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INTERCONFESSIONALE

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Interconfessionale - Antico Testamento - Deuterocanonici - 2 Maccabei - 5

Secondo libro dei Maccabei 5

Interconfessionale Torna al libro

Nova Vulgata

Persecuzione di Antioco Epifane
La seconda campagna in Egitto

Interconfessionale In quei giorni, Antioco organizzò la seconda spedizione in Egitto.
Note al Testo
5,1 la seconda spedizione in Egitto ebbe luogo nel 168 a.C., un anno dopo la prima (vedi 1 Maccabei 1,16).
Nova Vulgata 2 Mac5,1Circa hoc autem tempus Antiochus secundam profectionem paravit in Aegyptum.
Interconfessionale Per quasi quaranta giorni, gli abitanti di Gerusalemme videro apparire in cielo cavalieri con vesti d’oro, armati di lance e di spade.
Rimandi
5,2 apparizioni 2,21+.
Nova Vulgata 2 Mac5,2Contigit autem per universam civitatem fere per dies quadraginta videri per aera equites discurrentes, auratas stolas habentes et hastas, ad modum cohortium armatos, et gladiorum evaginationes
Interconfessionale 5,3Si videro anche squadroni di cavalieri schierati per la battaglia, attacchi e scontri da ogni parte, un mare di gente che agitava scudi, brandiva aste e lanciava frecce. Un gran bagliore di armature d’oro e di corazze di ogni genere.
Nova Vulgata 2 Mac5,3et turmas equorum per ordinem digestas et congressiones fieri et decursus utrorumque et scutorum motus et contorum multitudinem et telorum iactus et aureorum ornamentorum fulgores omnisque generis loricationes.
Interconfessionale 5,4Tutti pregavano perché l’apparizione fosse di buon augurio.
Nova Vulgata 2 Mac5,4Quapropter omnes rogabant pro bono factam esse ostensionem.

Fine di Giasone

Interconfessionale 5,5Intanto si diffuse la falsa notizia della morte di Antioco. Giasone prese con sé non meno di mille uomini e attaccò improvvisamente Gerusalemme. Respinse quelli che stavano sulle mura e infine prese la città. Intanto Menelao si rifugiò nella fortezza.
Nova Vulgata
2 Mac5,5Sed cum falsus rumor exisset, tamquam vita excessisset Antiochus, assumptis Iason non minus mille viris repente aggressus est civitatem; illis autem, qui erant in muro, compulsis in fugam et ad ultimum iam apprehensa civitate, Menelaus fugit in arcem.
Interconfessionale 5,6Giasone, senza alcuna pietà, cominciò a fare rappresaglie contro i suoi concittadini. Non pensava che trionfare sui propri connazionali è la più grossa sconfitta. Sembrava che stesse trionfando sui nemici e non sui propri connazionali.
Nova Vulgata 2 Mac5,6Iason vero caedes civium suorum perpetrabat nulli parcens, non intellegens prosperitatem adversum cognatos calamitatem esse maximam, arbitrans autem hostium et non civium se trophaea constituere.
Interconfessionale 5,7Però Giasone non conquistò il potere. Anzi, alla fine, fu svergognato per il suo tradimento e dovette fuggire di nuovo nella regione dell’Ammanìtide.
Nova Vulgata 2 Mac5,7Et principatum quidem non obtinuit, finem vero insidiarum suarum confusionem adeptus, profugus iterum abiit in Ammanitidem.
Interconfessionale Ecco come finì la sua vita perversa: prima imprigionato presso Areta, re degli Arabi, e poi perseguitato da tutti, dovette fuggire di città in città. Fu odiato come traditore delle leggi, disprezzato come nemico della patria e del popolo. Poi andò a finire in Egitto.
Note al Testo
5,8 imprigionato: altri: accusato. — Areta: si conoscono diversi re nabatei di nome Areta. — di città in città: altri: dalla città: si tratterebbe allora probabilmente di Petra, la capitale dei Nabatei (vedi 1 Maccabei 5,25).
Nova Vulgata 2 Mac5,8Ad ultimum igitur malam reversionem sortitus est; conclusus apud Aretam Arabum tyrannum, fugiens de civitate in civitatem, expulsus ab omnibus, odiosus ut refuga legum et exsecrabilis ut patriae et civium carnifex in Aegyptum extrusus est.
Interconfessionale Colui che aveva cacciato dalla patria molti cittadini, morì in esilio tra gli Spartani, dove aveva sperato di trovare rifugio a causa della comune origine.
Rimandi
5,9 origine comune 1 Mac 12,6-7.
Note al Testo
5,9 comune origine: l’idea di un’origine comune tra il popolo di Sparta e gli Ebrei (vedi 1 Maccabei 12,21) poteva fondarsi sul fatto che Mosè veniva posto a confronto con altri legislatori, tra cui Licurgo, il legislatore di Sparta.
Nova Vulgata 2 Mac5,9Et, qui multos de patria expulerat, peregre periit ad Lacedaemonios pervectus, quasi pro cognatione habiturus protectionem;
Interconfessionale Lui, che aveva lasciato tanta gente senza sepoltura, finì senza rimpianto. Nessuno lo seppellì e non poté avere un posto nel sepolcro dei padri.
Note al Testo
5,10 Venire escluso dalla tomba di famiglia era considerata una punizione terribile (vedi 1 Re 13,22).
Nova Vulgata 2 Mac5,10et, qui insepultos multos abiecerat, ipse illamentatus permansit nec exsequiis ullis neque patrio sepulcro participavit.
Il tempio viene saccheggiato

Interconfessionale 5,11Poi il re Antioco venne a sapere queste cose e concluse che la Giudea si stava ribellando. Perciò tornò dall’Egitto e con l’animo inferocito conquistò Gerusalemme con le armi.
Nova Vulgata
2 Mac5,11Cum autem nuntia ad regem pervenissent de his, quae gesta erant, suspicatus est rex a societate defecturam Iudaeam; et ob hoc profectus ex Aegypto efferatus animo, civitatem quidem armis cepit
Interconfessionale 5,12Ai soldati comandò di uccidere senza pietà tutti quelli che incontravano e di trucidare quelli che si chiudevano nelle loro case.
Nova Vulgata 2 Mac5,12et iussit militibus interficere occursantes nemini parcendo et eos, qui in domos ascenderent, trucidare.
Interconfessionale 5,13Giovani e vecchi, donne e ragazzi, fanciulle e bambini furono massacrati e sterminati.
Nova Vulgata 2 Mac5,13Fiebant ergo iuvenum ac seniorum caedes, mulierum et natorum exterminium virginumque et parvulorum neces.
Interconfessionale 5,14In quei tre giorni vennero meno ottantamila uomini: quarantamila morirono in battaglia e altrettanti furono venduti schiavi.
Nova Vulgata 2 Mac5,14Erant autem toto triduo octoginta milia perditi, quadraginta quidem milia in ipso manuum conflictu; non minus autem quam qui iugulati fuerant, venumdati sunt.
Interconfessionale 5,15Ma il re non si accontentò di questo, e sotto la guida di Menelao, traditore delle leggi e della patria, osò entrare nel tempio più santo di tutta la terra.
Nova Vulgata 2 Mac5,15Non contentus autem his, ausus est intrare templum universae terrae sanctissimum, ducem habens Menelaum, qui legum et patriae fuit proditor,
Interconfessionale 5,16Con le sue mani impure prese i vasi sacri e portò via, in modo sacrilego, quello che gli altri re avevano deposto per la ricchezza, la gloria e l’onore del tempio.
Nova Vulgata 2 Mac5,16et scelestis manibus sumens sancta vasa et, quae ab aliis regibus et civitatibus erant posita ad augmentum et gloriam loci et honorem, profanis manibus contrectans.
Interconfessionale Antioco era così superbo da non capire che Dio aveva abbandonato il tempio solo per un breve periodo perché si era adirato a causa dei peccati del popolo.
Rimandi
5,17 le disgrazie d’Israele sono la punizione dei suoi peccati 6,12-16; 7,16-19.32-38; Sap 12,9; cfr. Dt 8,5.
Nova Vulgata 2 Mac5,17Ita extollebatur mente Antiochus non considerans quod propter peccata habitantium civitatem modicum Dominus fuerat iratus; propter quod accidit circa locum despectio.
Interconfessionale Se il popolo non avesse commesso tanti peccati, il re Antioco appena arrivato sarebbe stato subito abbattuto e respinto nella sua impresa temeraria. Era capitato così anche a Eliodoro, che il re Seleuco aveva mandato a saccheggiare il tesoro del tempio.
Rimandi
5,18 Eliodoro 3,1-40.
Nova Vulgata 2 Mac5,18Alioquin nisi contigisset eos multis peccatis esse involutos, sicut Heliodorus, qui missus est a Seleuco rege ad inspectionem aerarii, et ipse, mox ut accessisset, confestim flagellatus repulsus fuisset ab audacia.
Interconfessionale Ma il Signore non aveva scelto il popolo per il tempio, bensì il tempio per il popolo.
Rimandi
5,19 non ha scelto il popolo per il tempio… cfr. Mc 2,27.
Nova Vulgata 2 Mac5,19Verum non propter locum gentem, sed propter gentem locum Dominus elegit.
Interconfessionale 5,20Per questo anche il tempio dovette subire le stesse disgrazie del popolo, per poi partecipare ai suoi trionfi. Prima, per lo sdegno di Dio onnipotente, è stato abbandonato, ma poi è stato riportato alla sua gloria, quando il Signore si fu riconciliato con il suo popolo.
Nova Vulgata 2 Mac5,20Ideoque et ipse locus particeps factus populi malorum, postea factus est socius beneficiorum; et, qui derelictus in ira Omnipotentis est, iterum in magni Domini reconciliatione cum omni gloria restitutus est.
Il popolo viene oppresso

Interconfessionale Antioco, dunque, prese seicento quintali d’argento dal tempio. Poi tornò in fretta ad Antiòchia. Era così superbo ed esaltato da credere di aver reso navigabile la terra e transitabile il mare.
Rimandi
5,21 aver reso transitabile il mare 9,8.
Nova Vulgata
2 Mac5,21Igitur Antiochus mille et octingentis ablatis de templo talentis, velocius Antiochiam regressus est, existimans se prae superbia terram ad navigandum, pelagus vero ad ambulandum deducturum propter mentis elationem.
Interconfessionale Per opprimere la gente nominò alcuni governatori: a Gerusalemme lasciò Filippo, che era nato in Frigia ed era più crudele del suo padrone.
Note al Testo
5,22 Filippo: vedi 6,11 e 8,8. È un personaggio diverso dall’“amico del re”, del quale si parla in 9,29 e 1 Maccabei 6,14.55. — La Frigia, della quale Filippo è originario, è una regione dell’Asia Minore che non apparteneva all’impero seleucide, ma dalla quale forse si reclutavano soldati.
Nova Vulgata 2 Mac5,22Reliquit autem et praepositos ad affligendam gentem: Hierosolymis quidem Philippum, genere Phrygem, moribus barbariorem eo ipso, a quo constitutus est;
Interconfessionale Sul monte Garizìm lasciò Andrònico. Oltre a questi, lasciò Menelao che spadroneggiava sui cittadini peggio di tutti gli altri. Pieno di odio contro gli Ebrei,
Note al Testo
5,23 monte Garizìm: ossia probabilmente Sichem, città costruita ai piedi del monte.
Nova Vulgata 2 Mac5,23in Garizim autem Andronicum; praeter autem hos Menelaum, qui gravius quam ceteri imminebat civibus.
Interconfessionale il re Antioco mandò Apollonio, il capo dei mercenari di Misia, alla testa di un esercito di ventimila uomini, con l’ordine di uccidere tutti gli adulti e di vendere le donne e i bambini.
Note al Testo
5,24 Misia: una regione del nord-ovest dell’Asia Minore.
Nova Vulgata 2 Mac5,24Misit autem Apollonium Mysarcham cum exercitu — viginti vero et duo milia virorum — praecipiens omnes perfectae aetatis interficere, mulieres autem ac iuniores vendere.
Interconfessionale 5,25Arrivato a Gerusalemme, Apollonio fece finta di avere intenzioni pacifiche e aspettò fino al giorno santo del sabato. Così sorprese gli Ebrei in riposo e comandò ai suoi soldati di sfilare armati.
Nova Vulgata 2 Mac5,25Qui cum venisset Hierosolymam et pacificum se simulasset, quievit usque ad diem sanctum sabbati et, cum comprehenderet feriatos Iudaeos, arma capere suis praecepit;
Interconfessionale 5,26Tutti quelli che uscivano per vedere la parata militare li fece trucidare. Percorrendo la città con i suoi uomini armati, uccise moltissima gente.
Nova Vulgata 2 Mac5,26omnesque, qui ad spectaculum processerant, trucidavit et civitatem cum armatis discurrens ingentem multitudinem peremit.
Interconfessionale Ma Giuda, soprannominato Maccabeo, si ritirò nel deserto insieme ad altri nove uomini. Viveva tra le montagne, insieme con i suoi compagni, come vivono le bestie selvagge. Mangiavano solo erba, e resistevano per non contaminarsi con cibi proibiti dalla legge.
Rimandi
5,27 Giuda nel deserto 1 Mac 2,28. — non contaminarsi Lv 11.
Note al Testo
5,27 Giuda, soprannominato Maccabeo: vedi nota a 1 Maccabei 2,4.
Nova Vulgata 2 Mac5,27Iudas autem, qui et Maccabaeus, decimus factus secesserat in eremum et ferarum more in montibus vitam cum suis agebat; et feni cibo vescentes demorabantur, ne participes essent coinquinationis.