altro e alla stessa maniera,
piatti per mangiare e vasi da notte.
Per gli uni e per gli altri è lui che decide
a cosa dovranno servire.
e modella oggetti diversi per i bisogni di tutti i giorni.
Con la medesima argilla forma,
uno dopo l’altro e alla stessa maniera,
piatti per mangiare e vasi da notte.
Per gli uni e per gli altri è lui che decide
a cosa dovranno servire.
CEI 2008
SapUn vasaio, impastando con fatica la terra molle,
plasma per il nostro uso ogni vaso.
Ma con il medesimo fango modella
i vasi che servono per usi nobili
e quelli per usi contrari, tutti allo stesso modo;
quale debba essere l'uso di ognuno di essi
lo giudica colui che lavora l'argilla.
plasma per il nostro uso ogni vaso.
Ma con il medesimo fango modella
i vasi che servono per usi nobili
e quelli per usi contrari, tutti allo stesso modo;
quale debba essere l'uso di ognuno di essi
lo giudica colui che lavora l'argilla.
15,7-13
Il fabbricante di idoli
L’immagine del vasaio appare spesso nella Bibbia (vedi Sir 38,29-30; Is 29,16; 45,9; Ger 18,4): qui è presentata come esempio di colui che fabbrica gli idoli.
L’immagine del vasaio appare spesso nella Bibbia (vedi Sir 38,29-30; Is 29,16; 45,9; Ger 18,4): qui è presentata come esempio di colui che fabbrica gli idoli.
Interconfessionale
Poi, con la stessa argilla,
fa un idolo illusorio.
Ma questa è una fatica sbagliata:
egli è appena stato tratto dalla terra
e tra poco deve ritornarci
e restituire la vita che ha avuto in prestito.
fa un idolo illusorio.
Ma questa è una fatica sbagliata:
egli è appena stato tratto dalla terra
e tra poco deve ritornarci
e restituire la vita che ha avuto in prestito.
CEI 2008
SapQuindi, mal impiegando la fatica,
con il medesimo fango plasma un dio vano,
egli che, nato da poco dalla terra,
tra poco ritornerà alla terra da cui fu tratto,
quando gli sarà richiesta l'anima, avuta in prestito.
con il medesimo fango plasma un dio vano,
egli che, nato da poco dalla terra,
tra poco ritornerà alla terra da cui fu tratto,
quando gli sarà richiesta l'anima, avuta in prestito.
Interconfessionale
15,9Ma lui non pensa che deve morire
e che la sua vita è breve.
Vuol far concorrenza con chi lavora l’oro e l’argento,
imita chi fonde il bronzo
e pensa che sia un onore modellare cose false.
e che la sua vita è breve.
Vuol far concorrenza con chi lavora l’oro e l’argento,
imita chi fonde il bronzo
e pensa che sia un onore modellare cose false.
CEI 2008
Sap15,9Tuttavia egli si preoccupa non perché sta per morire
o perché ha una vita breve,
ma di gareggiare con gli orafi e con gli argentieri,
di imitare coloro che fondono il bronzo,
e ritiene un vanto plasmare cose false.
o perché ha una vita breve,
ma di gareggiare con gli orafi e con gli argentieri,
di imitare coloro che fondono il bronzo,
e ritiene un vanto plasmare cose false.
Interconfessionale
15,10Ma cenere sono i valori in cui crede,
le sue speranze sono una manciata di terra
e la sua vita conta meno dell’argilla.
le sue speranze sono una manciata di terra
e la sua vita conta meno dell’argilla.
CEI 2008
Sap15,10Cenere è il suo cuore,
la sua speranza più vile della terra,
la sua vita più spregevole del fango,
la sua speranza più vile della terra,
la sua vita più spregevole del fango,
Interconfessionale
15,11Ma non riconosce colui che lo ha plasmato
e gli ha dato la vita, la forza di agire
e lo spirito che lo fa vivere.
e gli ha dato la vita, la forza di agire
e lo spirito che lo fa vivere.
CEI 2008
Sap15,11perché disconosce colui che lo ha plasmato,
colui che gli inspirò un'anima attiva
e gli infuse uno spirito vitale.
colui che gli inspirò un'anima attiva
e gli infuse uno spirito vitale.
Interconfessionale
15,12Per lui la vita è un passatempo,
l’esistenza un mercato, un’occasione per far soldi;
dice che bisogna approfittare di tutto, anche del male.
l’esistenza un mercato, un’occasione per far soldi;
dice che bisogna approfittare di tutto, anche del male.
CEI 2008
Sap15,12Ma egli considera la nostra vita come un gioco da bambini,
l'esistenza un mercato lucroso.
Egli dice che da tutto, anche dal male, si deve trarre profitto.
l'esistenza un mercato lucroso.
Egli dice che da tutto, anche dal male, si deve trarre profitto.
Interconfessionale
15,13Costui più di tutti sa di peccare,
quando con la terra costruisce
cose fragili e statue di dèi.
quando con la terra costruisce
cose fragili e statue di dèi.
CEI 2008
Sap15,13Costui infatti sa di peccare più di tutti,
fabbricando con materia terrestre fragili vasi e statue.
fabbricando con materia terrestre fragili vasi e statue.
Chi adora gli idoli è uno stolto
Interconfessionale
15,14I nemici del tuo popolo
e quelli che lo hanno oppresso sono infelici
e hanno meno cervello di un bambino.
e quelli che lo hanno oppresso sono infelici
e hanno meno cervello di un bambino.
CEI 2008
SapMa sono tutti stoltissimi e più miserabili di un piccolo bambino
i nemici del tuo popolo, che lo hanno oppresso.
i nemici del tuo popolo, che lo hanno oppresso.
15,14-19
Stoltezza degli Egiziani, dediti all’idolatria
Meritevoli di condanna sono soprattutto gli Egiziani, oppressori d’Israele e dediti al culto degli idoli di tutti i popoli: considerarono dèi anche tutti gli idoli delle nazioni (v. 15). È una condanna del sincretismo egiziano, ancora in auge al tempo in cui scrive l’autore del libro. Gli idoli vengono derisi sulla scia di Sal 115,4-7 e 135,15-17. Nei vv. 18-19 viene condannata la zoolatria, molto praticata in Egitto.
Meritevoli di condanna sono soprattutto gli Egiziani, oppressori d’Israele e dediti al culto degli idoli di tutti i popoli: considerarono dèi anche tutti gli idoli delle nazioni (v. 15). È una condanna del sincretismo egiziano, ancora in auge al tempo in cui scrive l’autore del libro. Gli idoli vengono derisi sulla scia di Sal 115,4-7 e 135,15-17. Nei vv. 18-19 viene condannata la zoolatria, molto praticata in Egitto.
Interconfessionale
Infatti hanno adorato gli idoli di tutti i popoli,
idoli che non possono usare gli occhi per vedere,
il naso per respirare, le orecchie per ascoltare,
le dita per toccare,
i piedi per camminare.
idoli che non possono usare gli occhi per vedere,
il naso per respirare, le orecchie per ascoltare,
le dita per toccare,
i piedi per camminare.
CEI 2008
Sap15,15Perché essi considerarono dèi anche tutti gli idoli delle nazioni,
i quali non hanno né l'uso degli occhi per vedere,
né narici per aspirare aria,
né orecchie per udire,
né dita delle mani per toccare,
e i loro piedi non servono per camminare.
i quali non hanno né l'uso degli occhi per vedere,
né narici per aspirare aria,
né orecchie per udire,
né dita delle mani per toccare,
e i loro piedi non servono per camminare.
Interconfessionale
15,16Perché li ha fatti un uomo,
uno che ha ricevuto lo spirito solo in prestito.
Certo, nessuno è capace di modellare un dio
che gli assomigli almeno un po’.
uno che ha ricevuto lo spirito solo in prestito.
Certo, nessuno è capace di modellare un dio
che gli assomigli almeno un po’.
CEI 2008
Sap15,16Infatti li ha fabbricati un uomo,
li ha plasmati uno che ha avuto il respiro in prestito.
Ora nessun uomo può plasmare un dio a lui simile;
li ha plasmati uno che ha avuto il respiro in prestito.
Ora nessun uomo può plasmare un dio a lui simile;
Interconfessionale
15,17Con mani empie, un mortale può costruire soltanto cose morte;
l’uomo vale ben più delle statue che adora;
infatti lui ha ricevuto la vita,
quelle no di certo.
l’uomo vale ben più delle statue che adora;
infatti lui ha ricevuto la vita,
quelle no di certo.
CEI 2008
Sap15,17essendo mortale, egli fabbrica una cosa morta con mani empie.
Egli è sempre migliore degli oggetti che venera,
rispetto ad essi egli ebbe la vita, ma quelli mai.
Egli è sempre migliore degli oggetti che venera,
rispetto ad essi egli ebbe la vita, ma quelli mai.
Interconfessionale
15,18Questi uomini adorano le bestie più schifose,
che per stupidità risultano peggiori di tutte le altre.
che per stupidità risultano peggiori di tutte le altre.
CEI 2008
Sap15,18Venerano anche gli animali più ripugnanti,
che per stupidità, al paragone, risultano peggiori degli altri.
che per stupidità, al paragone, risultano peggiori degli altri.
Interconfessionale
Mentre certi animali possono essere simpatici,
questi non sono nemmeno belli;
anzi Dio non li ha approvati
e non li ha benedetti.
questi non sono nemmeno belli;
anzi Dio non li ha approvati
e non li ha benedetti.
Note al Testo
15,19
non li ha benedetti: al momento della creazione l’approvazione di Dio e la sua benedizione si estendevano a tutti gli esseri viventi (vedi Genesi 1,20-30); ora però esse non riguardano più gli animali divinizzati, in quanto non realizzano il compito che è stato loro assegnato.
CEI 2008
Sap15,19Non sono tali da invaghirsene,
come capita per il bell'aspetto di altri animali;
furono persino esclusi dalla lode e dalla benedizione di Dio.
come capita per il bell'aspetto di altri animali;
furono persino esclusi dalla lode e dalla benedizione di Dio.