Nova Vulgata - Vetus Testamentum - Ecclesiasticus - 30
Ecclesiasticus
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CEI 1974
Nova Vulgata
30
De filiis.
Qui diligit filium suum, assi duat illi flagella,
ut laetetur in novissimo suo.
Qui diligit filium suum, assi duat illi flagella,
ut laetetur in novissimo suo.
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30,2Qui docet filium suum, fructum habebit in illo
et in medio domesticorum in illo gloriabitur.
30,2Qui docet filium suum, fructum habebit in illo
et in medio domesticorum in illo gloriabitur.
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Sir30,2 Chi corregge il proprio figlio ne trarrà vantaggio
e se ne potrà vantare con i suoi conoscenti.
e se ne potrà vantare con i suoi conoscenti.
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30,3Qui docet filium suum, in zelum mittet inimicum
et in medio amicorum gloriabitur in illo.
30,3Qui docet filium suum, in zelum mittet inimicum
et in medio amicorum gloriabitur in illo.
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Sir30,3 Chi ammaestra il proprio figlio renderà geloso il nemico,
mentre davanti agli amici potrà gioire.
mentre davanti agli amici potrà gioire.
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30,4Mortuus est pater eius et quasi non est mortuus:
similem enim reliquit sibi post se.
30,4Mortuus est pater eius et quasi non est mortuus:
similem enim reliquit sibi post se.
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Sir30,4 Muore il padre? E` come se non morisse,
perché lascia un suo simile dopo di sé.
perché lascia un suo simile dopo di sé.
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30,5In vita sua vidit et laetatus est in illo,
in obitu suo non est contristatus.
Nec confusus est coram inimicis:
30,5In vita sua vidit et laetatus est in illo,
in obitu suo non est contristatus.
Nec confusus est coram inimicis:
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Sir30,5 Durante la vita egli gioiva nel contemplarlo,
in punto di morte non prova dolore.
in punto di morte non prova dolore.
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Sir30,6 Di fronte ai nemici lascia un vendicatore,
per gli amici uno che sa ricompensarli.
per gli amici uno che sa ricompensarli.
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30,7Qui blanditur filio, colligabit vulnera eius,
et super omnem vocem turbabuntur viscera sua.
30,7Qui blanditur filio, colligabit vulnera eius,
et super omnem vocem turbabuntur viscera sua.
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Sir30,7 Chi accarezza un figlio ne fascerà poi le ferite,
a ogni grido il suo cuore sarà sconvolto.
a ogni grido il suo cuore sarà sconvolto.
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Sir30,8 Un cavallo non domato diventa restio,
un figlio lasciato a se stesso diventa sventato.
un figlio lasciato a se stesso diventa sventato.
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Sir30,9 Coccola il figlio ed egli ti incuterà spavento,
scherza con lui, ti procurerà dispiaceri.
scherza con lui, ti procurerà dispiaceri.
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Sir30,10 Non ridere con lui per non doverti con lui rattristare,
che non debba digrignare i denti alla fine.
che non debba digrignare i denti alla fine.
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Sir30,11 Non concedergli libertà in gioventù,
non prendere alla leggera i suoi difetti.
non prendere alla leggera i suoi difetti.
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30,12Curva cervicem eius in iuventute
et tunde latera eius, dum infans est,
ne forte induret et non credat tibi,
et erit tibi ab illo dolor animae.
30,12Curva cervicem eius in iuventute
et tunde latera eius, dum infans est,
ne forte induret et non credat tibi,
et erit tibi ab illo dolor animae.
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Sir30,12 Piegagli il collo in gioventù
e battigli le costole finché è fanciullo,
perché poi intestardito non ti disobbedisca
e tu ne abbia un profondo dolore.
e battigli le costole finché è fanciullo,
perché poi intestardito non ti disobbedisca
e tu ne abbia un profondo dolore.
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Sir30,13 Educa tuo figlio e prenditi cura di lui,
così non dovrai affrontare la sua insolenza.
La salute
così non dovrai affrontare la sua insolenza.
La salute
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30,14Melior est pauper sanus et fortis viribus
quam dives imbecillis et flagellatus in carne sua.
30,14Melior est pauper sanus et fortis viribus
quam dives imbecillis et flagellatus in carne sua.
Nova Vulgata
30,15Salus carnis melior est omni auro et argento,
et spiritus validus quam census immensus.
30,15Salus carnis melior est omni auro et argento,
et spiritus validus quam census immensus.
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Sir30,15 Salute e vigore valgono più di tutto l`oro,
un corpo robusto più di un`immensa fortuna.
un corpo robusto più di un`immensa fortuna.
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30,16Non est census super censum salutis corporis,
et non est oblectatio super cordis gaudium.
30,16Non est census super censum salutis corporis,
et non est oblectatio super cordis gaudium.
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Sir30,16 Non c`è ricchezza migliore della salute del corpo
e non c`è contentezza al di sopra della gioia del cuore.
e non c`è contentezza al di sopra della gioia del cuore.
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Sir30,17 Meglio la morte che una vita amara,
il riposo eterno che una malattia cronica.
il riposo eterno che una malattia cronica.
CEI 1974
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Sir30,19 A che serve all`idolo l`offerta di frutti?
Esso non mangia né sente il profumo;
così è il perseguitato dal Signore.
Esso non mangia né sente il profumo;
così è il perseguitato dal Signore.
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Sir30,20 Osserva con gli occhi e sospira,
come un eunuco che abbraccia una vergine e sospira.
Ansietà e gioia
come un eunuco che abbraccia una vergine e sospira.
Ansietà e gioia
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30,23Iucunditas cordis haec est vita hominis
et thesaurus sine defectione sanctitatis,
et exsultatio viri est longaevitas.
30,23Iucunditas cordis haec est vita hominis
et thesaurus sine defectione sanctitatis,
et exsultatio viri est longaevitas.
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Sir30,23 Distrai la tua anima, consola il tuo cuore,
tieni lontana la malinconia.
La malinconia ha rovinato molti,
da essa non si ricava nulla di buono.
tieni lontana la malinconia.
La malinconia ha rovinato molti,
da essa non si ricava nulla di buono.
CEI 1974
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Sir30,25 Un cuore sereno è anche felice davanti ai cibi,
quello che mangia egli gusta.
quello che mangia egli gusta.